Mancano due giorni al derby del 13mo turno di ritorno del campionato di serie D, fra la Solenergy Udas e la Mediterranea. Così come fatto nel girone di andata, il nostro giornale ha raccolto le sensazioni e le speranze di un giocatore per parte: Domenico Rizzi per la Mediterranea e Carlo Mancini per la Solenergy Udas.
Qui Mediterranea «Come il primo derby, questi sono giorni di ansia per me: sarà sicuramente un giorno di festa come ogni domenica, indubbiamente una festa un po’ più sentita. Io spero che sia una sfida come la partita di andata: bella, combattuta, sia in campo che fuori, piena di tifosi. Mi piacerebbe vedere più sportivi che tifosi, visto che ultimamente non si leggono bei commenti dalla gente. Certamente non sarà come l’andata, la Solenergy Udas deve comunque mantenere la prima posizione come è giusto che sia per loro. Noi eravamo partiti con l’obiettivo di salvarci e adesso ci ritroviamo ad un passo dai playoff che per noi sono un sogno, ma se esso non si avverasse credo che sarà ugualmente una bellissima stagione (quinto posto). Che vinca il migliore!».
Qui Solenergy Udas «Sarà una bella domenica intensa, sono qui da due anni e mi sono ambientato benissimo. Conosco il tifo sano e genuino della città, aldilà di chi vinca e degli screzi che potrebbero esserci, la partita deve essere vissuta come una grande festa di sport. Rispetto all’andata molto è cambiato: noi veniamo da quattordici vittorie di fila e con un primo posto da difendere, loro lottano per cercare i playoff dopo aver conquistato la salvezza, è giusto che sia così. La Cerignola del basket sta crescendo sempre di più, ed è positivo per l’intero movimento». Le impressioni raccolte danno l’idea che sarà un grande spettacolo di gioco, fatica ed adrenalina pura: per l’aspetto tecnico ne riparleremo fra 24 ore.
ragazzi, la cosa bella e positiva di questo incontro è che voi tutti rappresentate Cerignola. REGALATECI EMOZIONI …..ve ne saremo grati !!!!!
“UN GRUPPO DI PERSONE CHE CONDIVIDE UN OBIETTIVO COMUNE PUò RAGGIUNGERE L’IMPOSSIBILE ! ! !”
Con affetto, Sara.