Il fratello della donna ha fatto sapere che a Saint-Sulpice, domicilio della famiglia, sono finora arrivate da Cerignola otto missive contenenti banconote da 50 euro per un totale di 5.000 euro. Sulle buste, imbucate il 3 febbraio scorso (giorno in cui il padre delle bambine si è suicidato), c’è il nome e l’indirizzo della moglie, scritto a mano con una grafia che i familiari hanno riconosciuto come quella di Matthias.
Intanto in uno degli ultimi messaggi scambiati tra marito e moglie, l’uomo aveva scritto: “Le bambine hanno bisogno di me”. L’sms è parte di uno scambio di messaggi fra i due che – come rivela un servizio del Tgcom – risale al 30 gennaio scorso.
Il primo messaggio è relativo al 30 gennaio e viene inviato alle 16 da Schepp alla madre delle piccole: “Riporto io le bambine domattina a scuola”. Il luogo in cui le celle telefoniche agganciano il segnale è Morges (Francia). La risposta della Lucidi è alle 18.20: “Portale a scuola alle 7”. Pochi minuti dopo, alle 18.30, la replica di Schepp: “Le bambine hanno bisogno di me”. Il luogo in cui le celle telefoniche agganciano il segnale è Annecy (Francia). Alle 19.30, un altro messaggio della Lucidi a Schepp: “Oh ma la prossima volta dobbiamo organizzarci meglio”. Il luogo in cui le celle telefoniche agganciano il segnale è Lione (Francia). (AdnKronos)