“La Regione Puglia sta dimostrando, nei fatti, quanto e come sia possibile arginare concretamente il grave fenomeno della violenza di genere avvalendosi di una fitta e diffusa rete operativa territoriale e investendo con efficacia le risorse pubbliche”. La portavoce della Conferenza donne democratiche di Capitanata, Maria Di Foggia, commenta così i risultati di un anno di lavoro dell’assessorato regionale al Welfare, retto da Elena Gentile, dedicato alla costruzione della rete di servizi per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne.
L’approvazione di una serie di atti importanti, quali il Piano Regionale delle Politiche Sociali (2009-2011) e le “Linee Guida Regionali per la rete dei servizi di prevenzione e contrasto alla violenza”, con cui viene definito il modello di governo per la costruzione e il potenziamento della rete dei servizi, la cui attuazione è affidata alle Province che hanno la responsabilità di redigere e coordinare il Piano di Interventi locale, è stata determinante per la realizzazione della situazione attuale che può definirsi più che soddisfacente vista l’entrata in funzione di 13 Centri Anti Violenza che oggi vantano un’offerta standardizzata e qualificata su tutto il territorio regionale grazie alle attività del privato sociale e, soprattutto, grazie al ruolo che le associazioni di donne hanno svolto nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere. Inoltre, entro il 2012 è prevista l’apertura di almeno una casa rifugio in ogni territorio provinciale e sono in costruzione o in ristrutturazione diversi edifici individuati a tale scopo.
Anche la città di Foggia si avvarrà, entro il 2012, non solo di un Centro Anti Violenza ma del Centro Cittadinanza Donna. “Luoghi attraverso i quali– commenta Maria Di Foggia – si potrà fronteggiare questa piaga sociale che non conosce confini e che, lungi dall’arrestarsi, continua a crescere spaventosamente. La Capitanata è, inoltre, destinataria di risorse per poco meno di un milione di euro a disposizione dei Piani Sociali di Zona per azioni mirate alla prevenzione ed al contrasto della violenza di genere: equipe socio-sanitarie integrate, centri antiviolenza, servizi residenziali, sostegno economico e formativo per l’autonomia e l’indipendenza delle donne che vogliono uscire dalla violenza, ecc. Infine, la Provincia e i Comuni foggiani beneficiano, quota parte di ulteriori fondi per i servizi multidisciplinari e l’infrastrutturazione sociale. Trattasi di cifre complessivamente importanti: 10 milioni di euro quelle programmate dai PIL e circa 3 milioni di euro aggiuntivi andranno a finanziare interventi per l’infrastrutturazione in quelle aree prive di servizi residenziali.
“L’assessorato regionale al Welfare ha compiuto un gran lavoro premiato dai risultati già ottenuti e da quelli che si prefigurano come prossimi in direzione della salvaguardia dei diritti delle donne e dei minori – conclude Maria Di Foggia – Lavoro e risultati che la Conferenza delle Donne Democratiche si impegna a divulgare per sostenere le istituzioni locali nella realizzazione delle programmazioni e garantire ai cittadini una reale informazione sulle attività svolte ed i risultati ottenuti”.