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    Lionetti (MPC) sulla differenziata: “si improvvisa e questi sono i risultati”

    Pubblicato il

    Pubblichiamo di seguito una nota del Movimento Politico la Cicogna, a firma Antonio Lionetti, sulla questione della differenziata a Cerignola. Ecco il documento completo.

    DIFFERENZIATA: SI IMPROVVISA E QUESTI SONO I RISULTATI.

    Il dato è allarmante ma al tempo stesso prevedibile e fin troppo scontato. A settembre i rifiuti differenziati a Cerignola si sono attestati ad un risibile 6,66%. Le inutili e dispendiose sperimentazioni dell’assessore Palladino sono fallite e sarebbe opportuno quanto meno prenderne atto: Cerignola è sempre più sporca e poco “riciclona”. A dicembre scorso, grazie ad una mozione de La Cicogna, approvata all’unanimità, Cerignola ha aderito alla strategia “Rifiuti Zero entro il 2020”. E’ passato un anno dal deliberato del consiglio comunale ed è chiaro che siamo molto lontani dai limiti prefissati, visto che entro dicembre prossimo avremmo dovuto raggiungere il 65% di rifiuti differenziati. E ciò comporterà inesorabilmente un aggravio di tasse per i cittadini. La LEGGE REGIONALE 30 dicembre 2011 n. 38 – “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2012 e bilancio pluriennale 2012-2014 della Regione Puglia” – all’art. 7 comma 9 ha stabilito che dal 1 gennaio 2013 i Comuni che non hanno raggiunto nel periodo di riferimento 1° settembre-31 agosto di ciascuna annualità il 40 per cento di raccolta differenziata dovranno aggiungere al costo di conferimento in discarica dei rifiuti un’ulteriore ecotassa pari a 25,82 euro a tonnellata. Ciò vuol dire che il Comune di Cerignola dal prossimo anno per conferire i rifiuti presso la discarica Forcone-Cafiero dovrà sborsare poco meno di 110 euro a tonnellata, pari ad un aggravio di costi di circa 800 mila euro l’anno. 800 mila euro che il Comune dovrà recuperare aumentando le attuali tariffe della Tarsu del 30 per cento circa. Ecco cosa comporta una scorretta gestione dei rifiuti e l’assenza di una seria e lungimirante progettualità da parte di chi ci governa. Si improvvisa e questi sono i risultati. Cosa si dovrebbe fare? E’ necessario pianificare quanto prima una serie di interventi e incentivi per una gestione più virtuosa dei rifiuti da parte dei cittadini, senza prescindere da una costante e mirata campagna di informazione e sensibilizzazione. E laddove non vi è sufficiente coscienza civica bisogna intervenire duramente, sanzionando penalmente e pecuniariamente le “cattive abitudini” nel rispetto di quanto previsto dalle norme in vigore.

    9 COMMENTS

    1. lionetti sembra 1 persona che capisce tante cose,ma secondo me non capisce 1 caz….e dietro di lui ce sempre pronto metta con il bastone pronto a bastonarlo ancora dice la verità.

    2. Comunque no ha torto!!
      Noi a casa dal più piccolo produttore di cacca di 2 anni ( spero non arrivino commenti da persone con cervello bineurale) al più grande di 40, siamo soliti suddividere la monnezza che produciamo in plastica , vetro , carta e umido (ahimè tra i tanti in giro non ho visto bidoni per il metallo). ovviamente non tutti hanno il buonsenso (senza arrivare al senso civico) di comportarsi in questo modo.
      Non vedo perchè io debba pagare di più per colpa della nuova specie umana a due neuroni che sta prendendo il sopravvento sull’homo sapiens.
      Io prevedo questo scenario per il prossimo futuro: questa nuova specie umana, alla stregua dei propri cani, sarà tracciabile con un microchip inserito tra i due neuroni. dopo aver commesso tre infrazioni alle regole essenziali del buon vivere in società, tra cui una è quella relativa alla gestione corretta dei rifiuti autoprodotti, il microchip installato, come un defibrillatore impiantabile, emetterà un impulso elettrico che metterà definitivamente in corto i due neuroni. La bestia ormai inerme e più inutile di prima verrà opportunamente smaltita!

    3. Ah ah ah, complimenti a “concervello” per lo spirito e la fantasia, che mi hanno fatto davvero sorridere. (e non in senso ironico).
      REsta il fatto che tranne la soluzione prospettata (che non mi dispiacerebbe), ma che credo possa essere di difficile attuazione, probabilmente dovremmo incominciare a prendere in seria considerazione la possibilità/necessità di cambiare impostazione e stile di vita in merito alla questione rifiuti (non aspiro a tanto immaginando una città + vivibile, con uso di caschi, rispetto reciproco, padroncini che raccolgono la cacca dei cani.. e così via.. sembra troppo).
      Effettivamente mi scoccia un po’ pagare di più visto che da 20 anni mi batto in famiglia per differenziare tutto il differenziabile (comprese le batterie, nei cui contenitori però purtroppo i bineurali di cui sopra ci mettono di tutto tranne che.. le batterie).
      Quale soluzione? da sempre ritengo che non c’è educazione senza sanzione. Ovunque, se non fai la differenziata, ti becchi un verbale che te lo ricordi e che da quel momento in poi differenzi anche l’aria.
      Tranne che da noi.
      A Lecce i mercanti che lasciano sporco beccano multe da quasi 2000 euro, provate a fare ungiro il mercoledi dopo il mercato… roba da trogloditi; che se c’è un po’ di vento le ns. campagne diventano come le sale nei cenoni di capodanno: un vortice di cotillons.
      Ma sanzionare il pubblico non basta: faccio differenziata da anni e vedere che spessissimo i contenitori sono debordanti e quindi bisogna girare e fare la questua tra quelli dove puoi “scaricare” fa vergogna anche al terzo mondo (con tante scuse per quest’ultimo).
      E allora bisogna educare/sanzionare. Con coraggio e senza fare la solita manfrina che dura una settimana e poi torna tutto come prima.
      Ma queste cose le vedo solo io????
      Nun’crèd (disse Peppino De Filippo…)
      Ai nostri amministratori l’ardua sentenza. (ma questa sentenza, purtroppo è sotto gli occhi di tutti).
      Buonanotte

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