Lo scorso 21 dicembre Ignazio Abatino viene nominato dagli organi provinciali del Pdl, coordinatore cittadino della Giovane Italia di Cerignola, il movimento giovanile del Popolo delle Libertà.Ad Abatino, che fa parte della corrente vicina al consigliere comunale Gianvito Casarella (e quindi a Roberto Ruocco), viene affiancato in qualità di vice Francesco Direda, “fedelissimo” di Giuseppe de Benedictis. Tutto sembrava essersi risolto, dunque, con una sorta di “compromesso storico” tra le due anime del movimento. Così non è però… anzi. De Benedictis vede e rilancia. La nomina di Abatino, è a suo dire, «calata dall’alto, non preventivata con la corrente de La Destra Sociale di cui faccio parte e frutto della scorrettezza politica dei “soliti noti”». Riemergono così vecchie lacerazioni tutte interne ad un Pdl in versione correntizia, mai del tutto pacificato, mentre qualche scheletro comincia a spingere con sempre più veemenza per uscir fuori da armadi mai chiusi definitivamente. Ma andiamo per ordine… ecco la ricostruzione degli eventi per bocca dello stesso de Benedictis.
Abatino, figlio di…un blitz. «La nostra componente, quella riconducibile a La Destra Sociale di Gianni Alemanno, non condivide affatto e non accetta la nomina di Ignazio abatino, quale proprio Coordinatore cittadino e si dichiara autonoma e indipendente da tale coordinatore. Il movimento giovanile non appartiene a singoli personaggi. La nomina di Abatino è un premio che gli è stato concesso per aver contribuito alla elezione di un Consigliere e non per quello che ha svolto per il partito giovanile nei suoi pochissimi anni di militanza, cioè 2 anni scarsi senza far nulla!! Se si fosse provveduto prima a trovare un nome condiviso, anche quello di Abatino eventualmente, senza effettuare un “blitz” per imporre il suo nome, ora staremmo già a lavoro assieme. Una soluzione avrebbe potuto essere quella del doppio coordinatore paritario, come nel caso del duo Grillo – Castellano alla guida del Pdl. Ed invece si è proceduto come al solito, con false promesse ed intese di facciata. Casarella durante una riunione dell’esecutivo provinciale aveva dato assicurazioni all’organismo competente di aver trovato una quadra con il nostro gruppo. Niente di più falso. Non hanno mai cercato un contatto. Anzi, poco prima di Natale, sono stato io ad andare a cercare Bombino e Castellano, che sono gli uomini più vicini a Casarella. Anche in quel caso solo chiacchiere buttate al vento».
Tutto in perfetto “stile Casarella”. «Non mi sorprendo che le cose, anche questa volta, siano andate così. Bastava leggere la storia degli ultimi anni per rendersene conto. Tutto comincia nel 2008. Il 5 dicembre Casarella si dimise da coordinatore cittadino dell’allora Azione Giovani. Ecco allora che ci vediamo costretti ad organizzare il Congresso. In quel caso si contesero la guida cittadina del movimento giovanile Gianna Pignatelli, vicina al gruppo di Casarella e ed Elena Caldarisi, esponente del gruppo da me guidato. Vincemmo noi di due voti, ma i patti non furono mai rispettati. Anzi venne nominato Vincenzo Vasciaveo, quale commissario cittadino con la scusa che bisognava garantire unità al movimento. E pensare che il riconoscimento del voto e della legittimità del congresso era stato sancito da un documento, firmato anche dai figli di Ruocco e Giannatempo in qualità di testimoni. Di quel documento si sono perse le tracce. La cosa ridicola è che al congresso Abatino, oggi schiacciato sulle posizioni di Casarella, votò per il mio gruppo. Lui infatti, durante le provinciali appoggiò Farina, mentre Casarella si schierò con Romano D’antonio. La storia si ripete alla fine del 2009. L’accordo, preso anche davanti agli organismi provinciali, prevedeva Casarella all’esecutivo provinciale del partito ed il sottoscritto coordinatore cittadino della Giovane Italia. Come andarono a finire le cose? Casarella si ritrovò nell’organismo provinciale, Roberto Ruocco, invece, bloccò la mia nomina. Molto probabilmente contò anche il fatto che durante le regionali io mi schierai per l’elezione di Giandiego Gatta».
Giannatempo ingrato…ed intanto Fli preme. «Per ricomporre la situazione ho fatto ricorso, oltre che a Bombino e Castellano, anche al sindaco Giannatempo. Mi sono sempre sentito molto vicino al sindaco, ma oggi sento che qualcosa è cambiato. Il mio gruppo è sempre stato definito “tatarelliano”, in realtà eravamo molto più “giannatempiani”. Abbiamo fatto campagna elettorale per lui, organizzato eventi, montato palchi. Spesso abbiamo fatto i facchini. Per questo sono rimasto deluso dal fatto che non abbia preso una posizione sulla questione. Non nascondo che oggi quasi non ci parlo più con Giannatempo. Nel frattempo quelli di Futuro e Libertà si sono fatti avanti con insistenza. Per adesso la cosa non mi interessa, anche se la delusione è grande e la passione che ci mettevo prima sta scemando. La verità è che, al di la di Casarella, sono in molti, in questa maggioranza, a pensare esclusivamente ai propri interessi personali». Staremo a vedere se il duro “j’accuse” di de Benedictis avrà delle ripercussioni concrete sulla vita amministrativa di questa maggioranza. All’orizzonte due possibilità: una clamorosa fuoriuscita dal Pdl con contestuale approdo in Fli. Un ipotesi remota, sebbene i contatti con i futuristi siano stati confermati. La seconda, un atteggiamento freddo nei confronti della sua maggioranza, che potrebbe concretizzarsi in vero e proprio ostruzionismo. Ricordiamo, infatti che de Benedictis è componente di due commissioni, quella competente per il “Controllo e Garanzia sugli enti” e quella, delicatissima, sul Bilancio. Chissà che non riesca a giocare di sponda con gli altri “delusi” da Giannatempo.
Stefano Campese (Quotidiano di Foggia, 6/1/2011)
Finalmente anche da un membro della maggioranza, seppur per effetto di una cocente delusione, emerge la verità: “al di là di Casarella, sono in molti, in questa maggioranza, a pensare esclusivamente ai propri interessi personale”. Ed è per questo che Cerignola è ferma e grazie a questi personaggi che ci amministrano non crescerà mai. Peccato!!!
ca pour casarell foic i fatt sou.
ho letto alcune battute del tuo comunicato alla G.I. provinciale e facciamo finta che è scritto in maniera decorosa (italo-albanese). ma non farci credere che tu sia in grado di ricattare giannatempo. non ti considera minimamente. sei una sua creatura. sei l’ultima cellula della sua parte più nascosta.
guarda giuseppe, te lo dico come un amico, accetta il consiglio: non ti mettere contro antonio giannatempo, lui ti ha creato (i voti sono i suoi) e lui ti distruggerà. per cui: alza la manina e pensa a lavorare. a proposito…che lavoro fai oltre al facchino? vorresti il posticino anche tu da antonio? state combinati male nel PDL,
caro giuseppe,
quoto ep. I voti sono tutti di Giannatempo. Altrimenti non ti avrebbero votato neanche a casa tua. Cambia idea, prima che ti distrugge.
giuseppe fatti pure “distruggere” ma rimarrai un ragazzo pulito.
i voti erano i suoi? ma chi era per strada a cercarsi voti? tu o lui?
giuse’ se cerchi anche tu il “posticino” perderai molta parte dellastima che stai ricevendo in questi giorni.