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    La Cicogna ritorna sul caso del Palasport e del suo utilizzo

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    Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa di risposta alla polemica tra la Cicogna e il presidente della Mediterranea, sull’uso del Palasport di Cerignola. Il movimento politico ribadisce l’assoluta incongruenza tra una struttura sportiva pubblica e il suo uso strettamente privato.

    Qualche giorno fa’,quale dirigente del Movimento Politico “La Cicogna”,impegnato specificamente nel settore dell’attività sportiva e ricreativa,ho segnalato alcune criticità nella gestione del Palazzetto dello Sport Comunale. Innanzitutto,registrai come alcune manifestazioni sportive, ospitate all’interno della struttura,risultIno essere state autorizzate dalla Giunta Comunale dopo che le stesse si erano tenute. Nulla contro le due manifestazioni,ma queste procedure denotano un utilizzo privatistico e disinvolto di una struttura pubblica. Mi sono lamentato perché sul parquet del Palazzetto si tengono lezioni di…………pattinaggio a rotelle……..come se il legno del parquet non fosse un materiale di grande pregio e di delicata manutenzione. A margine di questo utilizzo anomalo della struttura pubblica,ho segnalato che NELLA STESSA SI TENGONO CORSI DI DISCIPLINE SPORTIVE; CORSI ORGANIZZATI DALLA SOCIETA’ MEDITERRANEA,PER PARTECIPARE AI QUALI GLI UTENTI PAGANO UNA QUOTA MENSILE. Anche sotto questo profilo l’utilizzo del palazzetto mi è parso inappropriato. Non ho scritto di guadagni o speculazioni,ma ho segnalato una situazione: se tutti; se tutte le società volessero usare il Palazzetto per le loro attività sportive “a pagamento”,ci sarebbe una confusione enorme ed il rischio di irregolarità gravi. Nessuno dimentichi che il PalazzeTto è comunale e che il Comune paga le spese di gestione,manutenzione e quant’altro. Mi attendevo una risposta da parte dell’Amministrazione o del “commissario” al Palazzetto,avv. Allamprese; invece risponde Maurizio Stagnì. Devo aver toccato un nervo scoperto,viste le modalità ingiuriose,offensive,spregiative della replica. Non mi abbasso al livello del signor Stagnì. Né mi preme spiegargli quel che non può comprendere,a proposito della struttura sportiva che da anni e con successo gestisco,avendo in quella struttura impegnato professionalità,capacità personale e soprattutto – caro Stagnì – quattrini, quattrini miei personali. Alla gente non interessano le polemiche personalistiche e meno che mai – capisci Stagnì ? – le invidiuzze individuali. Il tema della discussione è il Palasport di Cerignola; l’uso che se ne fa; la necessità che la struttura sia utilizzata dal maggior numero di cittadini; nella stretta e rigorosa osservanza di regole chiare e obbligatorie per tutti. Una attenzione specifica va posta sul costo della gestione e manutenzione della struttura,che è giustamente a carico della collettività e che,appunto,per questo non può ammettere attività comportanti pagamenti e versamenti,se non sotto lo stretto controllo della Amministrazione Comunale. Perché il Palasport, fine a prova contraria, è Comunale, e ancora non è stato trasferito in proprietà a Maurizio Stagnì.

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