La “questione borgate”, come anche altri problemi che sembrano rimanere irrisolvibili da tempo nella nostra città, spesso torna ad essere strumento di strategia politica. Diventa oggetto di discussioni e di propagande elettorali per captare più voti o un modo per accusare e criticare qualcuno (che cerca di lavorare, non importa se bene o male) per ottenere consenso dalla gente e alimentare maggiormente situazioni, come quella che vivono i residenti, già problematiche di per sé. Parlare e ‘sparlare’ è facile, ma nessuno agisce. I disagi restano, anzi, aumentano, e chi ne paga le conseguenze sono sempre e solo i cittadini.
La mancanza dei mezzi di trasporto pubblico è sicuramente l’argomento che più volte è stato strumentalizzato e messo in discussione, ma non è l’unico problema che persiste e grava sugli abitanti delle borgate. Di rilevante importanza è l’assenza totale delle forze dell’ordine in queste zone. Spesso si verificano furti nelle abitazioni e nelle campagne di prodotti (come olive e carciofi), di attrezzi agricoli e, addirittura, di cavi elettrici e telefonici dai quali viene recuperato il rame. La paura di essere derubati è molto sentita, tanto che la gente evita persino di uscire “per non lasciare la casa sola” e incustodita, soprattutto di sera o nei giorni di festa. La vigilanza privata non è in grado di garantire totalmente controllo e legalità, né di trasmettere maggiore senso di sicurezza.
Inoltre, le borgate hanno bisogno anche di cure e manutenzioni che puntualmente mancano: di fatto, la pulizia avviene una o due volte l’anno e solo se richiesta; a primavera e nei periodi piovosi l’erba cresce altissima ovunque e ostacola anche la visione agli incroci stradali, provocando ovviamente degli incidenti; l’illuminazione pubblica funziona poco e male; sui marciapiedi, mal ridotti, facilmente si inciampa. Le strade, quasi tutte prive di segnaletica, vengono “rattoppate” solo quando diventa ormai difficile praticarle. Adesso, infatti, è bastata un po’ di pioggia e di neve per far riapparire buche profonde e deformare l’asfalto. La gente rischia continuamente e si ritrova in una situazione tale da dover provvedere da sé, pulendo, aggiustando e dandosi da fare per rendere le proprie borgate più vivibili. Sono questi i veri e reali disagi, visti dall’interno e sperimentati da chi ci vive. Trattarli demagogicamente, giusto per far politica, non serve a risolverli. Piuttosto, bisogna responsabilizzarsi, capire le esigenze dei cittadini e cercare delle soluzioni adeguate e permanenti. E in questo modo, forse, si potrebbe anche recuperare un po’ di fiducia persa.
il dolore lo sente solo chi lo tiene…….
i nostri politici, ma….tutti destra o sinistra si fanno vedere solo nel periodo delle votazioni, poi basta ci vediamo fra 5 anni ciao!!! ciao!!!
Ciao,si parla solo ma in realtà nessuno mai prende una seria decisione,magari
ti rispondono perchè non vi trasferite come chiedere al “mare perchè animi le onde”CIAO