Nel complicato, e per nulla indolore, processo di razionalizzazione della spesa sanitaria in Puglia come nel resto d’Italia, Cerignola non fa eccezione. L’Asl di Foggia nella delibera 2144 dichiara esplicitamente: «a far data dall’1/1/2012 le funzioni apicali i cui posti risultano vacanti per cessazione del titolare sono affidate ad altro dirigente di struttura complessa della medesima disciplina». Questo a dimostrazione del reale periodo tragico che la sanità vive nell’intero paese. Il taglio è arrivato anche per i dirigenti, anche per chi spesso viene visto come “la casta”.
Dalessandro lascia la direzione dell’ospedale – E’ di sicuro questa la news che anima questo finale di 2011. Rocco Dalessandro dopo tre anni lascia il posto di facente funzione a Franco Mezzadri, il quale manterrà, oltre a Cerignola, anche Lucera. Inoltre, ci saranno altre due “sostituzioni”: Francesco Totaro (da Manfredonia) al posto di Francesco Ventrella in Medicina e Ermanno Mastrandrea (da San Severo) al posto di Maria Pia Rendine per Farmacia.
Dal Tatarella 5 primari per altri nosocomi – A svolgere servizio in altri presidi della Capitanata al posto di altri “facenti funzione” saranno cinque primari dell’Ospedale “Tatarella”. Si tratta dei dottori Michele Cannone (Cardiologia) e Mario Cialdella (Analisi) che presteranno opera anche a Manfredonia, del Dott. Antonio Donatiello a Lucera e dei dottori Vincenzo Scarano e Alva De Min a San Severo.
Tagli per tutti – Alla luce di quest’ultimo provvedimento pare chiaro oggi come la politica non abbia poi tutto quel potere sulla sanità. Quando i tagli arrivano colpiscono tutti e non ci sono “padroni” che tengano. Dispiace solo che anni di sprechi vengano oggi pagati dai cittadini e da validi professionisti costretti a lavorare in più presidi, compromettendo la propria serenità personale, oltre che professionale.