Sono ampiamente consegnate alla storia le vicende di persecuzioni verso persone, gruppi, etnie e popolazioni. Sono invece storicizzati i diversi casi (patologici) di manie di persecuzione. Ad esempio: pare normale l’idea secondo cui decine e decine di procure ce l’abbiano con Berlusconi? A volte sembra di essere al centro di una gara ‘olimpica’ in cui il perseguitato tende a ritagliarsi il ruolo del “più” perseguitato e per far ciò usa ogni mezzo, cambiando anche le carte in tavola. Sia chiaro al centro di tutto ciò, nonostante l’esempio utilizzato, non vi è la politica, ma argomenti più leggeri e probabilmente meno ‘tesi’. Il presunto perseguitato fa di tutto per attrarre su di sé la persecuzione. E non c’è auspicio che tenga, preghiera efficace o rosario ben detto. Si finisce per non giocare una partita regolare e si consegna la vittoria a chi meglio utilizza i tiri liberi.