Dopo aver accoltellato per undici volte la sua vittima, l’ha, poi, coperta con un telo bianco, non avendo più il coraggio di guardarla in faccia. E’ uno dei particolari emerso questa mattina nel corso dell’interrogatorio di garanzia di Rosario Lupo, il bracciante agricolo di 55 anni reo confesso dell’omicidio dell’ex compagna Anna Maria Curci,avvenuto dinnanzi al Gip del Tribunale di Foggia Rita Curci. L’uomo ha sostanzialmente ammesso e confermato ogni sua responsabilità, ripercorrendo, tra le altre cose, gli attimi precedenti all’accoltellamento. “Lupo ha ribadito – così come ci riferisce il suo legale l’avvocato Francesco Santangelo – di aver ucciso la donna perchè ossessionato dalle sue continue richieste di matrimonio, richieste alle quali lui era assolutamente contrario”. I due – si legge dalle indagini – avevano una relazione da circa dieci anni. Si sono incontrati una prima volta il 31 dicembre scorso ed hanno avuto un primo diverbio. Poi una seconda volta domenica in località Canneto nelle campagne cerignolane. Qui hanno nuovamente affrontato, in maniera ossessiva – a dire dell’indagato – l’argomento nozze. A quel punto Lupo – così come riferito dal suo legale – ha perso i lumi della ragione. Ha inferto una prima coltellata all’addome poi, un’altra serie di fendenti fino a quando la compagna non ha perso definitivamente i sensi. Il giudice gli ha contestato almeno undici coltellate: oltre a quelle al torace e all’addome, Lupo ha colpito Curci anche alla gola. Intanto l’avvocato ha già presentato richiesta di perizia psichiatrica. (da teleradioerre)