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    ITC Cerignola presenta tre laboratori formativi per migliorare l’offerta formativa

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    Un incontro davvero interessante, con illustri presenti, che ha permesso di far conoscere a tutti i cittadini, il grande progetto dell’Istituto Tecnico Commerciale “Dante Alighieri” di Cerignola. Nel pomeriggio di ieri, alle ore 17:00 circa, si è tenuta la presentazione di tre laboratori presso la scuola diretta da Salvatore Mininno. Molti gli interventi: Mons. Don Nunzio Galantino, l’Assessore Michele Romano, giunto in rappresentanza del Sindaco, e l’Assessore provinciale Domenico Farina. Il Dirigente scolastico ha ricordato l’importanza di un progetto del genere, dichiarando in esclusiva a lanotiziaweb: “si tratta di qualcosa di innovativo nel panorama scolastico cittadino. Abbiamo inteso intraprendere questa strada affinché si possa creare un filo conduttore tra domanda e offerta. Infatti, il percorso prevede un’analisi precisa delle richieste del mondo del lavoro e un parallelo tra le esigenze del mondo scolastico, e della formazione dell’alunno, con quelle del lavoro vero e proprio. I tre laboratori – ha proseguito Mininno – riguardano tre settori in grande ascesa: uno abbraccia il settore della grafica; un altro quello del linguaggio multimediale; e l’ultimo l’informatica più in generale”. Le strutture, cofinanziati da Regione Puglia (POR Puglia) attraverso l’erogazione di fondi europei per migliorare l’offerta formativa, hanno evidenziato l’esigenza nel nostro paese di una più ampia possibilità di scelta, grazie anche agli indirizzi scolastici che l’ITC offre, settore economico e settore tecnologico, e l’entusiasmo di molte personalità di spicco del panorama cittadino. Presenti molti dirigenti e quasi tutte le funzioni strumentali delle suole superiori della città. Mons. Galantino ha visto favorevolmente l’iniziativa ricordando che “progetti di questo tipo aiutano la comunità a crescere in meglio”. Farina e Romano hanno invece posto l’accento sull’importante rete che si creerà tra scuola e territorio e che permetterà la realizzazione del piano educativo territoriale. Un esempio di scuola che si modella e si relaziona col mondo esterno, con le esigenze della domanda lavorativa locale e non, e che vede i ragazzi e le aziende locali come protagonisti veri della formazione scolastica. In chiusura il Dirigente ricorda che “saranno attivati piani di monitoraggio continuo con le aziende locali e col mondo del lavoro per uniformare l’offerta formativa dei laboratori alla domanda che proviene dal mondo del lavoro”.