Ci troviamo nuovamente a raccontare un fatto increscioso di cronaca. Teatro di tale vicenda è la periferia della città, nello specifico la Zona Industriale. Il 17 novembre giunge una chiamata al 118 nella quale si richiede un intervento immediato in zona industriale, nei pressi di un terreno posto sotto sequestro, per verificare le condizioni di un cittadino polacco di 52 anni, risultato poi ubriaco, accidentalmente precipitato da una struttura in cemento, dall’altezza di circa 8 metri. Gli operatori del pronto intervento, ritrovato l’uomo riverso a terra, in palese stato di shock, hanno prestato le prime cure. Vista la situazione del luogo, divenuto “location residenziale” di un folto gruppo di polacchi e rumeni, gli operatori hanno richiesto insistentemente l’intervento dei vigili urbani. Hanno atteso invano l’arrivo della polizia municipale per circa un’ora, ma degli stessi nessun segno, neanche una pattuglia in lontananza. Il luogo, abbandonato a se stesso, presenta sterpaglia selvatica, igiene pressoché inesistente con escrementi umani vicino ai materassi usati per riposare e rifiuti di vario genere. Trasferito l’uomo al locale nosocomio, è stato rilasciato poco dopo perchè, miracolosamente, era uscito indenne dalla caduta. Stamattina, sempre dalla stessa zona periferica, giunge una chiamata al 118: si tratta ancora dello stesso signore polacco, caduto nuovamente dallo stesso balcone privo di ringhiera, poiché ancora una volta ubriaco. All’arrivo degli operatori del pronto soccorso, l’uomo presentava numerose ferite, era riverso in terra privo di sensi in una pozza di sangue. Districandosi tra sterpaglie, sporcizia e feci, hanno recuperato il corpo del 52enne, ora ricoverato in stato gravissimo presso il Tatarella, e hanno richiesto, questa volta con successo, l’intervento delle forze dell’ordine e non più dei vigili urbani. Al momento, secondo la voce dei soccorritori del pronto intervento, l’uomo versa in condizioni gravi e potrebbe non superare la notte. Se si fosse intervenuti prontamente il 17 novembre, quando per molto tempo si aspettava l’intervento dei Vigili Urbani mai arrivati, magari si poteva evitare il replay di oggi, con la messa in sicurezza del luogo. Si spera che il corpo municipale fosse impegnato in quella occasione per cose più importanti e sia tutto imputabile ad una carenza di personale. Vera speranza è che l’uomo possa farcela ma, sicuramente, la politica tutta e le forze dell’ordine dovrebbero interrogarsi su quanto accaduto e porre rimedio al problema, cercando una maggior collaborazione tra gli operatori del 118, le forze di polizia e gli amministratori.