Era il 29 dicembre 2011 quando Antonio Giannatempo vietava con un’ordinanza i botti di fine anno a Cerignola. Un provvedimento che nasceva dall’esempio di Michele Emiliano a Bari. Il sindaco piddino non ha perso l’abitudine e quest’anno si ripete: divieto di vendita, in forma ambulante e non, e utilizzo dei fuochi pirotecnici da oggi fino al 1 gennaio 2014. In un passaggio il Sindaco barese spiega, nell’ordinanza odierna, che «ingenti danni economici possono determinarsi a carico del patrimonio pubblico o privato in relazione al rischio d’incendio connesso all’accensione incontrollata di articoli pirotecnici ad effetto illuminante, specie se tali effetti sono associati a razzi (es. danni ai cassonetti, agli arredi pubblici, ai veicoli privati.)».
Per Cerignola due anni fa i motivi erano, con qualche dovuta eccezione, i medesimi: dalla «sicurezza dei cittadini» al rischio per i minori, dai «rumori molesti per bambini, anziani, cardiopatici ed animali» alla vendita abusiva. Motivazioni valide anche per questa fine d’anno, nel quale la “spesa” sta calando ma i “rumori” persistono. Un’operazione sicurezza, a cavallo del nuovo anno, di certo non sarebbe mal vista da gran parte dei cittadini, persone che vorrebbero festeggiare l’arrivo del 2014 in allegria, senza correre rischi. Per loro Giannatempo seguirà nuovamente l’esempio di Michele Emiliano?