Michele Longo, capogruppo in Consiglio Comunale del Partito Democratico, scrive al Sindaco. Tema è il caso Gema, fatto sul quale, come afferma lo stesso Longo «è piombato il silenzio». Col pretesto dell’estate (e probabilmente non solo, ndr) il congruo debito è passato in secondo piano, nel silenzio bipartisan. Di seguito la nota integrale.
Egr.Sig.Sindaco
È trascorso oltre un anno dall’ultima seduta consiliare monotematica riguardante il caso Gema e ritengo sia un dovere della tua amministrazione aggiornare la cittadinanza sugli sviluppi della vicenda. Un anno fa cercavate di rassicurare le opposizioni e la cittadinanza sulla tempestività ed efficienza del vostro operato e sulla concreta possibilità di tornare in possesso delle somme trafugate ai cittadini in tempi ragionevolmente brevi. Oggi, con GEMA fallita e Procura della Repubblica e della Corte dei Conti al lavoro, continuate ad essere convinti di quello che ci avete raccontato lo scorso anno? «I danni si sarebbero potuti prevenire qualora le denunce alla commissione per la gestione dell’albo ovvero al Dipartimento delle finanze delle anomalie di gestione da parte dei comuni interessati dai mancati riversamenti dei tributi fossero state pronte e tempestive». A dirlo, caro Sindaco, non è il sottoscritto ma la commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, nel documento del 20-12-2012. A noi risulta che l’operato del dirigente del settore servizi finanziari non sia stato “pronto e tempestivo” come evidenziato dalla commissione parlamentare di vigilanza. Con determina dirigenziale n.901/159 del 28-10-2011, il Dirigente Dott. Saracino autorizzava un progetto finalizzato all’acquisizione dei dati ed informazioni inerenti lo stato della riscossione dei ruoli e le liste di carico, nonché dei residui non riscossi e porre gli stessi a confronto con le risultanze contabili di questo comune. Ho sempre pensato che queste attività di acquisizione e verifica fossero svolte in via “ordinaria” dall’ufficio tributi e dall’ufficio ragioneria del nostro comune, ma evidentemente mi sbagliavo (le pare Assessore al personale Avv. Merlicco?).
Rileggendo gli interventi della seduta consiliare dello scorso anno, si evince che tale “pensiero” fosse condiviso da tutti i consiglieri di maggioranza (non è vero consigliere De Feudis?). Ma ammesso e non concesso che tale attività di verifica dei riversamenti della Gema non avesse natura “ordinaria” ma necessitava di “progetti finalizzati” di natura “straordinaria” forse era il caso di farli prima e con cadenze periodiche tali da scongiurare quello che è poi accaduto. Il livello di “attenzione” sulla attività della Gema doveva essere elevato, in virtù dei precedenti storici (vedi il caso di Tributi Italia Spa) e delle anomalie sulle “tempistiche” di riversamento manifestatesi con il nostro comune (si rilegga le dichiarazioni del consigliere Carbone, dell’assessore Ruocco, del consigliere Ruocco, dell’assessore Gallo ed anche le sue Sig. Sindaco). Altre amministrazioni più attente al pericolo del mancato riversamento dei tributi dei cittadini da parte dell’agente di riscossione si sono cautelate con debito anticipo stipulando convenzioni ad hoc. Il tardivo ed intempestivo operato del dirigente del settore servizi finanziari e la mancata vigilanza sull’operato dello stesso dirigente da parte dell’Assessore al Bilancio, dott. Gallo, ha gravemente compromesso le finanze del comune di Cerignola, bloccando di fatto la sua amministrazione e quelle che verranno.
La cittadinanza già tartassata non si spiega come, a fronte di cotanto disastro amministrativo, non ci sia da parte di alcun referente politico e dirigenziale un’assunzione di responsabilità per quanto accaduto. Non mi risulta che sia stata mai avviata un’indagine conoscitiva interna, tantomeno siano stati comminati provvedimenti disciplinari nei confronti di nessuno. Come l’autorità giudiziaria, con i suoi tempi, ha il compito di accertare eventuali responsabilità e negligenze di chi ha operato, così a Lei, Sig. Sindaco, spetta il compito di assicurare alla città di Cerignola, la presenza di Dirigenti ed Assessori idonei alle mansioni loro attribuite. Spero che possa Lei dare risposta a queste legittime richieste della cittadinanza di cui il mio gruppo consiliare si è fatto portavoce.