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    Teleassistenza a disabili, il progetto del Comune è partito tre mesi fa

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    Non è affatto svanito nel nulla, contrariamente a quanto afferma “La Gazzetta del Mezzogiorno” nel numero di oggi, martedì 2 aprile. Il progetto di teleassistenza per persone disabili è vivo, è partito tre mesi fa: ha solo cambiato nome. Non si chiama più “Vita Indipendente”, ma “Telefonia Sociale” ed è stato avviato nei primi giorni del 2013. La sala operativa dove si svolge questa attività è collocata al piano terra del Palazzo di Città, accanto agli uffici della Polizia Municipale. A confermarlo non è “il Palazzo”, non sono “comunicati stampa talora intrisi nella banalità” (“La Gazzetta del Mezzogiorno” sempre di oggi, martedì 2 aprile), ma Fabio e Mingo, i due inviati pugliesi di “Striscia la Notizia”, il tg satirico di Canale 5, trasmissione che di certo non le manda a dire alle istituzioni quando queste mancano in qualcosa. Fabio e Mingo hanno riconosciuto che, dopo lo stallo dei mesi scorsi, l’Amministrazione Comunale di Cerignola ha mantenuto la promessa di far partire il progetto. Il loro servizio, andato in onda venerdì scorso, 29 marzo, è visibile su Internet (www.striscialanotizia.mediaset.it/puntata/2013/03/29): dura quasi due minuti e mezzo, 40 secondi sono dedicati a Cerignola. La centrale operativa funziona cinque giorni a settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 9 30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30.

    “E’ cambiato il nome del progetto – spiega il Sindaco Antonio Giannatempo -. Questo, che in un primo momento era destinato solo alle persone con disabilità residenti a Cerignola, è stato esteso anche alle persone non autosufficienti residenti degli altri comuni che compongono l’Ambito Territoriale Sociale, vale a dire Orta Nova, Stornara, Stornarella, Ordona e Carapelle. La scorsa estate la Regione Puglia ha dato il beneplacito all’Ambito per poter utilizzare, per la concretizzazione dell’iniziativa, risorse del Piano Sociale di Zona, in considerazione della sua altissima valenza sociale. L’Ufficio di Piano si è adoperato per ultimare la fase di preparazione del servizio ed ha liquidato i fornitori di tutte le apparecchiature. Successivamente è stato indetto un Avviso Pubblico rivolto a tutti i potenziali fruitori del progetto, scaduto il 21 dicembre scorso. A questo sono state associate azioni di diffusione mirate da parte dell’Ufficio Servizi Sociali del nostro Comune. Considero questo progetto come una conquista di civiltà, un tassello importante nella costruzione di un percorso di piena integrazione sociale delle persone con diverse abilità”.

    Le richieste arrivate sono finora 22. Il Comune riaprirà il Bando per individuare nuovi possibili fruitori, visto che sono ben 120 i telefoni a disposizione di chi ne avesse bisogno per farsi prestare assistenza dagli operatori della centrale, che seguono in tempo reale gli spostamenti delle persone con disabilità. Questi sono monitorati continuamente attraverso l’uso di telefonini cellulari per localizzare il punto in cui si trovano ed intervenire qualora se ne ravvisasse la necessità. E’ un sistema che utilizzerà due canali. C’è appunto la linea telefonica dedicata all’interno della sala operativa collocata al piano terra del Palazzo di Città, dove vengono fornite tutte le informazioni necessarie agli utenti e sono referenziate geograficamente le stesse prestazioni in una cartografia interattiva che consentirà la localizzazione degli assistiti. Ci sarà poi anche un front office: si potrà contare su un automezzo adibito al trasporto di persone con disabilità e delle persone competenti nell’assistenza personale, indicata dalla stessa. Il servizio, per come è stato pensato, necessita di un numero maggiore di fruitori. Un aumento del loro numero, inoltre, consentirebbe all’Ambito, mediante il pagamento di un contributo minimo da parte degli stessi utenti, un maggiore autofinanziamento del progetto, partito originariamente con il contributo importante della Regione Puglia. “Il nuovo Bando, che abbiamo intenzione di pubblicare a breve – chiude Giannatempo – rimarrà aperto fino all’esaurimento della dotazione di telefonini disponibili per le persone interessate”.

    9 COMMENTS

    1. Quindi solo un cambio di nome. A me piaceva più “Vita IndipendenDe” (come taluni dicevano) mi dava più il senso di libertà.Sempre che le chiamate ci siano e soprattutto ci sia qualcuno a rispondere….

    2. Salve, considerando che io vivo fuori Cerignola e che i miei fratelli hanno degli impegni lavorativi, mia madre invalida e impossibilitata ad uscire di casa, ha chiamato la polizia municipale per avere il numero diretto del servizio e chiedere informazioni. Dall’articolo si evince che la sala operativa di questo utilissimo servizio, sia accanto all’ufficio della polizia municipale, ma a quanto pare i vigili non ne conoscono l’esistenza, dato che l’operatore ha risposto di non saperne nulla. Gentilmente le è stato passato l’ufficio dei servizi sociali, dove però una dipendente non ha potuto dare informazioni, perchè la responsabile era momentaneamente assente(chi sà perchè poi!)…ma esiste davvero questo servizio o no???!!Se non si riesce a raggiungerli ad un telefono fisso, mi chiedo se mai risponderanno ad una chiamata da cellulare in caso di necessità..Vi ringrazio anticipatamente qualora riusciate a darmi delucidazioni.

      • Cara concittadina, già arrabbiata a priori (per sole due telefonate) e scettica preconcetta sull’esistenza del servizio “Telefonia Sociale” che una testata giornalistica “d’assalto” come Striscia la Notizia, con un servizio a telecamera nascosta, ha confermato “esistere” ed essere già efficiente. Probabilmente l’ufficio Servizi Sociali, presumo possa averle riferito telefonicamente che :
        – per l’attivazione del servizio di telefonia sociale, è indispensabile che la prima interlocuzione con gli uffici, debba necessariamente svolgersi tra la persona interessata o con un rappresentante delegato dall’usufruitore del servizio, se lo stesso impossibilitato e gli uffici comunali, in quanto le articolate argomentazioni di attivazione, potrebbero non essere chiare ed esaustive telefonicamente e non certamente per “l’assenza del responsabile”.
        Ora, per dimostrare che il suo intervento sia credibile e non come immagino strumentale, se davvero ha necessità di richiedere questo importantissimo servizio, reso a tutti i cittadini appartenenti all’Ambito Territoriale di Cerignola, afflitti da qualunque tipo di “disabilità”, per sua madre, faccia uno “sforzo”, mandi uno dei suoi fratelli, che presumo già assistano la sua mamma, presso l’ufficio Servizi Sociali del Comune di Cerignola, sapranno fornirle tutti i chiarimenti da lei richiesti e consegnarle tutta la modulistica da compilare per l’assenso.

        • Buongiorno, innanzittutto non sono arrabbiata (perchè dovrei?), secondo perchè il mio intervento dovrebbe essere strumentale?L’unica cosa che m’interessa è che i miei genitori abbiano una vita decente e che se ci sono dei servizi, che ne possano usufruire, come lo auguro a tutti i cittadini (PUNTO).
          Poi, sicuramente i miei fratelli andranno di persona all’ufficio addetto, che spero sia ben indicato, visto che i vigili, che sono di fianco, non lo conoscono. Ma resta il fatto che, mia madre alla ricerca di informazioni puramente generiche sul servizio, modalità di presentazione della domanda etc, non ha trovato nessuno con cui parlare.
          Grazie comunque per la cortese risposta.
          Saluti.

    3. Sentite a me, fate prima a chiamare a CHI L’HA VISTO, loro faranno da centralino e forse su cerignola qualcuno vi risponderà.
      Auguri.

    4. Una neo- nata associazione Onlus di Cerignola, che in modo, molto spartano si rende attiva ed utile nel:

      segnalare, fattivamente collaborare con le famiglie, sensibilizzare gli organi preposti, magari anche con metodologie “superate” si è trovata nella impossibilità di poter fruire dei sistemi tanto pontificati. Così caricandosi di oneri e pochi onori si è vista “minacciata” verbalmente dai soloni delle Istituzioni a tutti i livelli con una raccomandazione:

      Questi compiti non sono compatibili con il vostro mandato, quindi non vi competono.

      Ragazzi difficili; uomini e donne invisibili; ; famiglie con congiunti affetti da disturbi psichici; indigenti; uomini e donne disoccupati con patologie “scoperte” solo dopo averci chiesto aiuto e soccorso. Interventi medici che hanno provocato negli ultimi mesi paresi ostetriche; terapie prescritte errate, rifiuti da parte degli uffici della solidarietà sociale etc. etc.
      Nessuna prospettiva concreta per chi esce da qualunque tunnel…………………………………….L’Amministrazione è assente, messaggio non pervenuto.

    5. Rispondo a “IO CI SONO”:

      Premesso che non ho alcun motivo per dubitare la veridicità
      del contenuto del commento. Non chiedo
      di conoscere i nomi dei saloni delle istituzioni che hanno “minacciato” i
      rappresentanti della neo associazione per ovvii motivi. Però, è possibile
      conoscere il nome dell’Associazione Onlus in questione?. Grazie anticipate per la risposta.

      8-4-2013

    6. Non si poteva non scegliere un nome così ben appropriato!. In quelle tre parole sta tutto il significato
      vero di quei concittadini sfortunati. A tutti loro va il mio più sentito affetto,
      vicinanza e solidarietà.

      Sostenitori di questa Associazione, non demordete.
      Rivendicare taluni diritti deve essere il vostro obiettivo fondamentale, pur se
      per affermarli sarà necessaria la lotta.
      Spero un giorno di potervi essere utile!.

      8-4-2013

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