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    Fuori Salone 2013: il Food Design Pugliese coordinato da Rosario Didonna

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    Nella splendida cornice dei 300 metri quadrati dello spazio espositivo istituzionale della Regione Puglia presso i locali della Triennale di Milano (Viale Alemagna, 6), da martedì 9 aprile e fino a domenica 14 aprile, ogni giorno alle 13.00 e alle 19.00 gli ospiti potranno ammirare e degustare una serie di mise en bouche e piccoli appetizer dal design innovativo e preparati esclusivamente con prodotti tipici della terra e del mare di Puglia.

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    L’iniziativa è un’idea di Food Sud System, collettivo di giovani pugliesi dalle competenze trasversali ma accomunati da una grande passione per la buona cucina e impegnati nella promozione e nella valorizzazione della Puglia e delle sue specialità: laureati, designer, gourmet, semplici appassionati ed ovviamente chef. Ai fornelli del Fuori Salone tre eccellenze pugliesi: Michele Rotondo, tra le più belle mani di Puglia, chef e proprietario di Masseria Petrino Palagianello a Taranto, William Tespi, noto “alchimista” della cucina e Domenico Cilenti, chef del ristorante Porta di Basso a Peschici, definito qualche anno fa da Luigi Cremona miglior chef del sud Italia. Il tutto coordinato dal cerignolano Rosario Didonna. 

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    Ogni delizia è preparata sulla base di una serie di disegni tecnici ed è frutto dell’intensa collaborazione di questo staff: gli chef, nell’elaborazione dei manicaretti, si sono rigorosamente attenuti alle indicazioni dei progettisti. In questo contesto le materie prime della terra e del mare di Puglia si esaltano, soddisfacendo non solamente il gusto ma anche la vista. Ogni passaggio della creazione è documentato da tavole e foto. Nascono così la “squid in black”, un anello nero di biscotto salato che avvolge una bianca seppia marinata, completano l’appetizer delle fave verdi e del caviale di giallissimo limone, oppure “l’aspic di pecorino, fave e verdure”, rivisitazione in chiave di design del classico piatto pugliese a base di fave e formaggio. Qui il pecorino diventa una base di pasta frolla. Rivista anche la “parmigiana”, riproposta come fosse un medaglione, o il lecca lecca di spaghetti e tante altre tipicità.tavola_aspic_di_verdure

    Accompagnano le mise en bouche una selezione di vini bianchi rigorosamente da vitigni autoctoni pugliesi. Sulla base delle migliori esperienze del nord Italia e del nord Europa, questa grande iniziativa nasce dalla voglia e dall’esigenza di collegare tra loro i migliori food designer di Puglia, valorizzando le loro creazioni con la collaborazione di alcuni dei più noti chef del tacco d’Italia. Il movimento del food design ha trovato terreno fertile anche nella Regione Puglia da sempre attenta all’innovazione e alla sperimentazione.

    1 COMMENT

    1. La cucina pugliese non ha bisogno di essere molto coordinata, ma se questo avviene certamente bisogna prendere in considerazione “alchimisti dei fornelli” non specificatamente intrattenitori “barzellettieri”. La scelta della Regione Puglia è stata sofferta, forse Toti e Tata, Savino e Terrafino, Gianni Ciardo (noto per gli spot del formaggio), Mingo, avrebbero potuto avere identico successo, se non altro molto più immagine dei prodotti della nostra Puglia; anche se costoro non hanno un Assessore che ne qualifica la competenza. Grande Chef o Cuoca.

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