Terzo giorno di ricerche per trovare le gemelline svizzere di 6 anni, Alessia e Livia, di cui non si hanno più notizie, dopo che il padre si è lanciato sotto un treno in corsa nella stazione di Cerignola.
Una riunione nel locale commissariato di polizia farà il punto della situazione e sulle aree da ispezionare. Ieri una vasta zona è stata battuta da uomini della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Carabinieri e Polizia.
Intanto ieri in tarda serata c’è stato il responso del cane molecolare (clicca qui per il video), il quale ha confermato con certezza che le bambine non sono arrivate con Schepp alla stazione di Cerignola. Le due gemelline, sei anni, sembrano essere sparite nel nulla: da tutta Italia arrivano segnalazioni (Monza, Melfi, ecc.) ma al momento non sono stati trovati riscontri.
Possibile? Schepp tra lunedì e martedì ha prelevato a Marsiglia in cinque sportelli bancomat differenti 7.500 euro. Quando è morto, ne aveva con se cento. Che fine hanno fatto gli altri soldi? In queste ore gli investigatori sperano che quei soldi possano essere stati dati a qualcuno dal padre per tenere le due piccole.
Come è arrivato a Cerignola e perchè. Non è chiaro come sia arrivato alla stazione di Cerignola. Esiste l’ipotesi nave da Marsiglia a Napoli, ma da un primo accertamento effettuato sul registro passeggeri il nome di Schepp non c´è. Le telecamere della stazione di Cerignola Campagna non hanno ripreso nulla. Nemmeno un fotogramma ritrae lui o le bambine. Significa che l´uomo per buttarsi sui binari ha fatto probabilmente un giro largo, attraversando una campagna, magari proprio per evitare le telecamere. Al lavoro gli uomini della scientifica: sui pneumatici dell’auto ci sono tracce di terreno, come anche sulle scarpe dell’uomo. E’ forse questo un indizio importante.
Parla la madre. «Non può aver fatto loro del male, erano la sua vita, sono sicura le avrà lasciate da qualcuno. Cercatele, le troverete». Queste le parole di Irina Lucidi, barricata nella sua casa in Rue du Centre, a Saint-Sulpice. La polizia svizzera le ha chiesto di non parlare con nessuno per non inquinare le indagini, lei ha riempito due verbali fitti, cercando di dare informazioni utili per ritrovare le sue bambine. È però molto perplessa dalla scelta di suicidarsi in Italia. «Non era mai stato al Sud» ha spiegato agli investigatori, «davvero non capisco come possa essere finito a Cerignola». Ieri mattina ha fornito magliette e una coperta di Livia e Alessia a due poliziotti svizzeri che sono scesi in Italia: servono alle unità cinofile specializzate arrivate in Puglia per cercare un qualsiasi indizio che porti alle piccole. «Noi aspettiamo e speriamo: ci speriamo davvero» singhiozza la nonna delle bambine, accanto alla figlia in queste ore. Fuori dalle finestre di casa, in una Saint-Sulpice sconvolta, una settantina di persone, molte famiglie con bambini, hanno inscenato una marcia silenziosa: «Anche noi speriamo che, in Svizzera, in Francia o in Italia, Alessia e Livia siano ancora vive», ha detto Joanne, un´amica di famiglia. (fonte Repubblica)
Stamane tuttavia continueranno le ricerche. Interessante sarà capire quali piste gli investigatori vorranno seguire, sopratutto alla luce dei nuovi sviluppi.
ma il testamento che su sky dicono di aver trovato cosa dice?
E’ scritto nell’aggiornamento successivo…