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    SNOQ contro l’amministrazione Giannatempo per la parità di genere in Giunta

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    Pubblichiamo di seguito una nota, a firma Liviana Digennaro, Presidente del “Se Non Ora Quando” Cerignola, nella quale si fa riferimento al punto presente all’Ordine del giorno degli ultimi due Consigli comunali, ovvero quello riguardante la presenza delle donne in Giunta, così come previsto dall’emendamento alla Legge Regionale n.7/2007 sulle politiche di genere, che per svariati motivi viene rinviato ad altra seduta. Ecco il documento completo.

    “NON È UNA GIUNTA PER DONNE”.
    Siamo deluse, signor Sindaco. Ma non sorprese. Ancora una volta, la modifica dello Statuto comunale finalizzata ad assicurare la rappresentanza femminile in Giunta non è stata discussa. Ad ogni Consiglio, da tempo immemore, la mozione è all’ordine del giorno, ma non viene discussa. La stanchezza, l’ora tarda, mille scuse, fino ad arrivare all’apice dell’antidemocrazia: far mancare il numero legale. La Sua maggioranza ha abbandonato l’aula. Lei deve essere il sindaco di tutti non di una parte. L’articolo 48 della costituzione dice: “Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto“. Sindaco, il voto delle donne è uguale a quello degli uomini, cerchi di ricordarsi questo”. SNOQ Cerignola

    15 COMMENTS

    1. Carissima sig.ra Liviana Digennaro mi vuole spiegare perchè vuole far diventare il genere femminile una razza prottetta come il panda? L’art. 48 della costituzione, da lei citato, già protegge le donne dicendo che uomini e donne sono uguali e quindi superata la maggiore età anche le donne possono candidarsi. Io e tante come me ci sentiamo offese. Una donna se vale va avanti da sola senza imposizione di niente e di nessuno. Voglio dare un consiglio agli uomini: unitevi perchè fra poco dovete chiedere voi la parità ormai state a poco a poco scomparendo.

      • Carissima Anna, evidentemente Lei ha seguito l’incontro. L’intento della citazione dell’articolo era proprio quello di dimostrare che nonostante ci fosse già una legge che tutelasse l’inserimento delle donne nelle liste, che altrimenti sarebbero state tutte al maschile, questo avviene solo perchè “riempilista”. Ora, se ha seguito, ha ascoltato anche che pure noi abbiamo delle perplessità riguardo questa proposta di legge. Se le donne non prendono consapevolezza delle loro potenzialità chi si candiderà (questa è la battaglia di SNOQ, aumentare il grado di consapevolezza di sè nelle donne e non solo per quel che riguarda la politica, che peraltro è uno dei temi che ci interessa). E chi comunque, e come verranno scelte queste donne da mettere in lista? Ora che Le ho esposto le nostro perplessità vorrei però dire che questo è un mezzo che ci porterà ad avere forse più consensi, e spingerà, mi auguro, molte donne capaci ed intelligenti ad uscire allo scoperto e a fare qualcosa di più per il nostro Paese (inteso come città e come nazione). Una forzatura è necessaria.

    2. GRANDE ANNA un esmpio da imitare…. DONNE non avete bisogno di protezione alcuna, siete più forti e capaci di noi!

    3. Fuori luogo in effetti. Mi sembra solo ricerca di popolarita’. Un piccolo passo, verso la bocciatura

    4. con tanti problemi seri, ci mancava la SNOQ…ormai si fa di tutto pur d fare polemica…poi nn lamentiamoci se nn s muove nulla..

      • Con tanti problemi seri che abbiamo…noi abbiamo un solo problema e si chiama Antonio Giannatempo…e poi se ti ci metti pure tu i problemi diventano due

    5. a tutti quelli che sanno solo criticare …ma perche’ tutte le volte che una donna vuole far valere i propri diritti…solo sulla carta conquistati è tacciata di bigottismo ricerca di popolarita’ e tutte le altre nefandezze sentite? é una realta’ o no il fatto che non abbiamo voce o rappresentanza in questa citta? forse perche’ non conviene non vi pare?

    6. Premesso che oltre alla mamma, ho moglie e due figlie, continuo a pensare che questa delle quote rosa sia una grande cavolata che invece di far maturare e progredire la consapevolezza di se nelle donne finirà per creare invece un ulteriore recinto. Voler preservare un ruolo sociale e/o politico tipo posto in giunta alle mie figlie solo in quanto donne e non perchè persone che valgono, è in fondo la stessa logica che oggi vorrebbe loro imperdire o osteggiare il raggiungimento dello stesso ruolo in quanto donne. Per restare a Cerignola, ad di là delle convinzioni politiche o dei giudizi sulla persona, sul tema in questione l’esperienza e la figura di Elena Gentile dovrebbe dimostrare che contano le capacità e non il genere. Che per le donne sia più difficile inutile negarlo, ma la consapevolezza cresce con la partecipazione e non con la facilitazione. Alle mie figlie ancora piccole dico di farsi valere per quelle che sono, di partecipare alla vita pubblica, di non avere loro per prime pregiudizi di genere e se ne avranno le capacità emergeranno comunque indipendetemente dal loro genere.

      • è un pensiero che condivido. Ma lei stesso ha fatto il nome dell’Assessoressa Gentile, che è stata promotrice della proposta di legge a livello regionale per il 50/50. Evidentemente, anche Lei si è accorta che bisogna cercare di spingere un po’ le donne. Non vogliamo recinti e favoritismi. Io stessa ho espresso le mie perplessità e puntiamo su una maggiore informazione e sulle classi più giovani, con progetti nelle scuole e nelle piazze. é necessaria una rivoluzione culturale, che parte dalle famiglie e arriva nelle scuole.

    7. il mio timore è proprio che le scorciatoie servano o rischino di frenare le “rivoluzioni culturali” a cui facciamo riferimento, in quanto alla proposta di legge …. bhe a mio parere ha una logica “politica” di intercettare il voto femminile sulle donne. UNA PERSONA VALE IN QUANTO PERSONA INDIPENDENTEMENTE DAL SUO GENERE questo dovrebbe essere la rivoluzione culturale spingendo le donne a farsi valere in qualsiasi campo ed a partecipare all vita pubblica, sociale e politica combattendo noi uomini contro qualsiasi discriminazione di genere.

      • La pensiamo allo stesso modo, con un distinguo sulla proposta di legge. Ma, vede? Questa proposta sta facendo comunque aprire un dibattito. E non può essere che un bene. Con stima, Liv

    8. Io spenderei tutta questa energia per altre cose molto più serie perchè una donna se vale e ha cervello sa andare avanti con le proprie gambe senza imposizioni. Nei recinti stanno molto bene le oche.

    9. sono con ANNA …….. la vera rivoluzione culturale è autocoscienza e partecipazione attiva, è meritocrazia, concetti che esulano dal genere

    10. Quando, invece di stare a mugugnare, diventi attivista, ti candidi, fai una seria e dignitosa campagna eletorale e se ti va bene, vieni eletta. Prendi come buon esempio l’Avv. Lepore della Cicogna….

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