I Carabinieri della Compagnia di Foggia hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, effettuando diversi posti controllo e perquisizioni, controllando soggetti sottoposti a misure cautelari e dando esecuzione ad alcuni provvedimenti restrittivi. Nel corso del servizio è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, nei confronti di MESSINA Francesco, foggiano di anni 25, accusato del reato di tentata estorsione nei confronti di una ragazza, titolare di un’agenzia per l’organizzazione di matrimoni ed eventi, alla quale, telefonicamente, nel mese di maggio 2013, richiedeva più volte la somma di 2.000 euro minacciandola, nel caso non avesse aderito alla richiesta, di farle esplodere il suo negozio. La ragazza però, coraggiosamente, decideva di non sottostare a tale minaccia e sporgeva denuncia, che permetteva di avviare le relative indagini, accertando in breve tempo che l’utenza da cui erano state effettuate le chiamate estorsive era proprio quella in uso al MESSINA. Inoltre veniva riscontrato che l’uomo, poco prima che iniziassero le telefonate, era stato visto aggirarsi nei pressi della sede dell’agenzia e osservare il cartellone pubblicitario della stessa, su cui è indicata l’utenza cellulare della titolare ove pervenivano le telefonate estorsive. Lo stesso, dopo formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Foggia.
Sono stati arrestati, inoltre, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Foggia, a seguito delle ripetute violazioni della misura cautelare degli arresti domiciliari a cui erano sottoposti, accertate dai Carabinieri: MORRA Rocco, foggiano di anni 30, ANTONACCI Antonio, foggiano di anni 23 residente a Troia, che si trovava sottoposto al regime dell’obbligo di presentazione alla P.G., VITALE Giancarlo, 25 anni di Orta Nova e GAUDIANO Pino, foggiano di 42 anni. Arrestati nella flagranza del reato HUSSAN Dilawar, cittadino pakistano di anni 21 residente a Manfredonia e PROCACCINI Giuseppe, foggiano di anni 39, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S., poiché sorpresi ad Accadia mentre asportavano pannelli e tubi in rame da alcune abitazioni ancora in costruzione. Gli stessi, alla vista dei Carabinieri, si davano alla fuga su due autovetture, su cui avevano già caricato la refurtiva, imboccando opposte direzioni di marcia. Venivano, pertanto, fatte confluire in zona altre pattuglie dislocate sul territorio, che riuscivano a bloccare entrambe le autovetture con a bordo i malfattori, tratti in arresto per il reato di furto e sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le loro abitazioni.
I Carabinieri hanno arrestato anche PALMIOTTO Luigi, 26 anni e SARDELLA Alessio, 19 anni, poiché a seguito di una telefonata giunta sull’utenza d’emergenza 112, venivano sopresi da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile mentre asportavano materiale ferroso, quale ringhiere, tubi e maniglie di porte, da alcune abitazioni ancora in costruzione ubicate alla periferia di Foggia. I due venivano quindi tratti in arresto per il reato di tentato furto e sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le loro abitazioni. Arrestati nella flagranza del reato LUCIAN Ciprian, di anni 21, LUCIAN Elena, di anni 48 e ROTARU Floriana Catalina, di anni 32, tutti cittadini rumeni senza fissa dimora in Italia, che venivano sorpresi dagli addetti alla vigilanza mentre asportavano prodotti cosmetici per un valore di circa 250 euro presso il supermercato ipercoop del centro commerciale Mongolfiera. I tre, dopo aver rimosso i dispositivi antitaccheggio, occultavano i prodotti all’interno delle loro borse, tentando di superare le casse con poca merce che pagavano regolarmente. Tratto in arresto anche DI CANIO Tommaso, foggiano di 31 anni che, in viale Di Vittorio, veniva sorpreso da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile alla guida di un’autovettura Fiat 500 asportata alcune ore prima di cui, proprio nel momento in cui si svolgeva il controllo, la proprietaria stava sporgendo denuncia di furto presso gli uffici dell’Arma. Ad insospettire i Carabinieri era la circostanza di aver notato il proprio il DI CANIO alla guida di un’autovettura, ben sapendo che lo stesso fosse privo di patente di guida. Il DI CANIO inoltre, accortosi dei Carabinieri, tentava di eludere il controllo superando alcune auto in transito, ma restava imbottigliato nel traffico, venendo raggiunto dai Carabinieri che accertavano la provenienza furtiva dell’auto, recuperata e restituita alla legittima proprietaria, mentre il DI CANIO veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto per ricettazione.