Gianni Mongelli, sindaco di Foggia, ha formalizzato le dimissioni nella tarda mattinata di oggi. Le dimissioni seguono le vertenze di Amica e dell’Us Foggia. “Ho maturato questa dolorosa decisione – afferma Mongelli – all’esito di una riflessione sui tre anni quotidianamente trascorsi a lavorare esclusivamente per la città e i cittadini. Tre anni in cui, anche con scelte difficili, mi sono assunto in pieno l’onere di offrire una prospettiva alla città e la responsabilità di superare le oggettive difficoltà”.
“Nell’attuale contesto finanziario e legislativo – continua il sindaco dimissionario -, segnato dall’inasprimento della crisi della finanza pubblica e dell’economia reale, la complessità della situazione specifica di Foggia è stata aggravata dalle decisioni assunte dal Governo nazionale nell’ultimo triennio, sintetizzate da un taglio di circa 25 milioni dei trasferimenti statali. Gli effetti della manovra connessa alla spending review produrranno ulteriori e ancor più drammatiche conseguenze sui servizi essenziali e le funzioni istituzionali dell’Ente, che l’Amministrazione comunale si è sforzato di riorganizzare con il duplice obiettivo di ridurne i costi e migliorarne l’efficacia. Una prospettiva ormai non più sopportabile per la città e per me insostenibile. Emblematico è quanto accaduto proprio questa mattina a Palazzo di Città, con l’occupazione prima del mio ufficio e poi della Sala Giunta da parte dei lavoratori della Foggia Servizi: testimonianza anche del progressivo isolamento istituzionale in cui il sindaco si trova ad affrontare vertenze sociali sempre più drammatiche”.
“Assumo per intero la responsabilità dell’azione amministrativa – conclude Gianni Mongelli -, condivisa con i partiti della coalizione seppure in un clima di evidente difficoltà anche questa provocata dalla crescente complessità della situazione sociale e finanziaria. Desidero ringraziare, infine, tutti quanti hanno partecipato a questa esperienza, offrendomi l’energia necessaria ad affrontare difficoltà di gran lunga maggiori di quelle che immaginavo di dover superare”.
Quando non c’e’ piu’ trippa per gatti, arrivano le dimissioni di questi grandi(?)politici che, così come hanno sgomitato per essere eletti, adesso sgomitano per la defezione. Ma, sempre per il bene della citta’. Non e’ che l’inizio, questo, di quello che si profila come un brande esodo di incapaci amministratori della Cosa pubblica. Auguri di buon lavoroooo!!!!!!!!!!