Comunicato Stampa del Comune di Cerignola. «Ancora oggi, nell’anno 2010, chi, nato nel Mezzogiorno, si ammala di cancro, non solo deve lottare per sconfiggere la sua malattia, ma troppo spesso, per farlo, deve fare centinaia di chilometri. Perché nella propria zona di residenza non ci sono strutture idonee. Deve affrontare cioè “i viaggi della speranza”, sobbarcandosi così spese aggiuntive a quelle già previste per le chemioterapie o per il reperimento dei farmaci necessari, il cui prezzo, nel Paese delle speculazioni, è naturalmente proibitivo. Situazioni ben note a tanti, che gruppi costituite da persone animate da grande sensibilità vorrebbero cambiare. Uno di questi è “Cerignola per l’oncologia”, un’associazione nata solo pochi mesi fa nella nostra città ma che ha già partorito diverse importanti iniziative di sensibilizzazione della società civile sulle malattie tumorali e sulle esigenze delle persone direttamente interessate, i pazienti oncologici e le loro famiglie. L’associazione è impegnata a premere sulle autorità sanitarie perché queste creino un punto di riferimento clinico a Cerignola per i malati di cancro: in prospettiva, l’obiettivo è arrivare, all’istituzione di un reparto di Oncologia all’ospedale “Tatarella”.
Ieri sera Piazza Matteotti ha ospitato una manifestazione intitolata “Una vita nelle tue mani”, organizzata da Chiara Castaldi in collaborazione con la Consulta per la Sicurezza Sociale guidata dal consigliere comunale Francesco Mansi, che aveva lo scopo di far capire a tutti che la lotta al cancro va combattuta con unità di intenti, a tutti i livelli, così da non far sentire sole le famiglie che affrontano questo nemico infido, e che questa è una battaglia anche culturale. Perché capita per esempio, che quando ci si ammala di cancro si venga evitati da persone ritenute care.. Come se il cancro fosse una colpa. O contagioso. La serata è andata molto bene; era tanta la gente presente in piazza, dove è intervenuto anche il dottor Aldo Morra, responsabile della Diagnostica per immagini di Euganea Medica, struttura dedicata ai servizi sanitari diagnostici, strumentali e di imaging all’avanguardia, a Sant’Agostino di Albignasego (Padova), che ha ribadito la necessità della prevenzione e appunto il diritto dei malati a curarsi a casa propria. Una serata, quella di domenica, utile a far riflettere i presenti e ravvivata anche da esibizioni di artisti locali, musicali e cabarettistiche».