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    La razzia degli ebrei di Roma. Storia e Memoria

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    La Chiesa Evangelica Valdese e l’Associazione Casa Di Vittorio a Cerignola sono impegnate da alcuni anni in un’opera di sensibilizzazione e formazione in collaborazione con le scuole del territorio sul tema della memoria, della storia della Shoah e della seconda guerra mondiale. Questo nel quadro del sostegno all’educazione delle nuove generazioni ai diritti e alla Costituzione. Proprio in queste settimane a Cerignola si sta giungendo alla sottoscrizione di un accordo di rete tra le Scuole, la Chiesa Valdese e Casa Di Vittorio per sostenere il reciproco sforzo educativo delle nuove generazione sui temi della cittadinanza, della storia e della memoria. In questo quadro di riferimento vogliamo ricordare la deportazione degli ebrei romani iniziata, e continuata fino alla liberazione della capitale, il 16 ottobre del 1943, settanta anni fa. Le generazioni passate ci consegnano il mandato della memoria e dell’impegno di lavorare per la storia e per costruire e far crescere nuove coscienze civiche che impediscano il ripetersi di fatti tanto orribili.

    Fare memoria, ricordare è un’impegno categorico di ogni coscienza libera. Insegnare e sostenere l’educazione di giovani consapevoli delle responsabilità del nostro paese relativamente ai drammi del ‘900 è un impegno cultuale e politico che nessuno, né le chiese, né le scuole, né la politica posso rifiutare. L’esempio di Giuseppe Di Vittorio che fece della cutlura e dell’educazione un pilastro del proprio impegno politico e sociale deve richiamare tutti e tutte noi a precise responsabilità. La Chiesa Valdese, l’Associazione Casa Di Vittorio e le scuole di Cerignola intendono continuare questo impegno educativo che coinvolgerà durante l’anno l’intera comunità cittadina e chiede a tutti e a tutte di riflettere sul significato di quanto è accaduto settanta anni fa, sulle cause e sulle conseguenze per mantenere vivi i valori della Costituzione Repubblicana e resistere alla deriva di distruzione della cultura civica che il nostro paese sta vivendo.