Inversione di tendenza: tutti la vogliono, molti la auspicano, in tanti ci sperano. Con questo, quello o quell’altro partito-schieramento-coalizione. Con i giovani, con le energie sane, con volti nuovi. Col popolo, con le lobby, con gli ultimi. Per ripartire, per risalire, per rinascere. Per andare avanti, per non tornare indietro, per non restare al punto di partenza. La politica, proprio mentre prova a risollevarsi, ricade nei soliti vecchi errori. E alle new entry, giovani e volenterosi, non può che andare un augurio, perché a legger certe note stampa (bipartisan) ben si comprende quanto sia forte la voglia di protagonismo di alcuni.
Chi amministra oggi Cerignola gioca un partita in cui l’obiettivo è solo limitare i danni (frutto del proprio operato, ndr). E ogni tentativo di opposizione rimbalza contro il muro dei “fatti nostri a Palazzo di Città”. Manca la Giunta da oltre 40 giorni. Magari a un’ora da questo pezzo potrebbe anche “nascere” il nuovo gruppo di Assessori (che secondo indiscrezioni dovrebbe risolversi in soli due cambi e qualche agenzia, ndr), ma gli ultimi due mesi di stop forzato restano (e non sono stati i soli dal 2010 a oggi, ndr). In seno alla maggioranza, guadar caso, si auspica un’inversione di tendenza. Ma come realizzarla se l’io prevarica il noi? A giorni ci sarà una scadenza importante: il bilancio! Servirà a metter da parte i protagonismi? Ripartirà la macchina del limitiamo i danni? La cittadinanza se lo augura, oppure l’inversione di tendenza potrebbe risultare solo uno spettacolare testacoda.