Estate in spiaggia, passeggiando sul bagnasciuga o immergendosi in acqua nel tentativo di un minimo refrigerio. Magari sotto l’ombrellone, in compagnia di un buon libro, o anche solo di un racconto avvincente. Quest’ultimo è ciò che propone lanotiziaweb.it per quest’estate. Un racconto breve, in cinque puntate, scritto dall’Ex Ispettore Capo della Digos di Cerignola, Nunzio Di Giulio, dal titolo “La Collana di Turchese”. Un degno compagno in spiaggia, particolarmente adatto a un pubblico femminile, vi farà passare un’estate diversa, all’insegna anche della lettura, merce sempre più rara di questi tempi. Oggi vi proponiamo la prima di cinque uscite settimanali.
“La Collana di Turchese”, di Nunzio Di Giulio
Prefazione
Questo lavoro nasce da una passione: raccontare l’amore, con le sue difficoltà e con i suoi momenti felici, in modo spontaneo, senza tecnicismi d’autore consumato. Nunzio Di Giulio, ex Ispettore Capo della Digos di Cerignola, fin dalle prime battute del racconto, lascia trasparire la sua volontà di narratore affascinato, di contastorie introverso e riflessivo, di autore semplice ed efficace. Un racconto, “La Collana di Turchese”, che sembra ripercorrere le orme dei romanzi epici, con la semplicità e l’umiltà di un uomo che ha speso la propria vita a servizio degli altri. Storia di un amore controverso, corrisposto dall’altra metà, ma con numerosi lati oscuri. Un incontro tra diverse etnie, con realtà socioculturali diametralmente opposte, ma con un unico filo rosso che stringe in una capanna i due cuori. I problemi soliti della vita, cose che noi tutti viviamo ogni giorno, fanno da contorno a una storia degna delle migliori fiction d’amore. La semplicità e la scorrevolezza nella lettura fanno da padroni a un testo breve ma denso di contenuti. Una forma omogenea e una grammatica chiara permettono a chiunque di fruire del racconto, senza incontrare alcun tipo di difficoltà di comprensione. La figura di umile servitore dello Stato, di integerrimo tutore della Legge, e di implacabile sognatore, trasuda da ogni parola di questo affascinante racconto. Tratto da una storia vera, i cui dettagli Nunzio non ha mai voluto svelare, lasciando nel dubbio anche i più superficiali e curiosi lettori, questo racconto è un compagno ideale da portare sotto l’ombrellone. Una fluida lettura, come quella che induce codesto scritto, permette di leggere le diciassette pagine del racconto tutte d’un fiato, in pochi minuti, e appena finito si torna indietro e si vuole leggere di nuovo. La riflessione sul senso dell’amore e la validità del tema interculturale, con la semplicità lessicale che Nunzio regala ai propri lettori, rendono il racconto fruibile da tutti, specie dal pubblico femminile. Se è vero che la vita frenetica moderna non lascia più spazio alle pause per delle belle letture, le vacanze estive potranno regalare un racconto breve e accattivante, reso tanto semplice quanto pregno di contenuti reali, dalla mano di Nunzio Di Giulio.
Vito Balzano
LA COLLANA DI TURCHESE
Era un tranquillo pomeriggio di maggio, il sole splendeva ancora caldo, l’Ispettore di Polizia, come sua consuetudine, era nel suo ufficio, seduto alla sua scrivania, assorto da carte e documenti. Davanti a sé una bottiglia d’acqua minerale mezza vuota e alcuni bicchieri di carta sparpagliati sul tavolo da un ventilatore acceso che si affannava nel tentativo di smuovere l’aria afosa e umiditiccia. Sentì bussare alla porta, si alzò per aprire, si trovò di fronte una giovane donna di rara bellezza che lasciò l’Ispettore senza fiato, incapace di muoversi. Quando finalmente riuscì a trovare la forza di riprendersi, con un gesto eloquente della mano le fece cenno di accomodarsi. Era una creatura incantevole, alta almeno Mt. 1,75, i suoi capelli biondi le scendevano morbidamente sulle spalle, gli occhi di un verde-azzurro intenso sembravano gocce d’acqua rubate da un mare in tempesta, i lineamenti del viso erano molto delicati, la pelle pareva vellutata, le forme del suo corpo erano sinuose avvolte da una leggera tunica bianca che lasciava scoperta le lunghe braccia sottili e i polpacci ben torniti e abbronzati. I raggi del sole entravano prepotentemente dalla finestra, avvolgendo la donna come in un’aura soprannaturale.
Lei gli si sedette di fronte accavallò elegantemente le gambe, chiese cortesemente un bicchiere d’acqua, la sorseggiò assorta nei suoi pensieri e con una voce flebile e tremante ruppe il silenzio con una richiesta d’aiuto. “Per favore ispettore mi aiuti!” l’appello non lasciava adito a dubbi, appena l’Ispettore fece segno di parlare, la donna cominciò il suo racconto e le parole le uscirono dalla bocca come un fiume in piena che durante un temporale tracima gli argini e invade i campi circostanti. Si chiamava Luisa, aveva 30 anni, era sposata con Mario di 34 anni con cui aveva avuto due figlie, Sara di 11 anni e Rossana di 10, due belle ragazze, alte e longilinee molto somiglianti alla mamma. Com’era loro abitudine nei mesi estivi, Luisa e la sua famiglia si recavano in spiaggia nella vicina città di mare. In auto a Luisa piaceva ascoltare le canzoni romantiche del suo idolo preferito Claudio BAGLIONI. La sua preferita era Poster (e andare…lontano…lontano…).
Nunzio Di Giulio (…continua)