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    Undici anni fa l’attacco all’America. Commemorazioni in tono minore

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    NEW YORK – Undici anni. Tanto è passato da quell’11 settembre del 2001 che sconvolse l’America e il mondo intero. Quel giorno persero la vita 2.983 persone. E oggi, a distanza di 11 anni, gli americani ricordano le vittime del più grave attentato mai compiuto negli Stati Uniti. Quel giorno non fu colpito soltanto il cuore di New York: mentre due aerei dirottati da kamikaze di Al Qaeda si schiantavano sulle Torri Gemelle, un altro colpiva il Pentagono e un quarto precipitava su un campo della Pennsylvania.

    Come ogni anno da quel giorno, una cerimonia ha commemorato le vittime i cui nomi sono stati letti a voce uno ad uno a Ground Zero. E poi un minuto di silenzio nel momento esatto in cui i quattro aerei precipitarono e altri due minuti di silenzio osservati nel momento in cui i due grattacieli crollarono. Una cerimonia senza fasti e in tono minore, rispetto agli anni precedenti. E se Barack Obama e Joe Biden hanno sospeso la campagna elettorale, Bill Clinton ha fatto sapere che sarà oggi a Miami, in Florida, come da programma. La natura dell’anniversario è segnata anche dal fatto che i parenti delle vittime hanno chiesto l’assenza di politici alle celebrazioni. Così il presidente non ha partecipato alla cerimonia, ma ha osservato il silenzio davanti alla Casa Bianca per poi visitare il memoriale del Pentagono. L’America oggi è “più forte e più sicura”, ha detto Barack Obama, sottolineando che gli Usa da allora hanno sferrato “un colpo durissimo ad al Qaida”, decapitandola e indebolendola. “Osama bin Laden non ci minaccerà mai più”, ha detto, “un giorno nei libri di storia ciò che rimarrà dell’11 settembre non saranno né l’odio, né le divisioni, ma un mondo più sicuro, più forte e più unito”. Mitt Romney, candidato repubblicano alla Casa Bianca e avversario di Obama nella corsa alle presidenziali, ha affidato il suo commento ad una nota: “Gli Usa sono una nazione unita, guidata da Dio e determinata a fermare i terroristi e proteggere la libertà a casa e in tutto il mondo” ha scritto. “Gli Stati Uniti”, ha aggiunto l’ex governatore del Massachusetts nel comunicato, “non dimenticheranno mai le vittime degli attentati”.

    Il Museo alla memoria Intanto si discute ancora sull’apertura del Museo della memoria a Ground Zero, costato più di un miliardo di dollari e la cui inaugurazione è stata rinviata al 2014. Lo scontro è su chi dovrà pagare, gestire la struttura e occuparsi della sorveglianza. La controversia tra la fondazione che controlla il memoriale e l’Autorità Portuale di New York e New Jersey, che sta costruendo la struttura sotterranea, ha bloccato per mesi la realizzazione del progetto. L’intesa, però, pare sia stata raggiunta ieri, alla vigilia delle celebrazioni: “Sono molto soddisfatto che alla vigilia di questo importante anniversario, siamo in grado di annunciare un accordo che garantisca il completamento del Museo dell’11 settembre – ha dichiato Micheal Bloomberg, sindaco di New York – L’accordo assicura che verrà riavviata molto presto la costruzione e non si fermerà fino a quando il museo non sarà completato”. Infine è polemica sui recenti dati che vedono sempre più vittime tra i volontari e i pompieri che quel giorno parteciparono ai soccorsi. Sono tantissime, infatti, le donne e gli uomini che a distanza di 11 anni continuano ad ammalarsi per le esalazioni respirate durante il crollo delle Torri.

    Il messaggio del ministro Terzi. “Ricordiamo l’11 settembre per non dimenticare vittime e eroi, anche italiani, che persero vita per salvarne altre a Ground Zero e in Afghanistan”. È quanto scrive su Twitter il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. (tratto da Repubblica.it)

    11 COMMENTS

    1. E i bambini innocenti che muoiono , uccisi in modo ancora più infame, ogni giorno in Siria? Quelli non li ricorda nessuno? Ma fatemi il piacere…!!

    2. Mettiamoci in testa che l’America bella di faccia, ma con un Affilato Rasoio al cuore, è una nazione prepotente.
      Peccato che pagano come al solito gli innocenti.
      Concordo in pieno con Concervello, e non solo la Siria, ce ne sono di popoli che soffrono ogni giorno, bambini torturati e ammazzati.
      AMERICA = estorsione.
      ITALIA = Lecchini e leccap………..e.
      Ci vorrebbero 100 mila pagine forse di più, per descrivere l’America veramente che rappresenta, ci fanno vedere in TV quello che a loro fà comodo, ci sono tanti misteri nascosti , ma nascosti per bene.

    3. CARA AMERICA, TU VO FA’ SOLO L’AMERICAN.

      MI DISPIACE PER TUTTI QUELLI CHE HANNO PERSO LA VITA, GRAZIE ALL’AMERICA PREPOTENTE E BUGIARDA.

    4. La riconoscenza non è di questo mondo.
      Gli Stati Uniti ci hanno liberati,spidocchiati e,non ci ”consegnarono” ai Russi nonostante l’alleanza con i nazi.Le prime elezioni libere italiane furono ”guidate”dagli americani per evitare la vittoria dei comunisti.Se così non fosse stato, avremmo fatto la fine della Polonia Romania Bulgaria ecc ecc.
      Se ci ritroviamo a scrivere qui ,liberamente,lo dobbiamo soprattutto a loro…

      saluti

    5. Caro Michele ,A mio modesto parere sei parecchio ottimista ma disinformato!!
      Sei mai stato in Polonia, Romania e Bulgaria, IO SI’, ti posso dire che si vive meglio.
      Parecchi stanno emigrando proprio in quelle zone.

    6. Dimenticavo Michele, che quando gli americani ci spidocchiavano e distribuivano cioccolato, volevano essere pronti e sicuri per l’igiene per scop……..e, fatti raccontare dai nonni quante violenze carnali hanno consumato nella nostra Italia.

    7. Seppur con mille difetti, gli Stati Uniti rimangono una grande democrazia. Concordo con Biancardi. Buona giornata.

    8. Caro amico ,ma tu quando sei stato in questi paesi?Per scrivere ciò, sicuramente di recente,questi paesi fino al 1990 hanno vissuto sotto regimi comunisti che hanno calpestato in ogni modo tutti i sacrosanti diritti dei lavoratori ,hanno accantonato per 40 anni tutti i valori della democrazia.Ricordiamoci del dittatore CEAUSESCU e,della lotta sindacale di LECH WALESA ,solo per citarne alcuni.
      Hanno visto la luce solo dopo l’avvento di Gorbaciov e l’interessamento di Papa Wojtyla.Come facciamo a scordare tutto ciò solo perchè e’ passato?

      saluti

    9. Sicuramente l’america ha il merito di essere la più grossa democrazia, di averci spidocchiato ecc ecc..
      ci sfugge però la cosa più importante : la sua politica estera, diplomatica e non, è orientata all’accaparramento e al mantenimento dei migliori mercati e dei più grossi giacimenti di risorse per soddisfare i l’appetito vorace degli americani e di noi succubi occidentali, alimentato da uno sfrenato consumismo a sua volta alimentato dalle grosse multinazionali supportate dai sudici politici!!! tutto questo a discapito dei popoli sfruttati che continuano a morire senza che nessuno li ricordi!!
      L’america pieni di soldi .. anche ebrei .. di cui senza fine ricordiamo giustamente l’olocausto!
      Adesso l’amerika non è più la sola affamata … ad essa si aggiunta la Cina e i Cinesi…… Abbiamo i giorni contati! Poi chi ci ricorderà?

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