“E’ un momento particolare quello che stiamo vivendo, in cui la politica ha bisogno di esprimere autorevolezza e dare risposte certe e chiare ai cittadini. E in attesa di modificare la legge elettorale, seguirò con particolare attenzione i lavori della settima Commissione consiliare regionale, di cui sono componente, dalla quale partirà un confronto politico serio sull’introduzione della doppia preferenza e della presenza della metà delle donne nelle liste elettorali per l’elezione del consiglio regionale”. L’ha dichiarato il consigliere della Puglia per Vendola Anna Nuzziello che ha partecipato stamani alla conferenza dell’assessore regionale Elena Gentile di presentazione dell’emendamento relativo al voto di preferenza e il riequilibrio della presenza percentuale dei due sessi per l’elezione del consiglio regionale.
“Seguiremo un percorso programmatico che ci conduca ad una compagine politica allargata alle donne – continua il consigliere Nuzziello – che può contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini pugliesi. Le donne non devono aver più bisogno di dimostrare il loro valore e di rivendicare i loro diritti. È stato svolto – conclude il consigliere Nuzziello – un grande lavoro di squadra dall’assessore Elena Gentile e dal tutto il mondo dell’associazionismo femminile, per il quale esprimo apprezzamento e condivisione, da cui è partita una proposta di grande valenza democratica e politica, che si pone l’obiettivo di valorizzare le differenze tra uomo e donna”.
Questa è una iniziativa elettorale, al fine di catalizzare l’attenzione delle donne, per la prossima scadenza elettorale, un plauso per la futura candidata (on.le o Sen.al Parlamento Italiano ) magari al posto dell’ “autodefenestrato” Tedesco. Quali possono essere i vantaggi che scaturiscono da una “imposizione legislativa” alla proposta delle due esponenti “vendoliane”. La storia è piena di queste “proposte zavorra”, ma resta un principio di democrazia, che non si può annullare con nessuna legge, la libera scelta e volontà di tutte coloro che vogliono mettersi in gioco. I giochi di partito e “l’invidia politica” di soggetti femminili e maschili all’interno di qualunque soggetto aggregante, oggi si chiamano movimenti, gruppi di pensiero, coalizioni: I PARTITI DI IERI E DI OGGI; sono questi i luoghi che impediscono l’ingresso di donne, magari dal carattere forte e con soverchia personalità che si fronteggiano all’interno dei movimenti politici. Con quali leggi debelliamo questo “potere”. A chiacchiere siamo a zero!
Buona vacanza ed attenti agli sbalzi di calore!!!!!!!