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    Murale Di Vittorio, l’Amministrazione presenta alla Regione domanda di finanziamento

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    “Giuseppe Di Vittorio è un patrimonio di tutta la città, che tutti, sottolineo tutti, vogliamo salvaguardare e valorizzare; per quanto mi riguarda, farò tutto il possibile perché non venga perduto niente di ciò che ha fatto e rappresentato il nostro sindacalista”. Con queste parole il Sindaco di Cerignola, Antonio Giannatempo, motiva la decisione dell’Amministrazione di presentare alla Regione Puglia una domanda di finanziamento per realizzare un progetto denominato “Ieri e oggi: Di Vittorio e i diritti di sempre”. Il progetto punta a recuperare, restaurare e reinstallare in città il dipinto murale dedicato a Di Vittorio, realizzato nel 1975 da Ettore De Conciliis e Rocco Falciano, due degli artisti del Centro di Arte Pubblica Popolare di Fiano Romano. Il murale venne poi rimosso a metà degli anni ’80 a causa dei lavori di ristrutturazione della piazza in cui era collocata, la vecchia piazza della stazione, e ora è depositato nei magazzini comunali di viale Sant’Antonio. L’Amministrazione intende dunque sfruttare le opportunità offerte dal “Programma Emersione Puglia”, un piano predisposto dall’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, e che prevede la realizzazione di interventi di educazione alla legalità nel mondo del lavoro nel territorio pugliese”. In questo ambito, ha indetto un Avviso Pubblico riguardante la presentazione di progetti finalizzati a promuovere azioni di sensibilizzazione delle istituzioni pubbliche; tra queste, la raccolta, il recupero e la messa a disposizione permanente di manufatti artistici, materiale bibliografico, iconografico, audiovisivo, documentale e statistico sulle tematiche del lavoro. L’importo massimo previsto per ogni finanziamento è di 75mila euro. Partner del Comune sono le cooperative sociali cerignolane AlterEco e Pietra di Scarto. Hanno inoltre manifestato la loro adesione ideale all’iniziativa ed il loro supporto la Fondazione Di Vittorio, la Cgil (Confederazione provinciale di Foggia), la Pro Loco e Oltrebabele.

    La prima azione prevista è la bonifica dell’opera d’arte dall’amianto, per consentirne una piena fruizione da parte dei cittadini nel rispetto della salute; poi si procederà al suo recupero e restauro, ed alla catalogazione e documentazione fotografica di tutti i frammenti in cui è diviso il murale: in un secondo momento saranno eseguiti la pulitura dei frammenti stessi, l’intelaiatura del murale e l’intervento di protezione formale in grado di preservare l’opera nel tempo. La terza azione è tesa alla posa in opera ed al posizionamento del murale, mediante risorse finanziarie reperite dal Comune, oltre all’eventuale finanziamento della Regione. Il luogo prescelto è Piazza della Libertà, di fronte al Piano delle Fosse, testimonianza unica dell’antica civiltà contadina di Cerignola e luogo simbolo del lavoro nel nostro territorio. A tutto ciò si accompagneranno attività di animazione a supporto dell’opera di restauro, tra cui convegni sul pensiero e le opere di Giuseppe Di Vittorio; eventi di presentazione di libri incentrati sulla legalità nel mondo del lavoro; incontri formativi con studenti; una mostra sulla civiltà contadina della Capitanata.

    Franco Conte, presidente della Consulta comunale per la Cultura, che ricorda come negli anni passati del problema del recupero del murale si siano occupati diverse associazioni come il Gruppo Torre Alemanna, la Pro Loco e Daunia Sud, e più recentemente gruppi di interesse su facebook, afferma che “sul murale non si può accettare alcuna strumentalizzazione politica. Il Comune ha lavorato alacremente con varie associazioni. Il bando richiedeva determinati requisiti per le associazioni interessate al progetto, requisiti che non tutte hanno e per questo alcune non sono state coinvolte”. Conte ringrazia “a nome dell’Amministrazione Comunale l’assessore Elena Gentile che, con la pubblicazione del Bando, ha offerto la speranza di poter oggi vedere finalmente restaurato il murale e realizzare un sogno di tutta la città. In caso di aggiudicazione, si procederà ad indagini di mercato per l’assegnazione delle varie fasi di lavoro. Se abbiamo deciso di collocare il murale in Piazza della Libertà, è perché la riteniamo una scelta di continuità con gli interventi di valorizzazione di quell’area, dove troverà spazio anche un museo multimediale della civiltà contadina”.

    9 COMMENTS

    1. Continuerò a sostenere la mia opinione fino a quando sarà possibile. Quella cioè che, erigere un monumento al Grande Sindacalista Giuseppe Divittorio, nostro concittadino, la cosa migliore sarebbe la realizzazione di una statua fatta di bronzo con l’effigie raffigurante lo Statista scomparso, anziché il ripristino del murale, per ragioni che non starò qui di nuovo a ripetere.
      Poiché tutto ormai sembra deciso, non mi resta che rassegnarmi.
      Ciò che è emerso in modo inconfutabile, è stata l’assenza di democrazia,di informazione di partecipazione,
      soprattutto quella del mondo operaio e contadino , ritenuto evidentemente rozzo ed incompetente.
      E’ prevalso, ancora una volta, il Potere Autarchico dal volto d’angelo.

    2. COMPLIMENTI AL SINDACO PER QUESTO ….. UN COMPLIMENTO ANCHE AL VECCHIETTO CHE VOLEVA SPEDIRE A CASA LA CAMUSSO E LA SUA BELLA SCORTA… IO TI CAPISCO SONO I ZERBINI CHE NON CAPISCONO ….. SERVI DEI CAPITALISTI …. A CERIGNOLA E FUORI COMANDIAMO NOI SE VOGLIAMO …

    3. Sono daccordo con il commento di Pinuccio Bruno, lasciate stare quel pezzo di cartone, facciamogli una statua degna di quello che ha rappresentato.
      E BASTA CON LA PUBBLICITA’, SI FINISCE CON LO STRUMENTALIZZARE IL TUTTO.
      A PEPPINO PIACEVANO LE COSE SEMPLICI.

    4. Rispondo a”NIKI”; “ueueueue”; “TamTam”

      Sento, prima di tutto, di dover ringraziare l’anonimo Signore che si è firmato col pseudonimo TamTam per aver condiviso il mio commento.
      Informo i Signori di cui sopra, che sin da subito ho inviato commenti negativi sulla decisione di ripristinare il murale , affermando con forza la mia opinione che ho espresso sopra, cioè quella di erigere una statua di bronzo. Anziché ripristinare qualcosa che somiglia a tabelloni pubblicitari, così come ha accennato TamTam.
      Di fronte ad una decisione già presa , cosa fare? I partiti,non si fanno sentire; Il sindacato CGIL e Camera del Lavoro, dormono sonni tranquilli; l’Amministrazione Comunale, più di tanto non ha interesse; i cittadini non sanno nulla di nulla, perché non vengono informati e quindi manca la loro partecipazione.

      Da persone singole non organizzate, non si può risolvere niente o quasi. L’unica soluzione, è quella che da tempo vado predicando e sostenendo: dare vita ad un movimento politico locale ,indipendente dai partiti che possa operare liberamente facendo partecipare i cittadini stessi a decisioni importanti.
      Continuare a scrivere commenti che non approdano a nulla, è solo una perdita di tempo.
      Questa è la mia opinione. Se la condividete anche voi Signori, potete lasciare un messaggio, per poi vedere come organizzarci.
      Auguri di buon Natale a tutti.

    5. Sai perché Pinuccio con il Murale si guadagna molto di più la statuina di bronzo costa meno..Ma il murale che c’era dove è finito?

    6. Rispondo a “ Enza”.

      Non so cosa costi di più tra una statua e ripristinare il murale. Può darsi abbia ragione lei.
      Lei vuol sapere dove sia finito il murale. La risposta la può trovare dettagliatamente nel suddetto articolo. Glielo anticipo. Esso è del 1975, ed è tuttora “ arrucch’it” nei magazzini comunali siti in via Sant’Antonio.
      ……detto alla cerignolana, il significato si capisce per intero.
      Il punto principale è un altro. Lo ribadisco, è quello che ho proposto sopra. Solo scrivere, è insufficiente. Occorre agire e reagire organizzati. E’ da alcuni giorni che sto usando il computer, motivo per cui risulto essere un nominativo nuovo in questa ed in altre testate giornalistiche, perché sono sempre stato riluttante all’ approccio. Devo fare il mea culpa. Se avessi iniziato prima, probabilmente il mio apporto sarebbe servito a qualcosa di più. Probabilmente poteva già essere in vita un movimento politico locale costituito al suo vertice, probabilmente, da più donne e uomini giovani, che potevano portare avanti questo ed altri problemi.
      Di nuovo, buon Natale e felice anno nuovo.

    7. PEPPINO Di Vittorio– discepolo di Giuseppe DiVagno– ha “FATTO”..finchè NON lo hanno strumentalizzato e CONTINUANO a SFRUTTARLO.. SENZA..minimamente..IMITARLO.

      ADESSO…TANTE solite…roboanti parole e frasi ad effetto..QUANTO “programmate”..= ..”adesioni-partner-cooperative-fondazione-per OGNI finanziamento..” ..!!!!

      CHI è disposto a scommettere che i “BEI CAFONI” NON si infervorano affatto di questa MESSA in SCENA ???
      CHI è disposto a chiedersi-chiedere ” il PERCHE'” ?

      TEMO che sia la SOLITA ulteriore SPECULAZIONE ed anche elettorale.

      BUONA SALUTE CERIGNOLA

    8. Rettifica al mio commento precedente.

      Nell’ultimo periodo, l’avverbio “probabilmente”, da più donne e uomini giovani, ecc., è da ritenersi sostituito dall’altro avverbio “possibilmente”, ecc.
      Chiedo scusa.

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