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    Unità d’Italia degli emigranti nella 3° ed. del Settembre Mascagnano

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    Sabato 3 settembre in Piazza Duomo il più importante appuntamento musicale dell’anno. L’Orchestra che porta lo stesso nome della manifestazione, diretta dal Maestro Ettore Papadia, eseguirà brani tratti da “Isabeau”, una delle più importanti opere di Pietro Mascagni, rappresentata per la prima volta esattamente un secolo fa a Buenos Aires, e di “Cavalleria Rusticana”, “Iris” e “Silvano”. Nella stessa serata il premio intitolato al grande artista cerignolano di adozione, che quest’anno verrà conferito a Bruno Carapella e Sergio D’Amaro.

    E’ l’unità d’ Italia degli emigranti il tema della terza edizione del “Settembre Mascagnano”, che si terrà sabato 3, alle 20.30, in Piazza Duomo. Il titolo dello spettacolo-concerto è “Alla conquista della felicità – Pietro Mascagni da Cerignola a Buenos Aires”: un titolo che prende spunto da “Isabeau”, opera realizzata dal celebre artista livornese di nascita ma cerignolano di adozione per il Teatro Coliseo di Buenos Aires, presso il quale si tenne la prima rappresentazione il 3 giugno 1911. La manifestazione, ideata e diretta dal maestro Mara Monopoli, è organizzata dalla Provincia di Foggia e dall’associazione “Festival dei Monti Dauni” in collaborazione con il Comune di Cerignola, e vede la partecipazione della Pro Loco e dell’associazione “Iris”, Centro di documentazione e produzione Mascagnano. Il supporto tecnico ed organizzativo è del maestro Agostino Ruscillo.

    Ad esibirsi sarà l“Orchestra del Settembre Mascagnano”, composta da eccellenti musicisti di Cerignola e della Capitanata e diretta dal Maestro Ettore Papadia. Al pianoforte ci sarà il maestro Vincenzo Cipriani; le voci soliste saranno quelle della stessa Mara Monopoli (soprano); Antonio De Palma (tenore); Vincenzo Guercia (tenore) e Anna Cipriani (voce bianca). Il narratore sarà Raffaele Braia. Nutrito il programma musicale: verranno eseguiti brani tratti da “Cavalleria Rusticana”, “Iris”, “Silvano” e appunto “Isabeau” di Mascagni; di John Lennon e Paul Mc Cartney; Edoardo Bennato; Astor Piazzolla; Vincenzo Cipriani; Vincenzo D’Annibale; Ernesto De Curtis; Raffaella Cardinale ed E.A.Mario. La serata vedrà anche la partecipazione dell’Orchestra di Fiati “Vincenzo Di Savino – Città di Cerignola”, diretta dal maestro Gianfranco Labroca, e del coro “I Righi Musicali”, dell’Istituto Tecnico Industriale “Righi” di Cerignola, guidato dal maestro Raffaella Cardinale (solista Ripalta Bufo). Le coreografie sono curate dalla professoressa Maria Rosa Carretta, direttrice della scuola di danza “Scarpette Rosa”.

    “Anche quest’anno abbiamo voluto celebrare la figura di un geniale artista come Pietro Mascagni, che ha onorato per tanti anni la nostra terra della sua presenza – spiega il Sindaco Antonio Giannatempo – il periodo in cui ha vissuto qui è stato uno dei più belli ed importanti nella storia di Cerignola. Il fatto che Mascagni definisse questa città la sua seconda patria, culla della sua arte, è qualcosa che continua a riempirci d’orgoglio dopo tanti anni”. A sottolineare l’alto valore dell’evento è anche il consigliere provinciale Franco Demonte: ”La Provincia di Foggia ha voluto fornire il suo contributo all’organizzazione di una manifestazione in cui crede fortemente e che è ormai diventata un punto di riferimento per gli amanti della musica. Ricordare e valorizzare la figura e le opere di Mascagni significa valorizzare tutta l’area del Basso Tavoliere, ricca di talenti in ogni settore, incluso quello musicale, e lanciare un messaggio preciso: è possibile per questo territorio, schiacciato da tanti problemi, tornare ad essere ciò che è stato nei momenti più gloriosi della sua storia. Un esempio, in questo senso, arriva proprio da Cerignola, che ha ospitato per tanti anni l’indimenticabile artista: anche grazie a figure come Mascagni, la città era stata un polo di attrazione a livello musicale, artistico, culturale e sociale, e qui accorrevano i nomi più celebri dello spettacolo italiano”.

    “Il tema di questa edizione, vale a dire l’unità d’Italia degli emigranti – dice Franco Conte, presidente della Consulta comunale perla Cultura – è un modo per ricordare la grande popolarità che il maestro ebbe presso il folto pubblico dei nostri connazionali che emigrarono, negli ultimi anni dell’Ottocento, nelle due Americhe, ed in particolare in Argentina. E se, da una parte, legò indissolubilmente il nome di Cerignola alla Cavalleria Rusticana, massima espressione del verismo musicale, dall’altra ricambio l’affetto ricevuto dalla comunità italo-argentina scegliendo il Teatro Coliseo di Buenos Aires come luogo della prima rappresentazione di Isabeau”.

    Il premio intitolato all’artista, attribuito a personalità distintesi nel mondo artistico, culturale ed istituzionale e consistente in un dipinto realizzato dall’artista Gioacchino Loporchio, verrà conferito quest’anno al professor Bruno Carapella e al professor Sergio D’Amaro. Carapella è presidente della fondazione italo-argentina “Eureosur”, creata allo scopo di favorire la realizzazione di progetti comuni all’Europa e all’America Latina. Le sue relazioni con il Teatro deLa Plata, in Argentina, gli hanno consentito di illustrare alla direzione artistica del teatro stesso la programmazione di questa edizione del “Settembre”, caratterizzata dalla celebrazione degli importanti rapporti degli italiani con l’Argentina. D’Amaro, poeta e narratore, direttore della rivista “Frontiere” per il Centro di documentazione sulla storia e la letteratura dell’emigrazione di San Marco in Lamis, ha dedicato alla manifestazione cerignolana il componimento poetico “Adios, maestro, adios querido Pietro”.

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