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    L’occhio di Metta sull’edilizia: «Tutto gestito “aum aum”»

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    Il piano regolatore interessa davvero a pochi. A quei pochi che ne decidono le sorti. A chi, oltre il lavoro della commissione, prepara il proprio lavoro per i prossimi dieci anni. «Gli illustri professionisti – afferma Franco Metta riferendosi a Bloise e Matassa – non sanno una mazza di quel che serve a questa città, non hanno consultato le categorie, non le associazioni professionali. Nessun Consiglio Comunale interessato perché dia indicazioni, indirizzi, mete e obbiettivi. Tutto gestito “aum aum”, come la nota canzone di Renzo Arbore».

    Infatti cosa si farà lo sanno davvero in pochi. Stampa e politica possono fare ipotesi con i dovuti calcoli delle probabilità. Ma le certezze sono altra cosa. Al massimo potrebbero sapere di più le persone inserite in «uno “scelto” staff del terzo piano». Ma di certo non verrà tutto bruciato subito e dato in pasto ai giornali e alle opposizioni. Franco Metta, nel quotidiano lavoro certosino di ricerca di connessioni poco pulite, individua parentele, che potrebbero essere interessate alle varianti di Prg, ma anche interessi trasversali ben oltre l’immaginabile. E alla luce dei nuovi equilibri di maggioranza il cammino di certi progetti potrebbe velocizzarsi, ma certo non procedere liscio. Anche nella seduta di ieri del Consiglio Comunale infatti, l’avvocato, quando si giunge al punto riguardante i capannoni Lisi, riesce a mettere in difficoltà anche gli ingegneri addetti ai lavori. Certo, principalmente in tema di leggi e cavilli, ma, purtroppo per qualcuno, anche di politica e buon senso.

    4 COMMENTS

    1. Metta deve aguzzare la vista pure sui suoi protetti…Gh brutt cum la mort e Gh pour c’coit!