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    Cassonetto in fiamme, ne risente l’asfalto. E il senso civico?

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    L’immagine veicola appieno quanto oramai succede da troppo tempo in città. Cassonetti incendiati e successive conseguenze. Danno, sospensione del servizio, ripristino ed un simpatico ricordino: il manto stradale (l’asfalto) fortemente rovinato. La foto è solo una piccola testimonianza, frutto di uno scatto notturno in pieno centro (Piano S. Rocco). Senza sottolineare, che proprio l’asfalto in questione è stato messo in opera di recente, la riflessione merita un approfondimento di altro tipo. Si parla da tempo di legalità, di sicurezza o di vigili. E il senso civico? Non si può non partire da una rivoluzione culturale e educativa, capace di elevare una città addormentata che stenta a guardare oltre il muro dell’apparenza. La politica è chiamata ad intervenire.

    12 COMMENTS

    1. La politica è chiamata ad intervenire ………….. non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!!

    2. Il senso civico? Esiste a Cerignola? Più’ si va avanti e più’ diventiamo la citta’ più’ ridicola delle Puglia

    3. La politica a Cerignola……..chi la fà???????? sin, sin, ruocco, decosmo, conte, dalessandro………hahahahahahaha!!!!!!!poveri noi

    4. Occorre che tutti ricominicamo a riparlare di “senso civico” in famiglia, occorre indagare su quale vita conduce nostro figlio, chi frequenta, cosa fa, occorre iniziare a denunciare senza alcuna paura l’illecito. Occorre anche che la classe politica si fermi e inizi seriamente a ragionare e capire quali interventi seri attuare, quali strategia per fronteggiare il bullismo, su quali scrivanie battere i pugni e progettare un serio piano sicurezza… ma la nostra classe politico – amministrativa pensa a lottizzare, a vendere, a costruire a inciuciare e con questa classe politica di quale “senso civico” vuoi parlare? Nelle piazze poca cultura e tante risse, per il corso il passeggio è a suon di sgommate, nei quartiri le sirene della polizia tengono compagnia, per le vie i focolai dei bidoni in fiamme fanno luce. Stiamo cadendo nel baratro, non c’è sicurezza, non c’è più senso civico, non c’è un minimo di buon senso, non c’è regola se non quella della giungla e soprattutto c’è tanta ma tanta anarchia, dico anarchia nella speranza che questa parola svegli un briciolo di orgolio nei nostri politici. Dove regna l’anarchia la classe politica non vale niente e non viene riconosciuta come tale dalla massa. Questo succede a Cerignola.

    5. I primi commenti sono “costruttivi”, quelli che all’occasione buona, così come recita un antico detto “fa l’uomo ladro”. Noi tutti dovremmo meditare su quanto succede sotto i nostri occhi, dover denunciare un qualunque illecito a chi? A coloro che dopo alcune ore hanno già pensato di giustificare l’intervento indicando il nome cognome e la residenza estiva? Oppure intervenire per fronteggiare, qualcuno che sta tentando una qualunque azione contro la pubblica decenza? Qualcun’altro che esaspera una qualsiasi situazione ponendosi a muso duro contro il tapino malcapitato? Entrare nella famiglia per dialogare ? Contro chi sordo lo è di natura perchè è quanto ha potuto apprendere ed insegnare ai suoi figli? Magari l’insegnamento da colui che mostra tutta la sua arroganza nei confronti di un vigile o meglio ad un tutore dell’ordine, il quali loro malgrado hanno avuto “la bontà” di fermarlo e chiedere spiegazioni per un deprecabile atteggiamento? tutte queste azioni o imprese sono la quotidianetà di questa cittadina di frontiera, la quale si affanna a voler dimostrare di essere “democratica e vivibile”, ma solo per quanti che come loro hanno la “fortuna” di imporre un modello di vita.
      L’anarchia e l’eccessiva megalomania producono “i Gheddafi” della nostra epoca. Viva la Repubblica (riscriviamo le regole di giustizia e convivenza tra i popoli che la rispettano). L’Unità d’Italia non ha prodotto “barbari e bulli”, a questi bisogna dargli il giusto, quando superano le regole di civiltà.
      A noi padri tocca il compito di educare ed indurre al rispetto, se non siamo capaci allora siamo come “loro”. Buona continuazione di vacanza.

    6. Oltre la politica qui le forze dell’ordine si vedono molto poco in giro,fossi io il sindaco chiederei l’intervento al ministro Maroni dell’esercito,almeno per un anno dislocati in tutti i quartieri con la possibilità di arrestare tutti coloro che causano danno al patrimonio pubblico. Solo così Cerignola si può salvare,altrimenti andare via da qui,cosa che penso spesso di fare.

    7. Forse potrei sembrare un po troppo esagerato ma io sono a favore delle manganellate nelle gengive a chi commette reati o viene trovato con le mani nel sacco. Per molti sembrerebbe preistorico e disumano ma credo che sia l’unico modo per far abbassare un po di “creste”.

    8. senso civico …..parola inesistente per Cerignola.
      Io sono per l’esercito a presidiare ogni angolo.
      il senso civico lo devono insegnare non solo le istituzioni, la famiglia e anche perche no, la chiesa .

    9. Come si puo’ inculcare in una intera popolazione (quella cerignolana) il senso civico, valore che d’altro canto non ha mai incarnato, senza il criterio del bastone e della carota ?
      Il problema non sono solo i “ragazzacci”, che poi se guardiamo ben bene sono tutti figli di gente cosiddetta “per bene”, ma sono anche i loro genitori… quanto malcostume vediamo ogni giorno ? in ambito sociale, lavorativo… questo è la città dei diritti ma non dei doveri…
      Non si puo’ militarizzare una città per il vandalismo ? ok! Allora apriamo alla delazione anonima o premiata… e giù di multe e denunce! Almeno insegneremo il rispetto per una città rimpinguano pure le casse del Comune!
      Basta poi che non sia necessario l’amico dell’amico che lavora in comune per togliere la multa… siamo un microcosmo clientelare, mafioso e quindi privo totalmente di senso civico!
      Alla faccia degli ottusi che sostengono che Cerignola non è peggio di altri posti… evitiamo paragoni e pensiamo a noi stessi !!!

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