Gianni Ruocco dei Moderati per Tonti scrive a Curiello in merito all’approvazione del regolamento sul Museo di Torre Alemanna. Non mancano nella missiva del farmacista riferimenti a quanto accaduto nell’ultimo consiglio comunale, assise che ha visto la maggioranza ‘andar sotto’ per intenzionale volontà dei quattro.
Ill.mo Sig Presidente del Consiglio Comunale Natale Curiello
Oggetto: approvazione regolamento “Museo di Torre Alemanna” da parte del Consiglio Comunale
Pur nella consapevolezza che chi è assente ha sempre torto ed io al momento della discussione del regolamento del Museo di Torre Alemanna ero, per urgenti motivi personali, assente dall’aula consigliare, Le scrivo per esprimere il mio profondo rammarico e la mia rabbia per l’occasione persa dalla amministrazione a partecipare ad un bando di 800 mila euro quale quello che aveva come atto propedeutico la approvazione dell’accapo in oggetto da parte del Consiglio Comunale. Non vi è alcun dubbio che la responsabilità di tale mancata approvazione vada in toto ascritta alla maggioranza attualmente al governo cittadino, pur tuttavia va sottolineato con forza che la nostra comunità non si può permettere di perdere investimenti, sia pur probabili, di tale entità soprattutto quanto questi investimenti possono dar seguito alle tante centinaia di migliaia di euro già spesi per il recupero e la riqualificazione del sito di Torre Alemanna. Non riesco a capire come si possa essere così poco rispettosi e menefreghisti del bene comune rinunciando a priori, per beghe di potere o voglia di primeggiare, alla partecipazione ad un bando così significativo per lo sviluppo culturale del nostro territorio. Vale solo la pena ricordare che una gran mole di reperti venuti alla luce durante le opere di scavo e di restauro del sito archeologico di Torre Alemanna, giacciono abbandonate nei depositi di Cerignola e di altri comuni limitrofi senza essere fruibili agli studiosi ed agli appassionati. Vale la pena ricordare che la nostra città, attraverso l’istituendo “laboratorio di restauro” previsto nel polo museale di Torre Alemanna, potrebbe dotarsi di una struttura unica in tutta la regione capace anche di dare occupazione o formare esperienze lavorative per i tanti giovani laureati ed esperti in tecniche di conservazione e di restauro oggi in cerca di occasioni di lavoro e crescita professionale. Pertanto per le ragioni innanzi esposte nel comunicarLe che è mia intenzione riconvocare martedì 13 p.v. la VIII Commissione che presiedo per ridiscutere e meglio chiarire, per chi era assente, il tema del regolamento in oggetto, La invito a voler convocare al più presto il Consiglio Comunale ponendo come unico punto all’ordine del giorno la discussione sul Museo di Torre Alemanna.
Bravo Ruocco. Questa è politica altro che Metta
Ottima iniziativa! Gli interessi della città di Cerignola dovrebbero essere sempre al primo posto, non quelli personali dei vari politici.
Bravo rocco queste sono parole sensate!é uno schiaffo alla cultura e alla possibilità di crescita per la nostra città rinunciare ad un occasione così importante!per colpa di questioni politiche si rifiutano delle opportunità !ci sono città che farebbero carte false per avere queste occasioni.l amministrazione attuale ha le sue colpe sicuramente ma quando giannatempo appellandosi al buon senso dell’ opposizione chiedeva un voto positivo alla questione non sbagliava!questa opposizione rimarrà tale per sempre perché io da cerignola non penserei mai di mandarla alla maggioranza se é capace di mettere al primo posto solo l ego personale contro la crescita della città.belle parole rocco
Ottimo direi
Bravissimo, bisogna rimediare a questo scandalo subito! Giuseppe Dimunno
Scusate, non ho capito ma l’amministrazione non aveva espressamente detto, tramite comunicato stampa, di aver fatto domanda per questo bando? Cioè che è successo tra il dire e il fare? CHe il fare è venuto meno per decorrenza di termini?
Per quanto riguarda la lettera di Ruocco, c’è un passaggio che mi lascia perplesso. Frutto dell’assoluta assenza di conoscenza del ramo specifico. Parla di “laboratorio di restauro” per gli innumerevoli reperti ritrovati e gettati alla bell’e meglio nei depositi comunali da anni (solo questo basterebbe per degli estremi giudiziari per mancata ed obbligatoria azione di tutela e custodia da parte dell’ente responsabile a cui sono stati affidati i beni culturali). Idea che potrebbe creare occupazione. Bene. Fin qui diciamo che è apprezzabile la buona volontà degli intenti. Però, non è che chiunque o anche solo chi ha frequentato conservazione dei beni culturali può restaurare beni culturali statali. Per restaurare è necessario essere “qualificati e riconosciuti” ed in Italia, attualmente, lo è solo chi esce diplomato dall’ICR di Roma o dall’Opificio delle Pietre Dure oppure attraverso specifici percorsi formativi e lavorativi intrapresi dalle SAF, scuola di alta formazione (una su tutte Palazzo Spinelli di Firenze) dietro successivo riconoscimento statale dal Mibac. Sicché, non vorrei che ogni cosa a Cerignola si limitasse ad una semplice “collocazione” mirata di figliuoli. Non credo sia il caso di Ruocco ovviamente, però lo può essere in futuro per altri.Quindi, mi raccomando, assoluta serietà nella selezione di questi “restauratori”, che forse andranno a formare questo ipotetico “laboratorio”. La questione del riconoscimento è essenziale, poiché per restaurare beni culturali sottoposti a tutela statale è necessario essere accreditati presso le soprintendenze, altrimenti non possono firmare loro in primis la scheda di restauro ma dovrà farlo un restauratore della soprintendenza che, in pratica, autorizza l’aspirante a restaurare sotto la sua responsabilità. Tuttavia, non sarebbe comunque decente nei confronti, invece, di chi per anni si è altamente specializzato e qualificato.
Inoltre, qui si parla di partire da zero per realizzare un nuovo museo in un sito, bello e suggestivo ma sostanzialmente distante dal paese e assolutamente non collegato. Ma qualcuno potrebbe spiegarmi, invece, che cos’è esattamente il Museo del Grano perché su wikipedia c’è una descrizione dettagliata manco fosse aperto e funzionante.
Leggete qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Museo_del_grano
Per curiosità, dove si può leggere questo approvato “regolamento Museo Torre Alemanna?”. Ovviamente mi riferisco a metodi online.
Rispondo a Pink …
il regolamento del Museo di Torre Alemanna posso inviartelo io se avrai la compiacenza di inviarmi la tua mail al mio indirizzo di posta elettronica che è il seguente: giovruoc@tin.it
per le altre tue domande rispondo per quel che posso e quel che so dalla lettura degli atti comunali.
A Torre Alemanna , durante i lavori di scavo, è stata rinvenuta un’antica fornace per la cottura della ceramica che, attualmente si trova smontata presso un deposito di Manfredonia cui era stata prestata per una mostra.
I reperti ceramici di fattura e decoro particolarissimi , classificati come Fattura di Torre Alemanna” sono oltre 5.000… e sono depositati in qualche cantina…
Le occasioni di lavoro, certo per il restauro ci voglio altissime competenze che forse già abbiamo, da come scrivi mi pare che una di queste sia la Tua, per il resto è tutto da costruire e da inventare … ma con il concorso di tutti per il bene comune non solo culturale di questa nostra terra… Poi tutto è nelle mani di chi amministra e non certo nelle mie …il mio unico scopo è non perdere un’opportunità…. Grazie