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Cerignola, Buttiglione sulla riqualificazione del Borgo Antico

Pubblicato 2 Giugno 2013 - 17:03 da Redazione

Terra Vecchia ArcoAd intervenire sul tema riqualificazione del Borgo Antico è l’architetto Enzo Buttiglione, già Ispettore Onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

In merito al convegno, organizzato dall’Amministrazione Comunale di venerdì 31 maggio u.s. presso lo spiazzo risultante dalla demolizione dell’ Albergo Moderno, nella mia qualità di Ispettore Onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,  ritengo  opportuno esprimere alcune riflessioni. L’argomento trattato assume particolare interesse  in quanto non è restringibile al solo migliore intervento da realizzare su quell’ area ma può e deve essere concepito quale primo tassello di un  progetto organico condiviso di riqualificazione della nostra “Terra Vecchia”. Ridare un’anima al centro storico, non è certo una operazione semplice, non basta ridipingere l’esterno di palazzi e cantine, se poi questi sono vuoti e scarni all’interno. In un borgo vivo e decoroso si deve declinare: turismo, fondi comunitari, rinascita economica, vitalità culturale. Bisogna definire “salotti da fotografare” e “passeggiate da godere” ma anche dare l’opportunità al commercio ed agli artigiani di offrire quanto di buono si produceva e si produce in città. Un centro storico deve essere  fiorente e questo significa lavoro, significa circoli culturali, negozi, illuminazione, sicurezza, tutto a vantaggio  dei cittadini, dei giovani e dei meno giovani. Riqualificare significa anche favorire lo sviluppo della  residenzialità  nonché delle relazioni che la legano. Pertanto un piano di recupero dovrà essere realistico, e proporre scelte realizzabili e corrispondenti alle reali esigenze di chi ci abita. Essere fattibile e conveniente, consentire ai singoli cittadini di realizzare i migliori adeguamenti  funzionali delle abitazioni, nei limiti delle buone regole tecniche e del rispetto dei valori storici e tradizionali presenti, privilegiando comunque i principi del minimo  intervento. Significa anche che deve offrire incentivi a quei cittadini che decidono di investire il proprio denaro quali: sgravi fiscali, riduzione delle tasse comunali, riduzione dei tempi di approvazione degli interventi. Dovrà essere partecipato attraverso il dialogo e il confronto con i residenti, riuscire a misurare le loro esigenze, i  loro desideri ma anche i loro doveri, consolidando il senso di appartenenza ai luoghi  e il rispetto delle proprie radici. Queste dovrebbero essere le linee guida di qualsiasi intervento nella “Terra Vecchia” e, a maggior ragione, per individuare il migliore progetto sull’area dell’ex Albergo Moderno; soprattutto in considerazione del suo ruolo urbanistico rispetto alla morfologia del nostro Borgo che la eleva a “porta” di accesso. Non è certo una operazione facile visto il degrado delle cortine architettoniche che circondano questo spazio che, in attesa di costose opere di recupero, dovrebbero essere “filtrate” da strutture leggere schermanti (ad esempio, pannelli raffiguranti le principali architetture presenti all’interno del borgo) quasi una sorta di guida illustrata in pannelli artistici. Poi si potrebbe pensare ad un suo uso quale contenitore attrezzato pluriuso. Penso ad uno spazio organizzato intorno ad una nuova architettura con requisiti spaziali e di materiale che non abbiano la pretesa di antichizzarsi in maniera eclettica ma che enfatizzi il saggio e consapevole dialogo con l’antico circostante. Un’architettura impostata sulla trasparenza e che denunci il suo ruolo di supporto infrastrutturale alla migliore funzionalità sociale e culturale dell’intero borgo. Certo, nel mentre il processo di riqualificazione assumerà corso di attuazione, sarà indispensabile un più attento monitoraggio del borgo. Occorre un maggiore impegno per contrastare la realizzazione di opere e manufatti abusivi che, nonostante le decine di segnalazioni fatte dallo scrivente agli Enti preposti al controllo, troppo spesso sono stati realizzati a discapito dell’identità storica ed architettonica della nostra Terra Vecchia nonché adottare tutte le misure necessarie alla sicurezza ed all’igiene dei suoi residenti.

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