Il Prodotto interno lordo della Puglia cresce nel 2011 dello 0,5%. A rilevarlo è la Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, nel Rapporto 2012 sull’economia del Mezzogiorno presentato stamattina a Roma. Un report che per la prima volta dedica un intero focus (da pag. 407 a pag. 417) agli Interventi agevolativi della Regione Puglia a favore delle Imprese. “Il Pil era l’unico indicatore che ancora mancava per promuovere l’economia pugliese del 2011 – ha commentato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola – una doppia promozione per noi che la Svimez certifica non solo rilevando un Prodotto interno lordo in ascesa, insieme alle esportazioni e all’occupazione di cui già sapevamo, ma addirittura soffermandosi per un intero capitolo proprio sugli interventi agevolativi regionali attuati grazie ai fondi strutturali. La Puglia è l’unica Regione a ricevere un’attenzione del genere. Ne sono orgoglioso e oggi più che mai penso che la luce in fondo al tunnel che già intravedevamo l’anno scorso, non sia più un miraggio. Abbiamo speso i fondi strutturali e li abbiamo spesi bene. Ma la sfida non è finita. C’è ancora molto da fare per uscire dalla crisi e a questo obiettivo intendiamo dedicare tutte le nostre energie”.
Una performance di crescita, quella della Puglia, che si arricchisce di significato se paragonata alla media italiana (+0,4%) e a quella del Mezzogiorno (+0,1%), mentre appare di pochissimo inferiore a quella del Centro-Nord (+0,6%). Tra le Regioni meridionali il Pil che cresce di più è quello della Basilicata in aumento del 2%, mentre Campania (-0,6%), Calabria (-0,7%) e Sicilia (-0,2%) hanno un Prodotto interno lordo contraddistinto dal segno meno. Nelle schede regionali di Svimez, si rileggono tutti i passaggi di un 2011 che ha segnato per la Puglia importanti traguardi di crescita. Intanto le esportazioni che hanno registrato l’aumento maggiore in Italia con un +17,9% e un valore in milioni di euro pari a 8,159 miliardi; poi gli occupati (+11.600) rispetto al 2010 mentre i disoccupati si riducevano del 2,7%. Interessante il dato sull’occupazione nel settore culturale che vede la Puglia al terzo posto nel Mezzogiorno dopo Campania e Sicilia.