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    Il Forum PD per le politiche giovanili: “Cerignola? Non è un paese per giovani…”

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    I forum tematici, istituiti dal Partito Democratico cominciano a produrre considerazioni sui vari temi politici. E’ di oggi una nota del giovane Tommaso Sgarro, responsabile Forum Politiche giovanili PD Cerignola, nel quale si va ad inquadrare la situazione attuale della politica cittadina, con un’attenzione particolare alla partecipazione giovanile nella stessa.

    In apertura ci si chiede chi sono i giovani, con una considerazione ampia sull’argomento. «Troppo spesso – afferma Sgarro – si parla di “giovani”, di politiche giovanili, si dice di dover/voler dar spazio ai giovani, per la maggior parte proclami di una demagogia e di una superficialità tale, che lasciano ben intuire quale sia il reale peso politico delle nuova generazioni in un città che invecchia sia anagraficamente, sia culturalmente giorno dopo giorno. Di chi parliamo quando parliamo di “giovani”? Indichiamo con questa parola una precisa fascia d’età? Chi ha diciotto anni sicuramente è giovane ma uno che ne ha trenta o quaranta può ancora essere chiamato giovane? Il rischio è che dietro la parola “giovane” più che indicare una precisa fascia d’età si vada a nascondere solo un subdolo meccanismo di acquietamento e di gestione dei soggetti. Questa è la generazione dei giovani in eterna formazione, precaria, una generazione in stato di sospensione e d’attesa; ogni generazione ha la sua “questione giovanile” ma è proprio l’ampliamento del range dentro cui si va ad inquadrare il “giovane” che fa capire come il termine, oggi, più che a una condizione anagrafica vada a far riferimento al problema stesso, diventandone, spesso, sinonimo».

    Tra maggioranza e opposizione, per primo è il Pd questa volta a parlare di giovani, mostrando un’attenzione che ad altre forze politiche è (magari anche in buona fede) sfuggita, rimanendo solo uno slogan elettorale. E si legge: «Questa nuova condizione, questa situazione di sospensione perenne nella quale sono tenuti i “giovani”, porta a considerarli come una sorta di esercito di riserva, di dispositivo del quale non si sa bene cosa fare e come utilizzare,  un problema appunto, che spesso ha pesato nella definizione stessa delle strategie di quelle che si definiscono le politiche giovanili e all’individuazione dei ruoli istituzionali preposti alla loro attuazione. Cerignola – continua il Responsabile del Forum Politiche Giovanili – ha raggiunto l’apice di queste difficoltà con all’avvento del Giannatempo bis; il sindaco, infatti,  ha pensato bene in un sol colpo di eliminare dall’agenda politica sia il problema giovanile, sia quello culturale, decidendo di non dedicare loro nemmeno un assessorato».

    Nelle parole del Forum Democratico si mette in luce come il problema giovanile non sia stato considerato dall’Amministrazione e come per la Cultura si sia scelto di “sopravvivere”, non considerando i reali bisogni dei giovani cerignolani. «Si è preteso di risolvere la questione giovanile, quanto quella culturale, nella nostra città facendo finta che non esistano, gettando lo sporco sotto al tappeto. Un preoccupante degrado culturale  e la ripresa massiccia dei fenomeno di emigrazione verso il Nord, a causa una disoccupazione che se nel resto del paese si attesta al 29%  a Cerignola è ampiamente al di sopra di questo dato, sono indici di un decadimento che non dovrebbe essere oggetto d’indifferenza da parte della classe politica al governo. Come si può pretendere di annullare dall’agenda amministrativa cultura e politiche giovanili, due cose poi che vanno di pari passo? Il caso delle politiche giovanili è il segno lampante di un’amministrazione che fin dai primi suoi vagiti, ha dato chiaro segno d’incapacità progettuale e programmatica. A questa (diciamo imbarazzante?) assenza dell’amministrazione di centrodestra sui reali problemi del mondo giovanile cerignolano e sulle strategie per le politiche che mirino alle loro reali esigenze, prova a dare risposta il Forum Politiche giovanili del Partito Democratico di Cerignola».

    E con l’arma della proposta Sgarro prosegue nella lunga analisi del problema giovani/cultura, puntando gli occhi al lavoro. «In primo luogo, quando parliamo di politiche giovanili, non possiamo che far riferimento al lavoro di rete, in grado di mettere in comunicazioni i vari strati sociali e produttivi della comunità con l’intero sistema paese e con quello europeo. Il compito di un assessorato alle politiche giovanili (se mai ce ne fosse stato uno) sarebbe stato quello di proporre interventi per condividere esperienze e know how dei giovani, specialmente di coloro i quali si sono formati o si stanno ancora formano fuori dalla città nelle realtà universitarie regionali o del resto del Paese, affinché si possano arricchire reciprocamente, arrivando a delineare “buone pratiche” sul lavoro e in campo sociale. Forse infatti questa amministrazione non se n’è accorta presa da altre questioni, per nulla d’interesse per la comunità (palazzinari, assessori di un partito piuttosto che di un altro, ecc.ecc.) ma il problema dei giovani cerignolani è il LAVORO! Il lavoro oggi non può, come dimostrato ampliamente dalla ottima programmazione regionale della giunta Vendola che in questi anni ha formato e dato prospettive ad un’intera generazione attraverso brand vincenti come “Bollenti spiriti” o “Principi attivi”, però, essere scisso da una proposta formativa e culturale globale, che l’amministrazione Giannatempo si è guardata bene dal mettere in atto. Latitare su politiche giovanili e cultura contemporaneamente è troppo per questa città; possono mai essere progetti in grado di rilanciare l’uno e l’altro campo la “Scuola civica bandistica” (la banda? Nel 2011? E pensare in Puglia abbiamo inaugurato “Puglia Sound” che è riuscita a rubare un importante vetrina come “Arezzo Wave” alla evoluta Toscana!) e una “Scuola civica di amministrazione” (seppur dedicata ad un grande uomo e grande amministratore come “Pasquale Specchio”) dai caratteri ancora oscuri sia dal punto di vista economico che gestionale? In questo totale vuoto di programmazione e d’idee in linea con la realtà, il Forum Politiche giovanili del Partito Democratico di Cerignola intende da un lato diventare un contenitore per incontrasi e costruire un nuovo modo di pensare alla Città e all’Italia di domani, ma cercherà di costituirsi anche come una sorta di net agency capace di ricercare, raccoglie ed informare sulle politiche giovanili e sugli interventi per i giovani attivati in Italia, contribuendo alla loro promozione e divulgazione ed offrendo un contributo in grado di essere non semplice critica dell’azione e delle inadempienze dei governi del centrodestra, ma anche propositivo punto per sviluppare un sistema in grado di supplire ad esse. E’ questo, infatti, lo spirito del Partito Democratico, un partito di governo, solo momentaneamente all’opposizione, che non rinuncia perciò a costruire il tessuto sociale nel quale poter costruire i cittadini di domani.  Grazie alla Rete svolgeremo attività di ricerca e formazione, di aggregazione e progettazione, per non limitarci semplicemente a dire ciò che non va ma per dire concretamente anche quello che dovrebbe essere.  L’idea di costituire una net agency in grado di dare impulso alle capacità dei giovani di Cerignola verrà sviluppata in stretta sinergia con le nuove tecnologie informatiche, per questo invitiamo tutti ad essere frequentatori assidui delle nostre pagine facebook (Forum Comunicazione e Politiche giovanili PD Cerignola) e internet (al link news dai forum all’interno del sito partitodemocraticocerignola.com), così da diventare protagonisti di una nuova stagione non solo di proposte ma anche d’azione che possa andare oltre l’incapacità della classe politica del centro destra e permetta ai giovani cerignolani di riappropriasi della loro vita. A partire da subito».

    Un impegno non certo semplice quello che il Pd, attraverso le parole di Tommaso Sgarro, prende con la città. Sopratutto perchè la proposta è incentrata sul lavoro, annoso problema e tema caldo del nostro tempo. Di sicuro esiste in Puglia una speranza che si chiama Piano Straordinario per il Lavoro, una iniziativa dell’assessorato al Welfare, a firma di Elena Gentile, che in questi giorni comincia a veder luce. Certamente nel Piano non verrà dimenticata Cerignola.

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