Oggi l’intervento alla Camera del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: argomento è la crisi, un fenomeno che in Italia ha generato, attraverso determinate scelte politiche, tagli, riduzioni e tasse. Già, perchè la crisi è per tutti; nord e sud, professionisti ed operai.
In questo clima Cerignola, con i suoi mille storici problemi, vive un momento di estrema crisi (non solo economica). L’economia agricola, in questo periodo trainata della raccolta dell’uva, si rivela impotente rispetto alle “scelte” del mercato. Così come la “piccola” delinquenza risulta in costante aumento. Problemi questi rimandabili ad una disoccupazione giovanile che a Cerignola è ben più alta del 27,5% (dato di giugno) dichiarato dall’Istat. E la politica purtroppo da ambo i lati (maggioranze e opposizioni ad ogni livello) si trova a dover tamponare tali urgenze; da qui l’impossibilità spesso di progettare il domani. Parole come “crisi” o “crisi finanziaria” sono un parasole per nascondere una profonda “crisi umana”. Lunedì 1 agosto alle 22,50 in piazza della Repubblica per il “banale” furto di un “pezzo” da un motorino si è sfiorata la rissa di gruppo (oltre 20 ragazzi coinvolti), con la partecipazione anche di alcuni genitori. Quali strumenti comunicativi la politica e la comunità tutta potrà mettere in campo per coinvolgere questa gente nella “vita della città”, quella città che onestamente produce?
Speravo che qualcuno della Redazione avesse assistito alla “conferenza di servizi” organizzata dal Comune di Cerignola, nella sala gremita di Agricoltori e produttori di uva, era stato predisposto ed adornato un tavolo di presidenza, ampio e popolato. La redaszione, qualora presente, avrà osservato questa particolare composizione, l’invito principe che è stato fatto, dopo il saluto del Sindaco è stato: avete delle proposte da avanzare o da fare per la situazione del momento? La cosa mi è suonata strana, (forse solo a me) e mi sono chiesto: Ma come mai, dopo anni di “inconvenienti”, che si si ripresentano puntualmente alla vigilia del raccolto, questo tavolo “tecnico” rivolge questa inquietante ed imbarazzante domanda, a quelli che il problema lo subiscono e ne risentono? Ma la risposta è venuta altrettanto spontanea, quando ho udito uno dei primi interventi, che mettevano il dito nella piaga: non è questo il momento di riunirci in assemblea, ma forse dovremmo farlo alla vigilia delle feste natalizie. Sacrosanto concetto.
A mio parere si sarebbe dovuto deliberare e sottoscrivere uno Statuto ed Atto Costitutivo di una aggregazione che si richiama ai Comitati di Base (COBAS), in grado di eleggere o delegare una gran parte dei coltivatori e con alla testa della delegazione il Sindaco di Cerignola o un Rappresentante Politico di peso e coraggio che fosse in grado di fissare un incontro con l’Assessore Regionale, in primis, dott. Stefàno. Allo stesso rivolgersi e chiedere informazioni sui Fondi Strutturali perrvenuti a sostegno del Comparto. Il resto di conseguenza. Fuori trombette, trombe e tromboni.!