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    Lettera aperta del papà di Andrea

    Pubblicato il

    Ci è giunta in redazione una nota di rettifica e specificazione, in forma di lettera aperta al nostro Direttore Daniela Giordano, da parte del papà di Andrea Cioffi, il ragazzo tragicamente scomparso l’8 settembre. Nelle intenzioni del genitore questa precisazione «non vuole essere assolutamente polemica ma un dovuto atto d’amore per il nostro Andrea».

    Gentile Direttore,
    sono il papà di Andrea e questa mattina ho fatto quello che avrebbe fatto lui, scrivere su internet tutte le notizie sugli accadimenti più importanti della sua città. Prima di tutto Vi prego di comunicare che lui era laureando in Architettura, cosa alla quale teneva tantissimo e con me già svolgeva l’attività di architetto. Il suo aiuto per me è stato prezioso quanto quello di un architetto laureato e abilitato. Mi piacerebbe, per non fargli un torto tanto grande, che poteste informarvi da chi lo ha conosciuto e già lo ha apprezzato come architetto. Naturalmente sono a vostra disposizione per darvi tutte le indicazioni necessarie.
    Vi chiedo a nome di sua madre e di sua moglie Angelica, di suo fratello Francesco e della sua cara sorella Anita di sapere chi era Andrea. Non ve lo diciamo noi, chiedetelo alle persone, tante, che lo hanno conosciuto e che gli volevano bene.

    18 COMMENTS

    1. Io non conoscevo Andrea, ma continuo a sentire parlare bene di lui. Mi ha detto una sua amica che lui correggeva su WIKIPEDIA alcune definizioni che a suo parere non erano corrette. Non è da tutti.
      Mi è bastato leggere questa lettera per capire che persona è stata Andrea e che grande uomo è il padre. Tutta la mia solidarietà a questa famiglia e soprattutto alla sua mamma. Che Dio vi benedica.

    2. Non muori nel nostro cuore, Andrea, col tuo amabile sorriso sempre accennato, col tuo protenderti all’altro, anche fisicamente, ad ascoltarlo innanzitutto e poi incoraggiarlo e poi a progettare insieme per far più giusto il mondo. Non muori nel nostro cuore, Andrea, finché non vivrà anche solo l’ultimo di noi. Non muori nel nostro cuore, Andrea, finché non ci sarà quel mondo bello per cui continuamente anche tu hai contribuito a renderlo, il mondo tranquillo dei grandi ideali, il mondo che in piccolo sognavi negli scout, con noi tuoi fratelli scout, il mondo che sa amare teneramente, come tranquillo e tenero eri tu, uomo dagli ideali grandi e profondi.
      Anche morendo, però, teneramente hai amato tutti … hai lasciato a riflettere noi, tuoi amici, non buttando su nessuno i pesi ma su tutti in modo uguale, a riflettere sul senso della vita e dello stare insieme accomunati da sentimenti veri, spontanei, puri.
      Andrea, che hai amato tanto la vita fino a morirne … prega Dio perché ci consoli e non ci lasci soli. “Ormai, tutto ha un senso. Tu, anche tu, hai un senso. Tu non morrai affatto. Quelli che tu ami, anche se tu li credi morti, non moriranno. Ciò che è vivo e bello, fino all’ultimo filo dell’erba, fino a questo istante che fugge in cui hai sentito le tue vene piene di vita, tutto sarà ormai vivente per sempre. Anche la sofferenza, come pure la morte, hanno un senso, divengono sentieri della vita. Tutto è già vivente. Perché il Cristo è risuscitato”. Ti vogliamo bene

    3. non conoscevo personalmente Andrea,conosco di vista Anita e ho sentito parlare molto bene della sua famiglia…nel mio piccolo m unisco al loro dolore e prego tutti..ma proprio TUTTI di nn giudicare e mettere voci d vario tipo in giro..solo Dio sa perchè Andrea ha ft un gesto simile…un sincero abbraccio alla sua famiglia…

    4. Ciao Andrea,
      di tempo ne è passato e i momenti trascorsi assieme sono diventati oramai ricordi.

      Eravamo tutti un pò più piccoli e con tanti sogni nel cassetto … certo che di strada ne abbiamo percorsa……!

      Gli eventi strani e naturali della VITA, ci hanno portato a separarci ………ricordo caldamente in una giornata, che forse riecheggiava proprio questi giorni… mi dicesti un qualcosa che tante volte durante tutto questo silenzio è riaffiorata alla mia mente.

      Mi dicesti … guardandomi dritto negli occhi:” ma noi saremo sempre amici….?!”
      Gustando quel momento ti dissi: “ certo che si …. sempre !!!!!!! “
      Il tuo volto si trasformò in un grande sorriso e i tuoi occhi in un grande abraccio come solo tu potevi.

      Splendida la tua persona …. ancor più tutta la tua famiglia, il tuo silenzio il tuo saper stare sempre e solo attento alle situazioni che ti circondavano e a soffrire, molto probabilmente, nel tuo intimo da non far trapelare a nessuno alcuna preoccupazione.

      Grazie per il dono della tua presenza, grazie per essere stato quello che sei, grazie per averci ancora una volta uniti …. semplicemente GRAZIE.

      BUONA STRADA!!!

    5. Io conoscevo Andrea dalla nascita, nel senso che quell’amicizia fra i nostri genitori, è stata sempre un gran tesoro per la nostra. Cresciuti assieme negli scout per lunghissimi anni, in vacanza, al mare di Ippocampo, vicini di casa, abbiamo poi frequentato scuola media e superiore assieme, e quando entrambi decidemmo di iscriverci ad architettura, (anche se in città diverse), non ci sembrò poi tanto strano che entrambi lo avessimo pensato e fatto.
      I primi anni spesso ci vedevamo a Roma, ed assieme giravamo per la città, solo con i mezzi, per guardare con gli occhi ciò che studiavamo all’università. Si rideva tanto e si scherzava parecchio. Ricordo ancora il soppalco di casa tua sul quale entrava solo il letto.
      Poi i nostri reciproci impegni hanno ridotto i nostri incontri a Roma, anche se ogni qualvolta ci incontravamo, sembrava che ci fossimo sempre visti.
      Qualche anno fa ci siamo ritrovati assieme nello stesso studio, quello del suo papà, che come noi desiderava potessimo un giorno lavorare assieme.
      Io l’ho creduto, so che anche Andrea lo ha creduto. Siamo stati così amici, colleghi, fratelli. Solo gli sciocchi penserebbero che fosse sempre tutto ok. Qualche volta non condivideva le mie opinioni, ed io altre volte le sue. Di questo ne abbiamo sempre parlato con franchezza ed onestà. Abbiamo però sempre trovato un punto di incontro, mai un litigio. Possedeva una qualità difficile da trovare, la calma. Ricordo i suoi: “statt’ calm”. Ci siamo voluti bene, lo so, e tanto.
      Ora non c’è più. Anzi no, è nelle mie preghiere e ci rimarrà per sempre.
      Mi rivolgo solo a te: “Ricordati, Andrea, che non uscirai mai dalla mia vita, conserverò sempre il tuo sorriso, le tue pacche sulla spalla, i nostri abbracci senza troppe spiegazioni, il tuo dito di disapprovazione ed il tuo ghigno di quando approvavi. Fai buon viaggio”.

    6. esprimo il più sincero cordoglio alla famiglia ma, se posso, quello che è successo a tuo figlio caro marcello mi mette tanta angoscia perchè sono sempre più convinto che il mestiere più difficile al mondo è quello del genitore. un affettuaso abbraccio da un collega.

    7. non conoscevo e non ho avuto la fortuna di conoscere ANDREA, che dire dopo aver letto i diversi commenti sicuramente abbiamo perso un vero ANGELO, non ci resta che pregare per lui.

    8. …solo oggi ho appreso la drammatica notizia! Siamo cresciuti insieme nei lupetti poi …un brutto giorno separati, ma ci siamo sempre detti che nonostante la separazione saremmo rimasti sempre amici, è così è stato fino a quando le scelte di vita non ci hanno portati a perderci di vista: io a Londra, tu a Roma.
      Ma nonostante le distanze, quando si ritornava a Cerignola, era bello ritrovarsi…
      Come è potuto succedere?….Perchè nessuno di noi ha mai sospettato di nulla? Perchè?
      Ti ricorderò sempre e pregherò per te e per la tua famiglia!
      Tu, da quel mondo in cui ora ti trovi, fai in modo che nel tempo le insostenibili sofferenze possano alleviarsi.
      Ciao Andrea

    9. non conoscevo Andrea, ma conosco molto bene Marcello ( il suo papà) e la sua Mamma. che Dio dia la forza a loro di affrontare ogni giorno la vita con una così grande mancanza.
      Un immenso e solidale abbraccio.

    10. Ho appreso solo oggi, al ritorno da un viaggio, della tragica notizia che mi ha lasciato letteralmente sconvolto. Un forte abbraccio a Marcello ed a tutta la sua famiglia……. Una preghiera per Andrea.

    11. Ciao Andrea,
      è difficile scriverti, ma voglio esprimere un pensiero che da qualche giorno mi tormenta.
      Noi non ci conoscevamo bene, solo di vista, ma sono certo che se ne avessimo avuto la possibilità saremmo diventati buoni amici.
      Io ti ho visto sempre come una persona gentile, garbata ed onesta, e parlo dell’onesta che oggi più non ci appartiene.
      Sai Andrea, ho un ottimo ricordo di te e della tua famiglia, da tua Nonna paterna a tuo Nonno che ogni tanto quando ero più ragazzino mi “rimproverava” per il mio modo di guida un po’ troppo euforico.
      Rino ,mi diceva, non devi andare così veloce ………….. ricorda, mi sussurrava, devi sempre fare il biglietto di andata e ritorno. Loro per me sono sempre il Signore e la Signora Cioffi.
      Bei ricordi, ricordi di un tempo felice, di un periodo lontano dalla realtà nuda e cruda che oggi un po’ tutti dobbiamo vivere.
      Da poco più di un anno ho cominciato un nuovo cammino. Nel giorno più brutto della mia vita mi è stata data la Conoscenza, una cosa fantastica.
      Oggi anche tu Conosci e sicuramente meglio di me.
      Purtroppo per noi il Signore ha molto bisogno di persone come te, sarai abbracciato da lui come il migliore dei suoi figli e questo per ricompensarti di ogni tua scelta.
      Ciao Andrea ti abbraccio come un fratello e ti auguro una felicità eterna.

    12. Caro andrea, ci manchi tanto. La tua umanità, la tua semplicità, la tua lealtà e la tua eccezionale cultura, sempre messa a disposizione degli altri. Parlare con te apriva la mente e ci arricchiva ma insieme ci dava serenità. Ognuno con te esprimeva il meglio. per quanto doloroso per noi di Roma, ho sempre apprezzato il tuo progetto e quello di Angelica di tornare nella vostra terra e fare qualcosa per cerignola: mettere a disposizione le capacità professionali e onestà, rappresentare un esempio di apertura mentale per tutti, partecipare alla vita civile, documentarsi e parlare dei problemi della nostra società con tutti, costruire una socità responsabile. Non è un’esagerazione, la nostra Italia è più povera senza di te. Ed anche noi tutti lo siamo! ci mancherai per sempre.

    13. Caro Marcello,
      è difficile esprimere in poche righe chi era Andrea, ma ci provo ugualmente.
      Prima di tutto qualsiasi cosa scriva su di lui, sono sicura che avrà, in qualsiasi posto lui si trovi adesso, qualcosa da ridire, perché lui era prima di tutto un preciso.
      Non posso identificare il giorno esatto in cui l’ho conosciuto, praticamente dalla mia nascita, attraverso voi genitori.
      Siamo stati molto vicini durante l’adolescenza, in quel periodo della vita in cui se si suggellano delle amicizie restano per sempre.
      Per un periodo ci siamo un po’ allontanati, io ero a Milano, lui era a Roma ma tutte le volte che lo ritrovavo era proprio come se non ci fossimo mai allontanati. Stesse battute, stessi discorsi, stesse idee, stessi ricordi.
      Lui è stato un punto di riferimento importante, uno che ascoltava sempre, uno a cui chiedere consigli, uno a cui appoggiarsi ed uno che ti diceva sempre la verità anche se non era piacevole.
      La tecnologia ci ha fatti ritrovare e mi faceva tanta compagnia nelle giornate di lavoro intenso a Milano su Facebook, era capace sempre di dare un consiglio, un suggerimento, di farmi prendere tutto con maggiore leggerezza.
      Ricordavamo ridendo davanti al pc, come bambini, gli aneddoti divertenti vissuti insieme, primo fra tutti una famosa passeggiata a cavallo ad Ippocampo, oppure quando mi riaccompagnava a casa perché mio padre mi imponeva di tornare presto e mi diceva: <> ma in ogni caso lo faceva sempre e non sapeva dirmi di no.
      L’ultima volta che sono stata a Cerignola l’ho incontrato e gli ho fatto la solita domanda che in realtà è sempre stato un saluto tra noi: <>. E lui: <>, ovviamente con il suo sorrisetto ironico con il quale non sapevi mai se ti stesse prendendo in giro o dicesse sul serio.
      Chi era Andrea? Era una brava persona ed un bravo professionista per chi lo conosceva superficialmente, per chi lo conosceva meglio Lui era speciale.
      Vi sono vicina con tanto affetto.
      Michela

    14. Caro Marcello,
      è difficile esprimere in poche righe chi era Andrea, ma ci provo ugualmente.
      Prima di tutto qualsiasi cosa scriva su di lui, sono sicura che avrà, in qualsiasi posto lui si trovi adesso, qualcosa da ridire, perché lui era prima di tutto un preciso.
      Non posso identificare il giorno esatto in cui l’ho conosciuto, praticamente dalla mia nascita, attraverso voi genitori.
      Siamo stati molto vicini durante l’adolescenza, in quel periodo della vita in cui se si suggellano delle amicizie restano per sempre.
      Per un periodo ci siamo un po’ allontanati, io ero a Milano, lui era a Roma ma tutte le volte che lo ritrovavo era proprio come se non ci fossimo mai allontanati. Stesse battute, stessi discorsi, stesse idee, stessi ricordi.
      Lui è stato un punto di riferimento importante, uno che ascoltava sempre, uno a cui chiedere consigli, uno a cui appoggiarsi ed uno che ti diceva sempre la verità anche se non era piacevole.
      La tecnologia ci ha fatti ritrovare e mi faceva tanta compagnia nelle giornate di lavoro intenso a Milano su Facebook, era capace sempre di dare un consiglio, un suggerimento, di farmi prendere tutto con maggiore leggerezza.
      Ricordavamo ridendo davanti al pc, come bambini, gli aneddoti divertenti vissuti insieme, primo fra tutti una famosa passeggiata a cavallo ad Ippocampo, oppure quando mi riaccompagnava a casa perché mio padre mi imponeva di tornare presto e mi diceva: Dicanò sei un guaio, ma in ogni caso lo faceva sempre e non sapeva dirmi di no.
      L’ultima volta che sono stata a Cerignola l’ho incontrato e gli ho fatto la solita domanda che in realtà è sempre stato un saluto tra noi: Cioffi tutt’à post? E lui: Tutt’à post! ovviamente con il suo sorrisetto ironico con il quale non sapevi mai se ti stesse prendendo in giro o dicesse sul serio.
      Chi era Andrea? Era prima di tutto una brava persona per chi lo conosceva superficialmente, per chi lo conosceva meglio era speciale.

    15. Non ho conosciuto questo ragazzo e non conosco i suoi genitori, ma non ce n’era bisogno per capire quanto di buono avesse lui dentro e quanto gliene ha lasciato, educandolo, la sua famiglia. Andandosene ha lasciato un vuoto in tutta la nostra cittadina, che è bisognosa di persone come lui. Spero che questo ragazzo, per la vita che ha condotto e per i risultati che aveva conseguito, sia di esempio per i nostri figli.

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