Piazza Matteotti, luogo della movida, era già da tempo stata chiusa al traffico o meglio all’ingresso di ogni tipo di veicolo. Tuttavia a causa delle ‘troppe chiavi’ in giro spesso le catene erano aperte e, facilmente, motorini e, a volte, anche auto si intrufolavano. Da qualche giorno invece le catene sono state (ri)chiuse con nuovi lucchetti e le chiavi ‘trattenute’ dagli uffici competenti. «Un’operazione necessaria contro le numerose scorrettezze di alcuni», commenta Franco Reddavide, assessore alla sicurezza.
I locali però non ci stanno. Infatti sono diversi i problemi: scarico merci, scarico strumentazione delle band che spesso si esibiscono lì, emergenze e residenti. «Non è possibile – dichiara il gestore di un locale della piazza – privarci del totale accesso con i mezzi. Abbiamo diverse esigenze reali. Che fissino almeno 2 ore al giorno in cui è possibile avere le catene aperte e quindi l’accesso, anche alle due di pomeriggio». A tali perplessità rispondono molto serenamente Franco Reddavide e il comandante della Polizia Municipale Giuseppe Mandrone. «Ci sono cittadini non in grado di rispettare le regole – afferma Franco Reddavide – e allora siamo costretti a procedere con operazioni forti. Chiudere la piazza vuol dire tutelarne i frequentatori che non vedranno sfrecciare più motorini. Rispetto ai gestori dei locali dico che lo scarico merci si può effettuare anche dal corso o dalle stradine di accesso. Se poi esiste un’esigenza particolare motivata basta fare richiesta e le catene vengono aperte».
«Le chiavi erano finite nelle mani di tutti – racconta il comandante Mandrone – e a tutte le ore si aprivano catene. Adesso questo non sarà più possibile e perfino il residente che ha in piazza un portone di ingresso auto, l’unico ad avere le chiavi, può accedervi solo in determinate ore. La chiave inoltre, per ciò che concerne le emergenze, è stata data agli altri corpi di polizia e al 118. Per lo scarico merci non c’è alcun problema, mentre per gli spettacoli e lo scarico strumenti basta far richiesta e le catene vengono aperte». «Stiamo educando la cittadinanza ad avere un comportamento più civile – continua Raddavide -. Non si deve parcheggiare per forza l’auto sul marciapiede della piazza. Come accade in città tipo Trani o Barletta, dove l’auto viene lasciata anche a 2 chilometri dalla zona della Movida, anche a Cerignola si può pensare di parcheggiare, ad esempio, su via Bologna. Presto, entro fine agosto, attiveremo le telecamere con controllo in remoto. Dalla centrale ogni mattina saranno rilevati attraverso i filmati i numeri di targa di chi la sera prima ha commesso infrazioni, così da poter sanzionare, a mezzo multa, i cittadini indisciplinati».
A Volte la Fantascienza diventa Scienza.
Staremo a vedere se le famose telecamere entreranno finalmente in funzione.