In un periodo così travagliato con problemi e difficoltà, scegliere di trascorrere un fine settimana con un po’ di ironia e risate potrebbe essere una buona idea. Così è stato per la divertente commedia “La Cena dei Cretini” di Francois Weber, portata in scena nell’adattamento realizzato da Piero Desantis il 7 e 8 dicembre scorsi al Teatro Mercadante, con il patrocinio comunale e di Exopera. Le due serate hanno avuto un grandissimo successo di pubblico e consensi, soprattutto, ciò che più colpisce, in questi 3 mesi di lavori è l’amicizia che si è creata tra i protagonisti, pur diversi di carattere, lavorando in ambienti diversi della nostra società, hanno espresso sul palco delle insospettabili qualità artistiche di non poco conto. E sono proprio loro in esclusiva per Lanotiziaweb.it a raccontarci questo piccolo capolavoro teatrale: “E’ stata una esperienza indimenticabile, ricca di emozioni e ad alti livelli; lavorare con questo gruppo, lo rifarei 1000 volte dice Milena Pugliese, ho ritrovato molti amici, conosciuti di nuovi non ho intenzione di perderli”. Per Massimo Traversi, “Sono stati 3 mesi stupendi abbiamo lavorato fino a notte inoltrata, si è creato un gruppo molto bello di persone che ha dato tanto divertendosi e trasmettendolo al pubblico”; Francesco Pedone, “Viverla dall’inizio alla fine battute comprese, con la regia, il palco, la presenza scenica, le coppie della commedia tutto ciò che è la grinta di ciascuno lo rifarei subito non mi fermo qui, contando lo stress, l’adrenalina le notti insonne”. Inarrestabile e vulcanica Anna D’Aprile, Giuseppe Rendine svela un inedito curioso: “Io non pensavo di essere il protagonista, ma il regista (Piero Desantis, ndr) insisteva dicendo sei tu nella parte principale è stato fantastico cimentarsi in questa commedia”. Giuseppe Galantino, “Una esperienza alienante, non solo per la fede calcistica, lavorare con Piero è stata una esperienza formativa di grande importanza per ciascuno di noi”. Le ultime righe le lasciamo a Piero Desantis e all’aiuto regista Matteo Metta: “Siamo contenti di come si è sviluppata e di come è andata, certamente è un ottimo modo di fare formazione teatrale; questa è la parte nascosta di Cerignola la più bella con persone comuni che fanno scoprire tutto il loro essere in questa ottica di cultura per la nostra città”.