Tre metri di cavi tranciati la notte scorsa, da ignoti, lungo i binari della linea Bari – Foggia. Ma questa volta i cavi non erano in rame bensì in bimetallo – una lega di valore economico più basso utilizzata, da qualche tempo, da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) proprio per disincentivare il fenomeno dei furti – e ai ladri non è rimasto che fuggire a mani vuote.Il danno ha comunque avuto ripercussioni sulla circolazione tra Candida e Cerignola, dove i treni hanno viaggiato su un unico binario dalle 7.30 alle 14, per consentire alle squadre tecniche di Rfi di ripristinare gli impianti di linea. Conseguenze per cinque treni a lunga percorrenza e per un treno regionale con ritardi medi di circa dieci minuti. Il danno economico subito oggi è pari a 5mila euro. A tanto ammontano infatti i costi di materiale, personale impiegato e manutenzione sostenuti, cui si aggiungono le inevitabili ripercussioni alla circolazione dei treni e quindi i disagi alla clientela. Sull’accaduto sono in corso le indagini della Polizia Ferroviaria. In questi casi la sicurezza della circolazione dei treni è sempre garantita. In caso di sottrazione di cavi, infatti, i segnali ferroviari si predispongano immediatamente al rosso, obbligando i convogli a fermarsi e a riprendere la marcia nel rispetto dei protocolli previsti in questi casi. (da daunia news)