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    La legge 50&50 bocciata in Consiglio regionale: la delusione delle donne

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    E’ stata bocciata ieri, in Consiglio regionale, la legge di iniziativa popolare per l’introduzione della parità di genere nella compilazione delle liste elettorali (definita legge 50&50). Il provvedimento, con votazione segreta, non è passato perché si è verificata una parità tra favorevoli e contrari (trenta voti ciascuno) ed un astenuto. Di seguito le reazioni dell’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile; del presidente della Commissione Pari Opportunità, Rosa Cicolella; della portavoce della Conferenza provinciale Donne Democratiche, Maria Di Foggia.

    «Penso con amarezza a quei trentamila cittadini e cittadine che hanno creduto ancora una volta nella democrazia, nelle istituzioni, e perché no, nei partiti che, contrariamente a quanto raccontato dalla vulgata del momento che li vuole chiusi e arroccati nelle proprie posizioni potere, hanno condiviso e sostenuto quella straordinaria esperienza di democrazia e partecipazione». Così ha commentato Elena Gentile, la bocciatura della legge di iniziativa popolare per la quale sono state raccolte ben 30.000 firme coinvolgendo trasversalmente l’intero apparato politico da destra a sinistra. «Centinaia di volontarie e volontari delle associazioni, dei comitati di pari opportunità, oltre a consigliere provinciale e regionale di parità, hanno contribuito – continua l’Assessore regionale al Welfare – a riconnettere i cittadini con la buona politica, con quella politica che difende e tutela i diritti soprattutto dei soggetti più deboli. Oggi il consiglio ha vissuto una delle pagine più deludenti della sua storia. La richiesta di espressione di voto segreto da parte di alcuni consiglieri di centrodestra è stato un vero e proprio sabotaggio nei confronti dell’intera assemblea che avrebbe voluto esprimere a viso aperto il proprio parere. Ma non basta. Oggi – chiosa Gentile – quella parte di aula ha dimostrato che il femminicida ha tanti volti…il volto di chi non rinuncia ad esercitare in esclusiva il potere politico ed istituzionale portando indietro le lancette della storia».

    Le dichiarazioni del presidente della Commissione Pari Opportunità, Rosa Cicolella:

    “Le donne pugliesi si sentono sfregiate una volta di più nella propria dignità e ancor più gravemente perché ad impugnare il coltello sono stati i consiglieri regionali che hanno bocciato la legge 50&50”. La presidente della Commissione Pari Opportunità Rosa Cicolella esprime “profondo sdegno istituzionale e personale verso quei consiglieri che hanno vigliaccamente approfittato del voto segreto per dimostrare tutta la loro misoginia politica”. “La volontà di 30 uomini ha pesato più di quelle espressa dagli oltre 30.000 cittadini pugliesi che hanno sottoscritto la proposta di legge popolare per la parità di genere nel Consiglio regionale – continua Cicolella – Gli stessi 30 uomini hanno sbeffeggiato tutti gli organismi di parità della regione, centinaia di associazioni e organizzazioni civiche, migliaia di donne che hanno sfilato per le strade e si sono impegnate volontariamente nell’attività di sensibilizzazione su questo tema decisivo per la democrazia. Almeno ci avessero messo la faccia! Se avessero rivendicato apertamente le ragioni politiche della loro scelta, avremmo espresso il nostro giudizio negativo ma ne avremmo avuto rispetto umano. L’essersi nascosti dietro il voto segreto ce lo impedisce. A nome della Commissione, mi appello al presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna e al presidente della Regione Nichi Vendola affinché siano rapidamente verificati gli effetti del voto sulle procedure legislative e amministrative e siano adottate tutte le iniziative utili a riproporre il testo di legge all’attenzione dell’Assise. Per parte nostra ed insieme a tutti gli organismi istituzionali e civici che hanno condiviso questa battaglia – conclude Rosa Cicolella – organizzeremo quanto necessario a mantenere viva l’attenzione su questo tema di civiltà con l’obiettivo di modificare la legge elettorale regionale prima della fine della legislatura”.

    Il commento di Maria Di Foggia:

    Ieri, in Consiglio regionale, ho assistito, insieme a tante donne pugliesi, ad una triste e buia pagina di storia della politica pugliese. La proposta di riforma della legge elettorale “50 e 50” non viene approvata. Il pensiero di 30.000 cittadine e cittadini pugliesi non è bastato per sradicare un conservatorismo imperante ed una cultura maschilista dominante. La minoranza tenta di rinviare, su proposta del capogruppo del Pdl alla Regione Puglia Rocco Palese, la discussione ed il voto alla seduta del 4 dicembre con una motivazione che non convince nessuno: “la necessità di una trattazione armonica della legge elettorale nel suo complesso”. Né sono bastati gli interventi di alcuni consiglieri di maggioranza come Michele Losappio, Anna Nuzziello, Antonio Decaro, Sergio Blasi, Elena Gentile e dello stesso governatore Nichi Vendola, a cambiare l’esito del voto segreto: 61 presenti – 1 astenuto, 30 favorevoli e 30 contrari – “IL CONSIGLIO NON APPROVA”. Vince la paura, trasversale, di perdere la possibilità di continuare ad esserci. Il numero dei consiglieri dovrà passare da 70 a 50 ed è come se avessimo chiesto a ciascuno di loro di suicidarsi, politicamente parlando. Smarrita totalmente la via della lungimiranza e della responsabilità, grandi caratteristiche di una politica sana che opera per il bene del Paese. Devo ancora elaborare quanto è avvenuto sotto i miei occhi attenti e perplessi per aver visto tanta cecità in un luogo che mi aspettavo diverso perché da lì passa la storia della nostra terra ed il futuro dei nostri figli. Occorre fare ancora tanta strada, scegliendo la giusta compagnia.

    11 COMMENTS

    1. La strada è lunga e impervia, per quanto noi ci ostiniamo a credere che invece siamo arrivati ad un punto della storia in cui questa disparità di genere sia ridicola. Lo sforzo di tante uomini e donne che si sono impegnati per questa battaglia è stato vanificato da politici vecchio stile, più votati al trasformismo che a sostenere l’approvazione di leggi simbolo di emancipazione e civiltà. Però siamo tenaci…a presto!

    2. Questo dimostra ancora una volta che gli uomini hanno paura delle capacità delle donne. Queste DOVREBBERO essere coese e votare solo e sempre per altre donne!!!

    3. immaginavo sarebbe successo. l’ipocrisia dei politici è di una grandezza universale. l’ho scritto precedentemente, se le donne aspettano che i politici maschi le facciano spazio possono aspettare millenni. troppo ingordi ed ignoranti.

    4. Io non ero già d’accordo con questo 50-50.
      Non si possono comporre liste sulla base di un obbligo.
      Sarebbero solo delle riempiliste inutili!
      Le liste sono di libero accesso e potrebbero avere anche l’80% della presenza femminile.
      Chi n’è capace si faccia avanti senza dover ricorrere a nessuna imposizione.

    5. ne Abbiamo di esempi di donne, che combinano solo guai, avevamo tempo fà confidato nella donna, ma si è capito da subito che anche lei assieme a uomini che valgono comunque zero, a contribuire allo sfascio.
      Da quello che si vede e che si sente, non avete nessuna intenzione di cambiare, correndo brutti rischi.
      Questo è un momento STORICO, siamo vicinissimi a una RIVOLUZIONE, fate finta di non capire, tanto secondo voi , o si vince o si perde, si rimane sempre al POTERE, con stipendi da far paura e con carriere assicurate.
      BASTA E’ FINITA!!!!!!!
      Vedi Santachè che pensa di pigliare per il culo tanti italiani, con stì canili, e con la scusa degli animali vuole assicurarsi i voti di tutti gli animalisti, mentre tanti bambini muoiono di fame.
      Vedi la Fornero che insulta i giovani e poi al figlio in 8 mesi gli fa guadagnare 900.000,00 Euro.
      VERGOGNATEVI
      DONNE restate a casa pure voi, tanto tra un pò andranno a casa anche tanti MEZZI UOMINI della POLITICA TUMORALE.

    6. Finalmente un grande risultato.

      ANDATE A LAVA’ I PIATTI , INVECE DI ANDARE IN GIRO TUTTE TRUCCATE CON MACCHINONI, STATE ROVINANDO IL MONDO INTERO.
      SIETE DELLE ROVINA FAMIGLIE, TUTTE CHE VOGLIONO LAVORARE, MA SE MANCA IL LAVORO AGLI UOMINI, PERCHE’ VI METTETE VOI AL PRIMO POSTO???
      Grazie a voi il senso della FAMIGLIA sta sparendo, basti vedere in televisione, sui calendari ecc. ecc. di che cosa siete capaci, bell’esempio per i bambini, ESEMPIO DI MAMME prost……………te.
      Annate a casa, a fà le casalinghe, come una volta.

    7. Dopo Questo bel risultato, lascio a casa la mia donna a fare pulizie, e io mi trasferisco per una settimana ai Caraibi a godermi il sole.

      IAM BE’L.

      O fno’t u pòn ch la mèl.

    8. SONO CONTENTISSIMO PER LA SCONFITTA.

      RIUSCIAMO A IMMAGINARE SE TUTTE LE DONNE NON OCCUPASSERO TUTTI I POSTI DI LAVORO DEGLI UOMINI, CHE VITA FAREMMO TUTTI???? COMPRESE LE STESSE DONNE??

      AUMENTEREBBERO LE FAMIGLIE, I BAMBINI , CHE RAPPRESENTANO IL FUTURO, LA CONTINUITA’ DELLA VITA.

      E INVECE NO!!!!!!!

      VOLETE SCREDITARE UN RUOLO IMPORTANTE, QUELLO DEL CAPO FAMIGLIA.

      E QUESTO E’ NIENTE, VEDRETE AL GOVERNO COSA SUCCEDERA’.

    9. Mi sa che il circo Togni ha lasciato indietro un po’ di bestie esotiche. Addestrate a navigare online per scrivere frasi deliranti. Tra un po’ imporremo anche lo chador. Poveretti.

    10. Interessante dibattito ieri sera alla trasmissione “Il graffio” sulla notizia in questione. Ovviamente pareri discordanti, ma esplicati abbastanza chiaramente. Si può essere d’accordo oppure no, l’importante è avere il modo di esprimere i concetti…Ma, il nostro background socio – culturale è ancora affossato nella bieca ignoranza di pseudo-maschilisti. Infine al dibattito, per tornare in argomento, il presidente del consiglio regionale ha fatto capire che, dovendo riformare la legge elettorale in puglia, i principi cardine della proposta di legge 50/50 verranno appunto introiettati in questa. Ci fidiamo????

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