Che l’UDC fosse il frutto dell’incontro di varie anime, messe insieme per le elezioni 2010 non stupisce. Ciò che invece lascia perplessi è quanto il cordinatore cittadino Reddavide scrive a Di Giuseppe. Si legge di un «Udc ingovernabile», della gran parte dei consiglieri che «si pavoneggiano davanti ai bar, impegnati in trattative personali, senza nessuna preventiva informazione e nessun senso di appartenenza, sottraendosi ad una elaborazione collegiale di proposte nell’interesse della città». E inoltre secondo Reddavide, «L’udc non svolge nessun ruolo politico nella maggioranza confermatosi peggiore, anche nella vicenda consiliare a Santa Barbara». In realtà si era capito che in casa UDC non tirava aria buona. Infatti proprio nel consiglio comunale del 25 luglio, il Presidente Curiello pareva spesso stizzito dagli interventi dei suoi (consiglieri), sintomo forse di un malessere all’interno del partito di centro.
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Anche a livello nazionale nell’UDC sono tutti proiettati verso i propri interessi. Mi spiace solo per Curiello e Reddavide che sono due brave persone.
Volevo solo dire che questo articolo riprende un pezzo di ieri sulla Gazzetta del Mezzogiorno. E l’avevo notato pure io che Curiello era in imbarazzo con quelli del suo partito. Bha, poveri noi.