E’ stato tratto nuovamente in arresto Frasca Pasquale, ventunenne cerignolano, con numerosi precedenti a suo carico (è colui che circa tre mesi fa, unitamente al fratello, frantumò la vetrata del locale comando di polizia municipale per ottenere un lavoro). Il frasca, che era sottoposto agli arresti domiciliari, era risultato assente dal proprio domicilio, la notte fra martedì e mercoledì scorso; la mamma, convivente, diceva di non sapere nulla di dove fosse il figlio, ne tantomeno si era accorta che era uscito di casa. Cominciavano così le ricerche in città col fine di rintracciare, nel più breve tempo possibile, l’evaso, in quanto lo stesso era sottoposto in regime di arresti domiciliari per atti persecutori nei confronti di una donna, più volte minacciata di morte dallo stesso. Mercoledì mattina, all’ora di pranzo, gli agenti ritornavano presso il domicilio del Frasca senza avere però la sua presenza. Cominciava così una vera e propria caccia all’uomo che si concludeva di lì a poco, quando una pattuglia della sezione volanti del commissariato p.s. di cerignola, lo rintracciava in via napoli a cerignola, a piedi, che si dirigeva verso la zona torricelli. Il Frasca, alla vista della pattuglia, tentava la fuga per le vie limitrofe, venendo però raggiunto dai poliziotti che, con non poca fatica, riuscivano a metterlo al sicuro all’interno dell’auto di servizio. Una volta accompagnato presso gli uffici del locale commissariato di polizia, e messo al corrente il magistrato di turno di quanto accaduto, in considerazione delle numerose trasgressioni commesse dallo stesso, il Frasca veniva accompagnato presso la casa circondariale di Foggia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nella stessa giornata venivano denunciati a piede libero, altri due pregiudicati di stanza a cerignola, sempre per inosservanza agli obblighi della detenzione domiciliare e della sorveglianza speciale; V.P. 34 anni denunciato perché sorpreso in compagnia di altro pregiudicato, senza la carta precettiva a seguito; mentre R.D., 32 anni, cittadino rumeno residente a cerignola, veniva denunciato in quanto, sottoposto alla detenzione domiciliare, al momento del controllo risultava assente.
Forse voleva un posto alla SIA.
Quanta cumbdènz a stì muccusìdd.
PURTROPPO ,ANCH’IO, ABITo NELLA ZONA DI TORRICELLI,SOLO LE FORZE DELL’ORDINE POTEVANO ANDARE ALLA CASA PER NOTIFICARE GLI ARRESTI DOMICILIARI,PERCHE’ LI HA TORRICELLI ANCHE LE FORMICHE SANNO CHE STANNO SEMPRE IN GIRO PER IL QUARTIERE.
C vòùl u mangànìdd,
e la manàll a ssàng,
sòùl acchssè s fnèsc la cùmbdènz.
Certo che c’e una comicita’ in certe cose come ad esempio quest’articolo non posso commentare nulla ma mi viene solo da ridere sull’accaduto