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    “Indiegesto”: l’arte che resiste anche alla pioggia

    Pubblicato il

    Una domenica all’insegna della creatività e della condivisione quella che si è concessa l’Ex-opera, luogo datosi finalmente al pubblico estro offrendosi come location per la terza edizione dell’Indiegesto, manifestazione artistica che si ripropone ormai da alcuni anni di avvicinare i ragazzi al mondo dell’arte. E sembra che il festival sia quest’anno riuscito nel suo intento, contando 62 iscritti fra i 14 e i 21 anni; giovani e giovanissimi che si sono divisi in sei laboratori creativi tenuti da volontari che, con l’aiuto di pochi coraggiosi sponsor, senza nessun compenso se non la soddisfazione di realizzare un buon progetto culturale per le nuove generazioni cerignolane hanno offerto gratuitamente le proprie competenze pratico-artistiche ai ragazzi interessati.

    E la parola chiave dell’evento sembra, infatti, essere “condivisione”: dei muri, che la chiesa limitrofa ha offerto ai colori dei writers in erba guidati da Ezio Roselli per il laboratorio di writing; dei pasti, sfornati dal laboratorio culinario sotto l’egida di Lucia Pedone e la collaborazione del ristorante il Bagatto; degli strumenti, come reflex e quant’altro per il laboratorio di fotografia guidato da Antonio Pedone. A quelli già citati, si aggiungono il laboratorio di arte del riciclo di Lucia Catucci, Anna Saccotelli e Tina Cotugno che hanno impegnato i loro ragazzi nel riuso di plastica e vetro creando oggettistica decorativa; e l’immancabile laboratorio di musica, che ha unito sconosciuti e ne ha fatto band per un giorno, facendole poi esibire in prima serata per il pubblico dell’Indiegesto. Ed è la musica a farla ancora da protagonista chiudendo la giornata artistica con 3 band, tutte della provincia nostrana: gli Infami, già vincitori delle selezioni provinciali dell’Arezzo Wave 2012, i foggiani Nastenka aspetta un altro, e gli esordienti cerignolani Fukjo&Marlèn.

    Estremamente positivo il giudizio dei giovani partecipanti, come Giuliana e tanti altri, che hanno apprezzato questo evento «originale, di quelli che non se ne vedono spesso e che permettono ai giovani di socializzare e scambiarsi idee per le prossime mosse artistiche». Continua Rita: «alcuni laboratori esistevano già e contano di continuare il loro percorso, aiutati anche dalla pubblicità che hanno ricevuto da questo evento». Unica critica che arriva allo staff è ancora una volta sulla comunicazione e sulla mancata pubblicizzazione dell’evento. Anche se, a screditare il rimprovero, ci sono i numerosi aspiranti artisti arrivati anche da comuni limitrofi (Canosa, ma anche San Giovanni Rotondo) e che hanno risposto al richiamo del web nonostante le distanze chilometriche e la poca pubblicità. Altra nota stonata è stata il maltempo, che ha costretto alcuni laboratori a qualche modifica di programma; ma se il temporale ha fermato Gino Paoli e piazza Mercadante, non ha certo intimorito i ragazzi dell’Indiegesto che hanno continuato imperterriti, dalle 9 di mattina a sera inoltrata, a credere nella loro arte. E il messaggio di questa giornata è arrivato forte e chiaro con il video realizzato dai giovani cineasti e attori guidati da Vincenzo Colucci, mettendo in scena una Cerignola che guarda criticamente e ironicamente a se stessa, sentenziando quello che tutti noi concittadini dovremmo ricordare: «per distruggere quello che non va di questa città, bisogna creare».

    25 COMMENTS

    1. La pubblicità c’è stata. Certo non quella che conoscete voi (manifesti, flyer, articoli di giornale…) ma via web e con il passa parola tra i ragazzi che, come provano i numeri, è risultata un’accoppiata vincente.

    2. risposta a Un Partecipante: facendo critica alla mancata (?) pubblicità, ho semplicemente riportato le testimonianze di ragazzi come te partecipanti all’evento.

    3. Ho 15 anni, amo ieggere, il writing, i bei film, la fotografia, la musica, l’arte e la cucina…vuol dire che sono “levriero”? E ora che faccio? che mi consigliate di fare?

    4. io nn me la prendo con te….purtroppo c’e’ da prendersela con chi ha lasciato credere al pubblico, che exopera fosse il nuovo pub, nuovo centro della movida cittadino….exopera e’ di fatto un luogo destinato alla cultura, e fin quando “levrieri” sara’ sinonimo di cultura……. mi spiace x te caro roberto…. fai bene a nn andarci….nn e’ davvero un luogo adatto a te…..

    5. sarai costretto ad essere internato nel nuovo centro accoglienza levrieri ” EXOPERA” mi spiace

    6. La mia Signor Cannone,non voleva essere ne una critica ne un insulto!!se poi per lei “levrieri” e’ un offesa allora mi tocca dirle che forse ha un tantino la coda di paglia.
      Ben vengano le mostre/l’arte all’exopera,siamo solo ed esclusivamente contenti di tutto cio’ ma non posso tollerare gente che bivacca dalla mattina alla sera sposando idelìali senza senso che fuma spinelli dalla mattina alla sera protestando contro tutto e tutti senza far niente per la societa’.
      Sicuramente questo non sara’ il suo caso e ne tantomeno la mia persona ha bisogno di essere internata nell’exopera perche’ di arte e di mostre di qualsiasi genere non me ne manca assolutamente!!
      Anzi,se vuole posso prendere anche per lei un biglietto per la mostra di Jan Vermeer alle scuderie del quirinale.

    7. Signor Roberto, la tua polemica è infondata e a dir poco ridicola.
      In primis puoi tirarmi fuori tutti i tuoi biglietti acquistati per le varie mostre che hai visitato, può fregarcene zero. Perchè il nome Jane Vermeer l’avrai potuto leggere ovunque.
      Ma lasciamo stare e diciamo pure che forse qualcosina dell’arte t’interessa (mah).
      In secondo luogo vorrei capire bene questa storia degli spinelli?
      Se non erro, stai accusando i partecipanti dell’indiegesto e i frequentanti di eventi culturali dell’exopera, di essere dei nullafacenti che fumano le canne dalla mattina alla sera?
      Ascolta roberto, ma ci hai mai messo piede all’exopera? e in che particolare evento?
      Sai perchè l’evento più gettonato dell’exopera, quello meno culturale e più ludico, quello frequentato dalla cerignola bene, quello per la camicia giusta, il jeans giusto, il cocktail giusto, il sorriso giusto e quant’altro, si tiene ogni giovedì sera.
      Ora capiamo, lo spinello in quella circostanza non ti da fastidio? Qualche cannetta l’ho vista girare il giovedì, ma non ho sentito parlare nessuno di levrieri o cose simili. Allora fammi capire caro roberto, ma che problema hai? cosa ti turba? dacci una spiegazione e te ne saremo grati.

    8. Innanzitutto da come parli non mi sembri affatto mite!!!!Io non ho colpevolizzato nessuno quindi secondo me anche tu dovresti avere un tantino la coda di paglia…………………
      Il giovedi’ sera preferisco stare a casa guardando sinceramente qualche programma interessante o magari leggendo il perche’ e cercando di capire approfonditamente il perche’ del sanguinoso conflitto tra Palestina e Israele dandomi delle risposte.
      Ma veniamoa noi:come, un luogo dato al pubblico estro che il Giovedi’ sera fa musica house/80/dance….
      il tutto solo per fare money……
      Dove sarebbe allora il pubblico estro??io condanno in generale lo spinello!!!sia il giovedi’ che gli altri giorni della settimana!!!!non sono ridicolo ne io e ne tantome no tu sei hai degli ideali,ma ti prego di condannare visto che frequenti quel posto chi usa il pubblico estro solo per bivaccare dalla mattina alla sera…..
      Ad Scientiarum Haustum et Seminarium Doctrinarum
      Roberto

    9. Roberto (e altri) si sta come al solito saltando di palo in frasca e mettendo in mezzo argomentazioni che non hanno nulla a che fare con la cultura, evitiamola di chiamarla in causa. che tu al posto di andare all’alto gradimento decidi di utilizzare proprio quelle ore serali per informarti sui conflitti mondiali, a me personalmente, ma credo a chiunque legga questo articolo, non interessa minimamente. che tu sappia il latino idem.
      se ami l’arte quanto dici, dovresti essere felice che nella tua città ci sia qualcuno che cerca di portarla ai giovani. e se poi per te avvicinare i ragazzi all’arte insegnando loro a usare macchine fotografiche o credere nella musica e quant’altro ti sembra un bivaccare e credi che per farlo sia strettamente necessario fumare canne (perchè è di questo che hai accusato con i tuo commenti, e ora vieni a dire anche a me che ho la coda di paglia e ti porto le analisi del sangue a casa) e chiamarsi “levrieri”, forse dell’arte non hai capito un bel pò. al prossimo indiegesto vieni anche tu invece di giudicare da casa 🙂

    10. @ Roberto.
      Il tuo primo commento è stato: “sembra sia diventato un centro di accoglienza di “levrieri”…..”
      Pare che tu faccia riferimento a gente con problemi psichici o cose simili. Centro di accoglienza? Ti sembra normale come definizione?
      Inoltre, proprio perchè la serata del giovedì, ti sembra poco affine al ruolo che l’Exopera dovrebbe assumere nel territorio cerignolano, dovresti appoggiare eventi come l’indiegesto.
      60 adolescenti che s’impegnano a fare un evento culturale in questa città non si erano mai visti.
      Ecco perchè definivo la tua polemica ridicola. Perchè non hai preso alcuna posizione, se non quella di gettare fango sull’Exopera.
      Quella struttura ha bisogno della presenza di giovani, non solo nel momento in cui ci sono eventi, mostre, concerti, bensì ogni pomeriggio/ sera e non ci vedo nulla di male se qualcuno decide di andarsi a rilassare, bere un caffè, una birra, leggere un libro, navigare su internet stando seduto agli appositi tavolini del chiostro. La funzionalità di codesta struttura è anche questa. C’è la connessione ad internet gratuita che è a disposizione del pubblico estro com in qualsiasi altro posto simile sparso in ogni dove d’Italia.
      Non fare l’intellettuale che se ne sta a casa a pensare i problemi del mondo, perchè l’anno scorso ad esempio, è stato fatto un dibattito sul conflitto Palestina-Israele e stento a credere che tu abbia partecipato.
      Rappresenti il cerignolano medio, che fa i conti nelle tasche della gente, che critica per il semplice gusto di farlo.
      Exopera ha il pieno diritto di avere un guadagno sugli eventi organizzati nella struttura, a patto che siano a sfondo culturale. Oggi maggiormente, visto che il mantenimento della struttura è a carico dei responsabili. I sovvenzionamenti ad una certa finiscono ma a quanto pare ti viene difficile raggiungere alcune conclusioni.
      Puoi considerarti un uomo di cultura, ma per quello che scrivi, da parte mia ha più stima un vero “ciarello” cerignolano che un disfattista dalla mentalità ottusa come te.
      Con affetto Mite Indignato

    11. Continua a stimare i ciarelli,forse ti consola…………
      io non ho bisogna della tua stima ma non mi permettero’ di offenderti anzi ti garantisco che ero presente l’anno scorso al dibattito perche’ molto interessato a riguardo,inoltre se per te come per la signorina il nome “levrieri”vi fa’ tanto imbestialire significa che forse c’e’ qualcosa che non quadra….o no?
      Io sono orgoglioso della mia cultura e del mio continuo informarmi su qualsiasi tipo di cultura/ d’arte sia del giovane adolescente che dell’anziano…..anzi vieni a trovarmi nel centro storico di Barletta dove in vari PUB sono esposte opere realizzate da giovani con tanto estro tra cui annoveriamo anche giovani cerignolani…io sono li a godermeli!!!!
      con affetto
      SEGGENDO IN PIUMA IN FAMA NON SI VIEN NE’ SOTTO COLTRE
      Roberto

    12. Provo a costruire qualcosa nell’arido territorio cerignolano che andarmene a Barletta come da te consigliato.
      La parola Levrieri non fa imbestialire nessuno. Gli anni 90 sono finiti. Chiedi a Barletta, cosa significa la parola Levrieri?
      Poichè non sapranno risponderti, fai una lezione sociale sulla popolazione cerignolana ed informa.
      (Spero ti sia accorto che il mio discorso è ironico. Se preferisci faccio un disegno)

    13. Roberto, perchè non organizzi qualche evento a cerignola invece di andare a ingozzarti di birra a barletta? (seguo la tua logica, se uno va in un pub sicuramente si ubriaca)

    14. Finche ci sara’ gente come la Signoria Vostra penso che sia difficile costruire qualcosa……………………….
      Se non sei in grado di interfacciarti con gli altri perche’ ti senti sempre ferito allora e’ inutile continuare a commentare le tue risposte………………..
      Gli anni novanta erano migliori di quelli attuali,fidati…….

      Peras imposuit Iuppiter nobis duas: propriis repletam vitiis post tergum dedit, alienis ante pectus suspendit gravem. Hac re videre nostra mala non possumus; alii simul delinquunt, censores sumus.
      CIOE’:
      Giove ci mise due bisacce: pose dietro la schiena la bisaccia piena dei propri difetti, sospese davanti al petto la pesante bisaccia dei vizi degli altri. A causa di ciò non possiamo vedere i nostri difetti, ma siamo censori non appena gli altri sbagliano.

      Rifletti sei molto piu’ piccolo di me e forse qualche consiglio potresti accettarlo.
      Buon Pranzo

    15. Lo sai tu che sono più piccolo di te. Ok Roberto Onnipotente.
      Il tuo ruolo in tutto questo: Con il termine troll, nel gergo di Internet e in particolare delle comunità virtuali, si indica una persona che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l’obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.

      Vai a giocare su Yahoo!! Io ho finito.
      Adios

    16. roberto, questa città non ti merita. le tue critiche incostruttive non le capisce nessuno, e poi tutti con la coda di paglia pronti a giudicare, a rimpiangere il passato (ah no, quello sei tu).
      bella la citazione… comunque goditi barletta e buona giornata 😉

    17. buon pranzo ragazzi e scusatemi se credete che possa minimamente avervi offeso,non mi permetto di provocarvi o disturbarvi.
      Non bevo birra mi dispiace Lucia……comunque sarei solo contento di organixìzzare qualcosa con voi, sarebbe bello organizzare qualche evento su i tanti giovani cerignolani che hanno dei complessi musicali….
      ciao

    18. fossimo stati tutti quanti cm quelli che si fumano gli spinelli….il giovedi, mio caro cultore di pub,barletta, latino e quirinale…..ci potevi andare benissimo all’exopera….xke’ in tv, nn avresti trovato nessuno speciale….di nessuna guerra….in nessuna parte del mondo….. salutami Jane Vermeer

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