Oltre la parità di genere per “non ghettizzare le donne”

Non c’era il pubblico delle grandi occasioni, ma il tema era ed è importante per la Capitanata: il ruolo della donna in politica. L’incontro è stato organizzato da “La meglio gioventù” e hanno partcipato volti ormai noti, che da circa un anno portano avanti una battaglia, quella della rappresentanza di genere, che è un diritto sancito dalla Costituzione.

Hanno partecipato Iaia Calvio, primo Sindaco donna di Orta Nova, Rosa Cicolella, Presidente Commissione Pari Opportunità Regione Puglia, Liviana Digennaro, Presidente dell’Associazione “Se non ora quando” che ha appoggiato la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare che disciplina le cosiddette “quote rosa”, Mirella Guercia, Dirigente I.I.S.S. “A. Righi”, Loredana Lepore, unica donna presente nel Consiglio Comunale di Cerignola e Mara Monopoli, del forum cultura e ambiente “Donne Democratiche”. A moderare il dibattito Antonio Tufariello, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

Donne che hanno raccontato la loro esperienza nelle istituzioni, quasi come se fossero delle cattedrali nel deserto. Eppure la loro presenza è un diritto sancito dalla Costituzione, perché negli Enti locali ci deve essere almeno un terzo della rappresentanza di genere. Quello che è emerso è che sono (molte) delle stesse donne a non credere nel gentil sesso in politica. In realtà sono viste spesso come ‘riempi-lista’: «La criticità più grande – afferma Cicolella – è che nelle liste vengono inserite segretarie, amanti, mogli, sorelle». Inoltre, è stato ribadito che in politica dovrebbero esserci coloro che hanno le capacità per governare, siano essi uomini o donne. «L’iniziativa – ha spiegato il sindaco di Orta Nova – dà lo start a una strada lunga e impervia, ma anche l’unica percorribile per vedere soddisfatti i nostri diritti».

Il cambiamento deve essere culturale. Per questo motivo le donne chiedono strumenti per esprimere le proprie idee. Strumenti che non sempre vengono accordati. «La stessa amministrazione di Cerignola – ha sottolineato Loredana Lepore – ha posticipato la questione per la prossima legislatura». Il provvedimento per ‘obbligare’ l’inserimento di quote rosa in giunta, infatti, è stato, per la seconda volta, ignorato dall’amministrazione Giannatempo. Le donne di Capitanata continueranno la loro lotta per il riconoscimento di un loro diritto. La raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per l’equilibrio della rappresentanza di genere nelle elezioni per il Consiglio Regionale continuerà. Magari l’alleato può essere proprio chi meno ti aspetti: «Spero che anche gli uomini possano essere sostenitori del principio femminile», ha chiosato Mara Monopoli.