Il Presidente della VI Commissione Consiliare Sanità, Dott. Savino Laguardia, con un comunicato stampa chiarisce la questione inceneritore, precisando la volontà di procedere per vie legali con il ricorso straordinario di sospensione al Presidente della Repubblica. Di seguito il testo integrale.
“La delibera della Giunta comunale di Cerignola del 25 gennaio 2011, ha reso immediatamente esecutivo il pagamento del mandato ( 8mila e 47 euro) all’ avvocato Tommaso Esposito di Acerra, per richiedere allo stesso un parere propedeutico circa l’ impugnabilità dell’ AIA (autorizzazione integrata ambientale) della Regione, la cui notifica risale al 15 ottobre 2010. Tale atto poneva in essere tutte le condizioni affinché l’inceneritore del gruppo Marcegaglia, presso Borgo Tressanti, situato in contrada Paglia, potesse funzionare, a lavori ultimati. Nonostante le polemiche sollevate, nell’ ultimo periodo e precisamente, a partire dalla manifestazione, svoltasi il 22 dicembre 2010, che non è riuscita a sensibilizzare il senso civico dei cittadini di Cerignola, ha contribuito, invece, a fomentare negli scettici media e negli increduli politici interpretazioni errate, che vedevano l’ amministrazione Giannatempo impegnata a pubblicizzare il proprio operato per una causa, atta solo a costruire visibilità. La nostra idea, invece, era quella di adire le vie legali, soprattutto nel rispetto dell’ articolo n°2, comma 3, lett.c dello Statuto, proprio per richiamare l’ attenzione su uno dei compiti di maggiore rilievo del Comune, che riguarda la tutela della salute e dell’ ambiente dei cittadini e in particolare quella degli anziani e dei bambini, a mio avviso, priorità assoluta. Il Comune, ad oggi, si sta impegnando ad utilizzare tutti gli strumenti per prevenire l’ inquinamento idrico, geologico, atmosferico. C’è da affermare, però, che anche le precedenti amministrazioni Giannatempo e Valentino avevano espresso il loro parere negativo circa la costruzione dell’ inceneritore del gruppo Marcegaglia, proprio perché la sua attività era ritenuta lesiva sia per la salute degli abitanti di Borgo Tressanti sia per le produzioni d.o.p della zona. E’ chiaro che il dissenso espresso da entrambi non è valso a contrastare il provvedimento AIA della Regione nè tantomeno del D.L. 59/ 2005, riguardante la regolamentazione delle attività espletate dall’ E.T.A(energie, tecnologie, ambiente). Oggi, come in passato, siamo pronti a seguire l’iter giuridico che prevede il ricorso straordinario di sospensione al Presidente della Repubblica, da attuare entro il 15 febbraio 2011. Sarà il sindaco Antonio Giannatempo, come rappresentante del Comune, a presentarlo Nel contempo un tavolo tecnico, composto da un geologo e due ingegneri, sta operando per evidenziare eventuali anomalie sia dal punto di vista sanitario sia dal punto di vista ambientale sia da un punto di vista amministrativo, capaci di perorare la causa del ricorso ed evitare che tutti i soldi guadagnati dalla Regione, attraverso l’affare Marcegaglia, vengano utilizzati da Vendola per veder germogliare posti letti negli ospedali, a causa della crescita di casi di tumore sul nostro territorio.”