Stamane (ieri per chi legge) Sindaco e assessori hanno augurato buon lavoro al nuovo Dirigente del Commissariato di P.S., 41enne, di Corato, finora in servizio alla Dia di Bari. Antonio Giannatempo: “Possiamo contare su un uomo di grande valore, che peraltro già conosce questo territorio”. La Giunta comunale ha dato il benvenuto a Giampaolo Patruno, vicequestore aggiunto, nuovo Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cerignola. Patruno, che prende il posto di Luciano Di Prisco, ha 41 anni ed è di Corato. Arriva a Cerignola da Bari, dove ha lavorato prima nella Squadra Mobile e poi nella Direzione Investigativa Antimafia, distinguendosi per la sua professionalità nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata. Un servitore dello Stato che, a dispetto della sua giovane età, ha accumulato un’esperienza che lo aiuterà nella gestione dell’ordine pubblico in una città difficile come Cerignola, che da mesi, peraltro, attendeva la nomina del nuovo dirigente. “Siamo molto contenti della sua designazione – commenta il Sindaco Antonio Giannatempo, che ha invitato Patruno a Palazzo di Città – in quanto il nuovo dirigente è un funzionario di grande valore che opererà in una realtà a lui non sconosciuta, vista la sua dimestichezza con il territorio. Abbiamo più che mai bisogno di garantire sicurezza ai nostri cittadini, dopo la recrudescenza criminale registrata negli ultimi mesi in città”. Una recrudescenza testimoniata dalle numerose rapine ai danni di esercizi commerciali ed istituti bancari, furti, scippi ed altri reati predatori, oltre che da un ulteriore incremento dello spaccio di droga. “Nell’augurargli buon lavoro, abbiamo garantito al dottor Patruno la massima collaborazione nella sua opera quotidiana– dice l’Assessore alla Sicurezza Franco Reddavide – e abbiamo sottolineato la necessità di proseguire l’efficace azione di coordinamento tra tutte le forze dell’ordine operanti a Cerignola, che nel recente passato ha portato a ottimi risultati. Ma per quanto efficace possa essere l’azione dei vari corpi di polizia, è necessaria la collaborazione di tutti, in primis dei cittadini, per far sì che questa diventi una realtà più vivibile”.