Dopo la battuta d’arresto di Molfetta, l’Audace Cerignola cerca di tornare al successo pieno: domani, al “Monterisi”, giunge il Manduria, formazione brillantemente tornata in Eccellenza dopo una sola stagione, grazie alla vittoria nei playoff in Promozione. I tarantini, allenati da Giuseppe Passariello (che non sarà in panchina, poiché squalificato fino al 20 ottobre), hanno allestito una rosa competitiva per raggiungere lo scopo prefissato in ragione del fatto di essere una matricola e cioè una salvezza tranquilla. Ad elementi dalla buona affidabilità, quali ad esempio il portiere Fiorentino, i centrocampisti Cocciolo e l’attaccante Peluso, sono stati affiancati calciatori di esperienza, come i difensori Potì e De Icco o gli avanti Cresta e Spinelli. Il modulo preferito dal tecnico biancoverde è il 4-2-3-1: tuttavia tale disposizione non sembra rendere al meglio in questo avvio, così da tramutarsi in un classico 4-4-2; c’è da dire che il Manduria (con 2 punti totalizzati, entrambi in casa) forse non ha raccolto pienamente per quanto fatto vedere nelle prime uscite, cercando sempre di giocarsela alla pari con gli avversari. Non saranno della partita due pedine importanti per i messapici, ossia i centrocampisti Marchi e Malagnino, espulsi domenica scorsa contro il Vieste: nonostante la doppia inferiorità numerica, essi sono riusciti ad ottenere il pareggio in extremis, dando prova di carattere. Una difesa che è cambiata molto rispetto allo scorso anno e quindi da registrare, mentre l’attacco sembra poco prolifico (tre reti fatte, cinque subite): queste le caratteristiche espresse finora dai tarantini.

Che Cerignola sarà domani? La domanda pare sempre più lecita, considerando gli avvenimenti delle ultime due settimane e gli allenamenti a singhiozzo che la rosa ofantina sta sostenendo: così, un incontro che sulla carta era abbastanza alla portata, si trasforma in un rebus dalle molteplici incognite. Pizzulli avrà il dubbio non da poco relativo alla sostituzione di Ingrosso, fermato per un turno dal giudice sportivo; il mister bitontino potrebbe giocarsi la carta Conte arretrato in retroguardia, con De Santis a riprendersi il posto da metronomo in mediana. Per il resto degli undici da schierare inizialmente, si è orientati a pensare che non ci saranno grandi cambiamenti, poiché Pizzulli ha preferito dare fiducia grossomodo agli stessi uomini da un mese a questa parte. Il primo stop stagionale di Molfetta, la settimana scorsa, può segnare lo spartiacque nel prosieguo del campionato gialloblu: se non si verificano novità sul fronte societario, sarà difficile per Piscopo e compagni imbastire una programmazione verso obiettivi di livello. In un campionato che si sta caratterizzando -come d’abitudine del resto- per l’elevato equilibrio e vista l’assenza di compagini schiacciasassi, l’Audace potrebbe recitare un ruolo di protagonista, almeno a guardare la composizione della sua rosa e dei rappresentanti maggiori. Le parole d’ordine attualmente sono chiarezza e tranquillità: aspetti che, per varie e distinte ragioni, sembrano non voler essere presenti con continuità nel pallone cerignolano. La gara, che inizierà alle 15.30, sarà diretta dal fischietto barese Cascella.