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    Giannatempo: “varianti al Piano Regolatore entro fine anno”. E gli altri che ne pensano?

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    Il mattone sempre al centro, ma questa volta si tratta probabilmente di un mattone “popolare”. Perchè bisogna andare incontro anche ai bisogni della gente comune, di chi ha un pezzo di terra in città e vorrebbe costruirci su una villetta, muovendo piccola economia locale, facendo lavorare le piccole imprese e i piccoli artigiani in un momento di piena crisi. Il Sindaco Giannatempo ha esplicitamente dichiarato in esclusiva a Lanotiziaweb.it, forte anche del sicuro appoggio di Pdl, Udc e UdCap, che «si faranno, approvandole, varianti al PRG, sopratutto nelle zone a macchia di leopardo, entro fine anno. Si tratta di quelle varianti a cui già nel 2005 avevamo pensato e che poi non furono più fatte». Una posizione e una scelta importanti poichè è a favore dei piccoli proprietari e non degli oligarchi del mattone. Lo stesso Laguardia, neocapogruppo del GAM, ha dichiarato, sempre a Lanotiziaweb.it che «tale provvedimento è una delle priorità che lo stesso gruppo si è posta, proprio a tutela di una certa fetta di cittadini. Anche perchè sarebbe, in un momento di crisi come questo, una boccata d’ossigeno all’economia cittadina».

    Per il Partito Democratico, Giurato, raggiunto da Lanotiziaweb.it telefonicamente, ha accolto positivamente la possibilità di una variante, «purchè si punti ad uno sviluppo armonico della città, senza dimenticare i ceti popolari. Bisogna sempre procedere agevolando i cittadini. E mi auguro che Giannatempo non dimentichi il completamento delle due zone 167, via Padula e Fornaci». Gianni Ruocco, alla nostra domanda su cosa pensa della variante al PRG, si mostra al pari degli altri favorevole, «a patto che non vi siano strumentalizzazioni e che si garantisca equità e giustizia. Che non sia un provvedimento volto a mascherare certi giochi e che sopratutto si lavori bene sulle volumetrie, come ad esempio per Tamma. Ritengo sia un provvedimento necessario anche perchè oggi l’economia della città è paralizzata e la possibilità di edificare sul proprio suolo potrebbe risultare una buona occasione sia per i cittadini che per le imprese».

    Franco Metta vede di buon occhio l’idea di Giannatempo, ma pone diversi però. «Va fatto – afferma l’avvocato intervistato da Lanotiziaweb.it -, ma sulle modalità ne dobbiamo ampiamente discutere. Già il fatto che non sono state raccolte opinioni in merito, anche per quel che riguarda l’opposizione, può considerarsi una mancanza. Non vorrei si mandasse avanti una esigenza popolare per avvantaggiare i soliti noti. Rispetto alla situazione delle Fornaci, che conosco più da vicino, posso dire che è quantomai necessario permettere l’edificazione. Devo però anche dire che i proprietari, inizialmente pronti ad una protesta anche in consiglio, oggi sono mansueti, presumo per rassicurazioni avute. Antonio ha aggiunto al “Sein, sein” altre parole: “basta che non ne parlate a Metta”. E poi sulle volumetrie, tipo su Tamma, dobbiamo parlarne e molto. Pertanto ritengo che i tempi stimati da Giannatempo non saranno assolutamente rispettati».

    Adesso comincia la partita e a giocarla non sono in due, maggioranza e opposizione, ma in circa sessantamila.