Un incontro con i vertici locali di Poste Italiane per scongiurare la soppressione dell’ufficio di Borgo Libertà. Lo ha chiesto ed ottenuto per la prossima settimana l’Amministrazione Comunale attraverso l’assessore alle Borgate, Pasquale Mennuni. La chiusura dello sportello nella borgata agricola è stata ventilata nei giorni scorsi dall’azienda dopo l’ufficializzazione dei provvedimenti di contenimento della spesa pubblica da parte del governo nazionale. Misure di austerità che prevedono anche il taglio di oltre mille uffici postali in tutta Italia, 30 dei quali in Puglia, tre in Capitanata: San Menaio e Foce Varano, frazioni rispettivamente di Vico del Gargano e Ischitella, e appunto Borgo Libertà.
L’unico modo per tenere in vita uffici considerati scarsamente produttivi, ha fatto sapere l’azienda, è quello di raggiungere accordi con gli enti locali per trasformarli in centri multiservizi. E’ proprio questa la strada che l’Amministrazione Comunale intende seguire, strada sulla quale in realtà si è già incamminata: dopo aver deliberato la decadenza della Gema dalle funzioni di concessionario per la riscossione dei tributi in seguito alle ben note vicende degli ultimi mesi, il Comune ha deciso di procedere all’esezione degli stessi tributi mediante l’utilizzo di strutture interne con l’ausilio proprio di Poste Italiane.
“E’ questo ciò che ho spiegato a Giuseppe Erario, capoarea dell’azienda nel nostro territorio – spiega l’assessore Mennuni -. Per forza di cose i rapporti con Poste Italiane si intensificheranno, con reciproco vantaggio delle parti. Nei giorni di scadenza dei pagamenti ci potrebbe essere bisogno di un rafforzamento del personale presso i diversi sportelli presenti a Cerignola. Il mantenimento in vita dell’ufficio di Borgo Libertà è necessario anche per questo. Bisogna considerare l’enorme estensione del territorio del nostro comune, peraltro molto popoloso, così come la presenza, nella borgata, di una cooperativa agricola importante, composta da tremila soci, molti dei quali residenti in quella zona e che utilizzano l’ufficio per svariate operazioni. Stiamo inoltre operando per valorizzare il suggestivo complesso monumentale di Torre Alemanna, che a medio termine potrebbe diventare un’importante risorsa in chiave turistica per Cerignola. Anche da questo punto di vista, la presenza dell’ufficio postale potrebbe facilitare le cose. Per tutti questi motivi, chiediamo a Poste Italiane di riconsiderare la questione”.