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    Conferenza Stampa ArcheoClub/Torre Alemanna/Museo Etnografico sulla vicenda Duomo di Cerignola

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    L’avvincente dibattito sui lavori di adeguamento del Duomo da parte della Curia, oltre ad aver suscitato critiche da una parte e consensi dall’altra per la decisione del Vescovo, trova agguerrite più che mai l’Archeoclub d’Italia, il Museo Etnografico Cerignolano e il Centro Studi Torre Alemanna che non intendono mollare la presa; e stamane hanno tenuto la loro Conferenza Stampa presso la sala mostre Don Antonio Palladino, per rispondere a ciò che la Curia aveva detto agli organi di informazione qualche giorno fa. Erano presenti il Presidente delle associazioni citate professor Matteo Stuppiello, Salvatore Delvecchio, Luigi Specchio responsabile comunicazione, Vito De Meo consigliere Nazionale dell’Archeoclub e il dott. Colaemmina, esperto di arte sacra che al nostro giornale ha detto la sua sulla costruzione della cripta e sull’intera vicenda: «la mia opinione da appassionato di arte sacra è quella che la necessità della cripta deriverebbe da norme liturgico canoniche, a mio avviso non esiste nessuna norma che lo dice chiaramente, è una scelta della curia che si può criticare ma che se ne assume totalmente la responsabilità; spendono soldi inutilmente per realizzare questa struttura. L’idea che mi sono fatto su questa storia è che ci sono degli animi troppo accesi, bisognerebbe cercare di trovare una soluzione che accontenti i protagonisti coinvolti».

    Vito De Meo ha portato all’attenzione dell’Archeoclub Nazionale la questione: «conosco molto bene la sede di Cerignola poiché non si fa pseudo-cultura come qualcuno aveva detto nel 2007, e di questo ne siamo rammaricati. La notizia verrà messa nei prossimi giorni anche sul sito internet a livello nazionale per dare maggiore visibilità a questa importante mobilitazione; noi non siamo restii ad adeguamenti o ristrutturazioni liturgiche, avremmo preferito che nel 2007 la curia ci coinvolgesse e che poteva rendere di pubblico dominio questo adeguamento che non è stato fatto. Chiediamo ufficialmente alla diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano un tavolo aperto di confronto serio alla luce del sole; che si facciano delle scelte collegiali a quelle che saranno le effettive priorità della struttura del duomo».

    Luigi Specchio responsabile comunicazione delle 3 associazioni citate mette in evidenza anche un altro aspetto, che non mancherà di suscitare ulteriori polemiche, la staticità della cupola e i costi dell’adeguamento: «vorremmo affrontare con Don Carmine Ladogana il problema della staticità della cupola; ci sarebbero dei lavori che andrebbero fatti i cui costi andrebbero a spese del comune (proprietario della struttura, ndr), e sarebbero rilevanti. Questo aspetto diventa di grande importanza e vedremo un po’ cosa succederà».